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Intervista agli esperti del CT 106 CEI – Esposizione umana ai campi elettromagnetici

Esposizione umana ai campi elettromagnetici

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Campo di applicazione

Preparare norme e guide tecniche relative ai metodi di misura e di valutazione dei parametri che definiscono l’esposizione umana ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici tra 0 Hz e 300 GHz e orientate alla verifica della conformità ai limiti definiti dalle leggi italiane e dai pronunciamenti europei (Direttiva Lavoratori 2013/35/UE; Raccomandazione 1999/519/CE). Il CT 106 è inoltre incaricato di coordinare l’attività normativa a livello nazionale svolta dai Comitati di prodotto con riferimento agli aspetti di esposizione umana ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici.

 

Struttura

Il CT svolge la propria attività coordinando e sviluppando a livello nazionale i lavori avviati in ambito IEC TC 106 e CENELEC TC 106X, integrandoli, laddove necessario, con specifica attività normativa richiesta dalla necessità di rispettare le disposizioni di legge italiane in materia.

 

Programma di Lavoro

Il programma delle attività prevede la collaborazione diretta allo sviluppo dei progetti di norme e guide tecniche in corso nei TC 106 dell’IEC e del TC 106X del CENELEC. Tali progetti riguardano principalmente i seguenti aspetti:

  • bassa frequenza: metodi di misura dei campi elettrici e magnetici nell’intervallo di frequenza 0 Hz – 100 kHz; metodi di calcolo delle correnti indotte nel corpo umano per effetto di campi elettrici e magnetici esterni; norme per la misura dell’emissione in bassa frequenza di diversi tipi di apparecchiature elettriche (elettrodomestici, ITE, ecc.) e impianti, in collaborazione con i relativi Comitati di prodotto;
  • alta frequenza: metodi di misura dei campi elettromagnetici nell’intervallo di frequenza 100 kHz – 300 GHz; norme di base per la valutazione del SAR prodotto dai telefoni cellulari e dei campi prodotti dalle stazioni radiobase; norme di base per la misura dei campi prodotti dai sistemi elettronici di sorveglianza e di identificazione; norme per la misura dell’emissione in alta frequenza di diversi tipi di apparecchiature elettriche (elettrodomestici, ITE, ecc.) e impianti, in collaborazione con i relativi Comitati di prodotto.

 

Comitati internazionali collegati

IEC TC 106     Methods for the assessment of electric, magnetic and electromagnetic fields associated with human exposure

CLC/TC 106X Electromagnetic fields in the human environment

 

Nicola Pasquino

Presidente CEI CT 106

Nato a Napoli nel 1973, dopo la maturità classica Nicola Pasquino si è laureato con Lode in Ingegneria Elettronica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II nel 1998, dove ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Ingegneria dell’Informazione nel 2002. È stato Fulbright Scholar nel 2000-2001 presso la University of Pennsylvania a Philadelphia, USA.

Presidente del CT106 dal 2019, è Professore al Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione (DIETI) dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, dove è titolare dell’insegnamento di Misure per la Compatibilità Elettromagnetica e di Measurement Data Analysis. È Direttore del Laboratorio di Compatibilità Elettromagnetica del Dipartimento e Coordinatore della Commissione “Esposizione Umana ai Campi Elettromagnetici” dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli.

I suoi interessi di ricer

ca includono le metodologie di misura dell’esposizione al campo elettromagnetico a radiofrequenza e la caratterizzazione dei sistemi cellulari di nuova generazione mediante l’uso di metodi statistici e machine learning. È Responsabile Scientifico di progetti di ricerca e accordi di collaborazione nazionali ed internazionali con Enti Pubblici e Università.

Da anni si dedica ad una intensa attività di divulgazione scientifica sul tema dei campi elettromagnetici e del 5G, tenendo seminari e partecipando ad incontri organizzati da cittadini, scuole, istituzioni e pubblica amministrazione.

È socio del Rotary Club Napoli Posillipo dal 2005, ricoprendo ruoli a livello di club e distrettuale. È componente dell’Advisory Board di Fabbrica Italiana dell’Innovazione, incubatore internazionale specializzato nel settore della green e blue economy. Autore di pubblicazioni su riviste internazionali e di contributi a conferenze internazionali, è IEEE Senior Member e revisore delle maggiori riviste internazionali nel settore delle misure.

 

D: Ci vuole presentare lo scopo e l’ambito in cui opera il CT 106?

R: Il mandato del CT 106, che ho l’onore di presiedere per la seconda volta da luglio 2022, è di preparare norme e guide per la valutazione e la misurazione dell’esposizione umana ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici tra 0 Hz a 300 GHz, ovvero fino alle radiazioni ottiche. La nostra attività normativa è finalizzata a fornire i migliori strumenti metodologici e tecnic

i a coloro che eseguono misurazioni o valutazioni previsionali di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico per valutare la conformità dei livelli di esposizione ai limiti previsti dalla legge italiana. In particolare, i nostri riferimenti legislativi sono i DPCM 8/7/2003 per l’esposizione della popolazione e il D.Lgs. 81/08 per i lavoratori, insieme a tutte le modifiche che si succedono nel tempo, ma è importante chiarire che le indicazioni che forniamo sono indipendenti dal valore numerico dei limiti applicabili. Per ovvi motivi seguiamo sempre con grande attenzione l’evoluzione delle Direttive e Raccomandazioni emanate dell’Unione Europea a cui la normativa italiana si ispira, per capire su quali grandezze concentrare la nostra attenzione. Nelle norme e guide riportiamo essenzialmente metodi di misura e di valutazione dei parametri che determinano il livello di esposizione dell’uomo, proposti sulla base dell’attività tecnica svolta dai Gruppi di Lavoro costituiti al nostro interno e tenendo in considerazione le norme europee del settore. Con riferimento a quest’ultimo punto, è importante evidenziare che al CT 106 spetta il compito di recepire le norme sviluppate a livello internazionale dall’IEC e a livello europeo dal CENELEC, partecipando peraltro attivamente alla loro redazione grazie alla nutrita rappresentanza di nostri esperti nei Gruppi di Lavoro attivi in quelle sedi.

È inoltre nostro compito fornire un contributo a tutti i Comitati che si occupano di ambiti in cui siano coinvolti i campi elettromagnetici, per supportarli nella valutazione dei livelli di esposizione connessi con l’impiego degli apparati di loro interesse.

Tutte le attività sono svolte grazie all’impegno volontaristico di numerosi esperti provenienti dal mondo industriale, delle professioni, delle università, delle istituzioni, degli enti di controllo e di ricerca. La pluralità e trasversalità delle competenze vengono messe proficuamente a confronto nel Comitato per giungere alla redazione di documenti che siano la sintesi delle necessità dei diversi settori rappresentati e che forniscano un ausilio a tutti i soggetti interessati, affinché essi possano eseguire valutazioni che si basino su procedure semplici ma accurate, che impieghino tecniche avanzate e rigorose.

D: Quali attività svolte nel CT 106 sono degne di particolare menzione?

R: È difficile scegliere, perché il Comitato ha un raggio di azione incredibilmente ampio. Le nostre attività si caratterizzano per la capacità di fornire una risposta pronta alle esigenze espresse dal mondo esterno in un settore, quello dell’esposizione ai campi elettromagnetici, che stimola l’interesse non solo del mondo tecnico, industriale e della ricerca, ma anche dei cittadini. Farei un torto a qualcuno, perciò, se ritenessi un’attività più meritevole di attenzione rispetto ad un’altra, anche perché il focus del comitato segue l’evoluzione temporale della tecnologia e delle necessità espresse dai fruitori delle norme e guide da noi redatte.

I progetti attualmente attivi riguardano i sistemi di diffusione radiotelevisiva, il SAR, il radar, il wireless power transfer, l’esposizione dei lavoratori, la schermatura dei campi a bassa frequenza. A luglio scorso è stata pubblicata la nuova edizione della Guida 211-10 per le valutazioni previsionali del campo elettromagnetico generato dalle stazioni radiobase, e a breve inizierà il processo di revisione della Guida 211-6 che si occupa delle misure di campo fino a 100 KHz. È in fase di revisione finale anche la nuova edizione della Guida 211-7 dedicata alle misure dei campi a frequenza maggiore di 100 kHz, curata da un Gruppo coordinato dal compianto Domenico Festa di cui mi fa piacere ricordare le grandi doti umane e professionali e l’impegno costante a favore della normazione nazionale ed internazionale.

D: Come pensa di rapportarsi al mondo dell’industria e delle professioni nel nostro Paese?

R: Il rapporto con industria e professioni è costante, è insito nello spirito del Comitato. Siamo 144 membri, con un incremento di circa il 40% negli ultimi quattro anni: è un numero che ci colloca tra i Comitati più numerosi, con una percentuale molto elevata di partecipanti provenienti da quel mondo e che contribuiscono attivamente all’attività normativa. Come Presidente sento la responsabilità di rafforzare ulteriormente questo legame, perché ritengo necessario diffondere sempre più una “cultura normativa”, basata su un circolo virtuoso che coinvolge utenti, esperti ed ente di normazione. Affidarsi alle norme e guide che pubblichiamo, infatti, significa usare strumenti specialistici che migliorano i risultati della propria attività, siano essi prodotti o servizi; ma allo stesso tempo è necessario che gli stessi utenti delle norme rappresentino al Comitato le proprie esigenze, ci suggeriscano opportunità, condividano la propria esperienza, diano in pratica il proprio contributo per rendere le norme sempre pronte a dare risposte valide. In questi anni di presidenza mi sono impegnato anche a rafforzare il contributo della ricerca scientifica alla normazione tecnica, stimolando la costituzione di gruppi di ricerca che si interessassero dello studio di metodologie e strumentazione di misura da cui potessero nascere proposte normative anche di livello internazionale.

Per raggiungere un coinvolgimento sempre maggiore di tutti gli attori e dare visibilità alle nostre attività, in questi anni abbiamo partecipato a tante iniziative pubbliche, da seminari di formazione tecnica a eventi istituzionali di aggiornamento e di divulgazione tecnica e scientifica. Tante sono state anche le iniziative promosse dallo stesso Comitato, tra cui mi piace ricordare il seminario nazionale tenuto a Napoli a settembre 2022 per presentare gli aggiornamenti della normazione italiana.

D: Cosa raccoglie dal passato e cosa si propone di fare nel futuro?

R: L’impegno, la passione e la competenza di tutti i componenti del Comitato costituiscono l’eredità più significativa che il Comitato consegna a se stesso, le fondamenta più solide su cui costruire ogni azione futura. Impareggiabile è il contributo dal Segretario dott. Davide Capra e del Segretario Tecnico ing. Simone Germani che ringrazio per il costante supporto alla pianificazione e gestione del Comitato. La mole delle attività svolte è ben rappresentata dal numero di riunioni plenarie tenute ogni anno, che da luglio 2019 – quando sono stato nominato presidente per la prima volta – ad oggi sono passate da una a tre: due si tengono prima della pausa estiva e sono dedicate, separatamente, alla presentazione da parte dei coordinatori dei Gruppi di Lavoro delle attività nazionali relative alla bassa e alta frequenza; una si tiene alla fine dell’anno, per fare una sintesi più ampia delle attività svolte, con uno sguardo anche alle attività internazionali, e pianificare il lavoro futuro. La percentuale di partecipazione alle plenarie e ai Gruppi di Lavoro è sempre molto alta, grazie anche all’utilizzo di strumenti di partecipazione remota. Abbiamo attualmente dieci progetti normativi attivi, a riprova della capacità di individuare sempre tematiche di interesse e di recepire gli stimoli e le sfide offerti dall’innovazione tecnologica.

I numeri sono favorevoli, ci dicono che il Comitato cresce e le sue attività sono di interesse. L’impegno per il futuro è di mantenere questa tendenza, stimolando la partecipazione a soggetti nuovi e facendo conoscere il Comitato anche al di fuori degli ambienti più specialistici. Le nostre Guide – penso in particolare alla 211-6 per le misure in bassa frequenza, alla 211-7 per quelle in alta frequenza e alla 211-10 per la valutazione previsionale delle esposizioni da sistemi cellulari – sono richiamate dalle leggi, e questo ci dà una grande responsabilità: dobbiamo sviluppare i nostri documenti tenendo in considerazione tutti i possibili aspetti, cosa che possiamo fare solo se coinvolgiamo il maggior numero possibile di portatori di interesse di tipo tecnico e scientifico. Poiché siamo il riferimento indicato dalla legge, è importante che anche la comunità dei cittadini ci conosca, per comprendere cosa facciamo, per sapere come rispondiamo alle esigenze della società. In tal senso, credo che un impegno maggiore debba essere profuso nel rafforzamento dei rapporti con il Legislatore, affinché il nostro contributo qualificato possa essere fornito già durante la redazione di un disegno di legge o di revisione di una legge esistente.

 

Davide CAPRA

Segretario CEI CT 106

È nato a Piacenza nel 1960, si è laureato in Fisica all’Università degli Studi di Milano nel 1986.

È impiegato presso CESI SpA dove dal 2000 svolge il ruolo di project manager per attività riguardanti gli agenti fisici (radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, rumore).

Tra il 1986 e 1999 ha lavorato presso rinomate realtà italiane in qualità di ricercatore in diversi ambiti: analisi di radioattività ambientale, indicatori di performance ambientale per il sistema elettrico italiano, utilizzo di laser in chirurgia ed endoscopia.

In campo normativo nel corso degli anni ha ricoperto i seguenti ruoli:

  • Membro UNICEN SC4 Radioecologia e Radioisotopi (1992);
  • Membro CEI SC 106B (2002);
  • Membro CEI SC 106A (2004);
  • Membro CENELEC TC106X Working Group WG 4 “Determination of workers exposure to electromagnetic fields” (2005);
  • Membro CIGRE (2006);
  • Membro CENELEC TC106X WG 17 “EMF Occupational exposure in electrical companies” (2007);
  • Segretario CEI SC 106A (2009, 2010);
  • Segretario CEI CT 106 (dal 2010).

È coautore di diversi articoli e memorie sui temi afferenti le metodologie, le misure e le caratteristiche dei campi elettromagnetici, ambito nel quale ha gestito numerosi Progetti in Italia e in altre aree del mondo.

 

 

D: Può farci un breve bilancio, ad oggi, del lavoro svolto dal Comitato Tecnico 106?

R: I membri del CT 106 hanno presidiato a livello nazionale e internazionale l’evoluzione tecnica e legislativa contribuendo a mantenere aggiornato allo stato dell’arte il ‘corpus normativo’ disponibile. La partecipazione ai Gruppi di Lavoro in ambito CENELEC e IEC ha consentito di mantenere un osservatorio sulle tendenze normative in corso a livello internazionale e di rappresentare le esigenze nazionali contribuendo allo sviluppo di standard largamente condivisi.

A livello nazionale, il continuo lavoro di aggiornamento dei documenti redatti dal CT 106 consente di rendere disponibili agli esperti del settore la documentazione tecnica utile per la valutazione dell’esposizione umana ai campi elettromagnetici sia per il pubblico sia per i lavoratori adeguata all’evoluzione tecnologica e legislativa.

 

D: Qual è stato e qual è il contributo italiano in sede internazionale dei relativi TC IEC e CENELEC?

 R: I nostri esperti partecipano attivamente a diversi Working Group sia a livello IEC che CENELEC. Dobbiamo a tal proposito ricordare che la partecipazione è su base volontaria e, pur potendo contare sugli strumenti informatici quali web meeting, richiede un impegno di risorse significativo supportato dagli enti di appartenenza dei singoli membri. Nonostante ciò, la partecipazione degli esperti italiani ai Working Group è assidua e costruttiva e consente, da un lato, di portare le istanze italiane a livello internazionale, dall’altro di monitorare costantemente gli sviluppi normativi in corso.

A livello IEC, esperti italiani partecipano i seguenti Gruppi di Lavoro:

  • WG8 che si occupa della standardizzazione della valutazione delle correnti di contatto
  • WG9 che ha l’obiettivo di standardizzare i metodi di valutazione dell’esposizione ai campi elettromagnetici generati da sistemi di ricarica senza fili.

Inoltre, esperti italiani partecipano ai numerosi Project e Maintenance Teams che hanno lo scopo di sviluppare e aggiornare le norme sui diversi aspetti della valutazione dell’esposizione ai campi elettromagnetici sia dal punto di vista della misura sia da quello del calcolo modellistico.

Si segnala che il CT 106 nel 2022 ha ospitato, presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’annuale riunione plenaria del TC 106 dell’IEC che ha visto la partecipazione di numerosi esperti provenienti da ogni parte del mondo.

Da segnalare inoltre il prestigioso ruolo di Presidente del TC-34 del IEEE/ICES assegnato ad Andrea Schiavoni, membro del CT 106. All’interno dell’IEEE, l’ICES (International Committee on Electromagnetic Safety) ha il compito di sviluppare, parallelamente al TC106 dell’IEC, norme tecniche per un utilizzo sicuro della radiazione elettromagnetica. In particolare, il TC-34 si occupa di redigere documenti relativi alle tecniche di misura e alle simulazioni numeriche.

 

A livello CENELEC, i nostri esperti partecipano ai seguenti Gruppi di Lavoro:

  • WG1 incaricato di scrivere standard di prodotto nel campo dei telefoni cellulari e delle stazioni radio base
  • WG3 incaricato della redazione di norme di base per la misura e la modellazione del corpo umano e delle sue interazioni con i campi elettromagnetici
  • WG7 che ha come scopo la valutazione dell’esposizione da sorgenti di broadcasting (radio, TV)
  • WG15 che tratta dell’interazione tra i campi elettromagnetici e i dispositivi medici attivi impiantati (ad esempio pacemaker)
  • WG17 per la redazione di uno standard per la valutazione dell’esposizione dei lavoratori del settore elettrico
  • WG21 che si occupa di aggiornare e sviluppare le norme generiche e di base relative alla valutazione dell’esposizione umana ai campi elettromagnetici.