torna su
torna su

Numero 6 | 2025

PROVE RELATIVE AI PERICOLI DI INCENDIO

CT 89 “Prove relative ai pericoli di incendio”

 

Campo di applicazione
Il CT 89 CEI è mirror del TC 89 IEC che prepara norme internazionali, specifiche tecniche e rapporti tecnici riguardanti:

la valutazione dei pericoli di incendio, l’ingegneria della sicurezza in caso di incendio e la terminologia relativa ai prodotti elettrotecnici
la misura degli effluenti del fuoco (per es. fumo, corrosività, gas tossici e calore anormale) e la revisione dello stato dell’arte degli attuali metodi di prova relativi ai prodotti elettrotecnici
i metodi di prova su piccola scala ampiamente applicabili nelle norme di prodotto e da parte dei costruttori e delle autorità di vigilanza
l’horizontal safety function: Linee guida e metodi di prova per la valutazione dei pericoli di incendio delle apparecchiature elettrotecniche, delle loro parti (compresi i componenti) e dei materiali elettrici isolanti.

Struttura
L’attività del CT 89 CEI si basa su quella del TC 89 IEC.

Programma di lavoro
Il programma di lavoro dei CT CEI a livello nazionale, suddiviso per settori, è scaricabile dal sito CEI: https://www.ceinorme.it/adempimenti-al-regolamento-ue-1025-2012/programma-di-normazione-nazionale/

Il programma di lavoro a livello internazionale IEC è disponibile al link: IEC – TC 89 Dashboard > Projects / Publications: Work programme, Project Plans, Publications, Stability Dates, Project files

 

 

Intervista agli Officer’s

 

Piergiacomo Cancelliere (Presidente CEI CT 89)

Primo Dirigente del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco. Ingegnere elettrico (elettrotecnico) e dottore di ricerca in conversione dell’energia elettrica, nel 1998 ha iniziato la sua carriera professionale lavorando nel settore delle industrie elettriche ed elettroniche, fra le quali la ABB SACE. Dal 2001 al 2006 è stato assistente ricercatore nel raggruppamento scientifico disciplinare macchine ed azionamenti elettrici dell’università degli studi di Cassino. Vincitore di concorso pubblico, nel 2006 è entrato nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco quale funzionario direttivo. Dopo un periodo di servizio territoriale presso il Comando dei VV.F. di Frosinone, dal 2011 al 2018 è stato in servizio presso la Direzione Centrale per la prevenzione e la Sicurezza tecnica (Ex Centro Studi del CNVVF) dove si è occupato di ricerca nel settore della sicurezza antincendi con particolare riferimento agli impianti e sistemi di protezione attiva e ai requisiti di sicurezza antincendio degli impianti elettrici. Dal 2019 a novembre 2021 è stato vicecomandante dell’Istituto Superiore Antincendi occupandosi dell’alta formazione di funzionari e dirigenti del CNVVF. Ha partecipato, a livello europeo e in rappresentanza dell’Amministrazione, ai lavori relativi ai requisiti di sicurezza antincendio nell’ambito del regolamento prodotti da costruzione (CPR), è stato membro e coordinatore di comitati tecnici di normazione UNI. Ha fatto parte della cabina di regia per la predisposizione del Codice di Prevenzione Incendi. È presidente del comitato tecnico del CEI CT 89 “pericolo di incendio dei prodotti elettrotecnici”, oltre ad essere membro del CT 20, CT 64-8, CT 82 e CT31. Da dicembre 2021 a settembre 2024 è stato Comandante dei Vigili del Fuoco di Rimini. Da ottobre 2024 è Comandante dei Vigili del Fuoco di Latina. Dal 2022 è Professore incaricato di “scienza del fuoco (fire science)” per il master sulla sicurezza antincendio presso la libera università di Bolzano. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche nel settore della sicurezza antincendi.

 

Mattia Ferraris (Segretario CEI CT 89)

Ingegnere della sicurezza ambientale, MBA Globis University (in corso); ha maturato un’esperienza pluriennale presso uno dei maggiori produttori di elettrodomestici a livello internazionale, dove ha ricoperto diversi ruoli, fino ad avvicinarsi all’ambito della normazione nel 2014.

Dal 2018 ha approcciato il settore delle plastiche ingegneristiche presso Polyplastics Co., Ltd. In Giappone.

Nell’arco della sua esperienza nella normazione ha sempre partecipato proattivamente alle attività del Comitato Tecnico 89, sia a livello nazionale che internazionale. Ha guidato con successo lo sviluppo di nuove metodologie di prova e l’aggiornamento di alcune esistenti, per riflettere l’attualità dello sviluppo tecnologico dei prodotti finiti ed i relativi nuovi rischi presenti.

Dal 2023 ricopre il ruolo di Segretario del Comitato Tecnico 89 CEI.

La passione e perseveranza dimostrate nelle attività dei Comitati Tecnici internazionali, gli sono valse ben tre riconoscimenti IEC 1906 Award: nel 2019 (promosso dal TC 89), nel 2022 (promosso dal TC 111) e nel 2024 (promosso dal TC 112).

In aggiunta alla normazione delle prove per i pericoli d’incendio, partecipa molto attivamente ai Comitati Tecnici relativi alle tematiche ambientali e di economia circolare.

Dal 2023 è coordinatore del gruppo di lavoro CENELEC “Design for plastics recycling” e rappresentante del Comitato Tecnico CENELEC TC 111X “Environment” nel gruppo di coordinamento CEN-CENELEC sulle plastiche circolari CTL Expert Task Force 04 “INST, CONT, CAP, MISC” e ETF-6 a livello IECEE.

 

Perché è importante focalizzarsi sulla sicurezza per la prevenzione degli incendi dei prodotti elettrotecnici?

Gli incendi di origine elettrica rappresentano una delle principali cause di incendio sia negli ambienti residenziali sia industriali, costituendo una percentuale significativa del totale degli incendi che si verificano in Europa e in Italia. Quello che emerge chiaramente dai dati è che questi incendi sono causati in modo equamente distribuito tra impianti elettrici e apparecchi elettrici utilizzatori.

Un aspetto particolarmente critico da considerare è che solo una parte degli incendi viene correttamente identificata come di natura elettrica, il che significa che il fenomeno è potenzialmente sottostimato. Le recenti analisi hanno permesso di identificare specifiche categorie di prodotti elettrotecnici ed elettronici che sono maggiormente causa di incendi, fornendo un quadro più preciso per orientare le strategie di prevenzione.

Dal punto di vista della sicurezza per la prevenzione degli incendi, durante la progettazione di un prodotto elettrotecnico o elettronico è fondamentale porsi due domande cruciali:

  • un potenziale guasto elettrico dei componenti del prodotto potrebbe essere in grado di causare un innesco efficace?
  • in caso di innesco internamente al prodotto, il relativo involucro sarebbe in grado di contenere l’incendio e prevenire la propagazione all’ambiente circostante?

La necessità di rispondere a queste domande, congiuntamente al continuo sviluppo delle tecnologie e dei prodotti elettrici ed elettronici, è alla base dell’importanza del costante sviluppo ed aggiornamento di norme e metodologie di prova atte alla valutazione e mitigazione dei rischi di incendio associati a questi prodotti.

 

Qual è il ruolo specifico del CEI CT 89 e come si inserisce nel panorama della sicurezza contro l’incendio dei prodotti elettrotecnici?

Il CT 89 CEI, mirror del TC 89 IEC “Fire hazard testing”, ricopre un ruolo di cruciale importanza nel sistema normativo. Nello specifico, svolge la funzione di Comitato Tecnico orizzontale: questo significa che non si occupa della normazione di prodotti specifici, ma sviluppa guide e metodi di prova trasversali che possono essere applicati dai Comitati Tecnici di prodotto per la valutazione del pericolo di incendio dei prodotti elettrotecnici, delle loro parti (inclusi i componenti) e dei materiali.

Il TC 89 IEC si interfaccia con diversi Comitati Tecnici IEC che trattano differenti tipologie di prodotti, per esempio i cavi elettrici (TC 20), l’elettronica di potenza (SC 22F), gli elettrodomestici (TC 61) e le apparecchiature elettroniche audio/video/IT (TC 108). Inoltre, collabora con i Comitati Tecnici ISO per gli aspetti di comportamento al fuoco dei materiali plastici (ISO/TC 61/SC 4) e della sicurezza antincendio (ISO/TC 92).

L’obiettivo principale è quello di sviluppare norme per garantire l’incolumità delle persone e la protezione dei beni, riducendo la frequenza degli incendi di prodotti elettrotecnici e le eventuali conseguenze, attraverso misure che prevengano l’innesco elettrico e, in caso di innesco, lo confinino all’interno dell’involucro del prodotto.

 

Come le metodologie e gli strumenti sviluppati dal CT 89 supportano concretamente i professionisti nella mitigazione del rischio incendio?

Le metodologie sviluppate dal CT 89 offrono ai tecnici e professionisti che si occupano di sicurezza contro l’incendio e a tutti gli analisti di rischio, strumenti pratici e scientificamente validati per la valutazione del rischio d’incendio delle attività e dei luoghi di lavoro.

L’approccio “scenario-based” facilita l’identificazione del pericolo di incendio e consente una valutazione sistematica che tiene conto delle modalità di utilizzo del prodotto e della correlazione tra i risultati delle prove e gli effetti nocivi degli effluenti dell’incendio su persone e beni. Questo approccio, inoltre, è allineato con i principi dell’ingegneria della sicurezza contro l’incendio, la Fire Safety Engineering (FSE) e con la metodologia di progettazione della sicurezza antincendi del Codice di Prevenzione Incendi (D.M. 3 agosto 2015 e s.m.i.).

I fire hazard test sono divisi in due famiglie: qualitativi e quantitativi, con una raccomandazione per l’uso di prove quantitative.

Le guide prestazionali e le metodologie di prova del CT 89 permettono di:

  • identificare scenari credibili di innesco attraverso l’analisi dei meccanismi di guasto,
  • selezionare materiali appropriati e configurazioni di prodotto sicure,
  • verificare l’efficacia delle strategie di contenimento applicate tramite i “fire resistant enclosure” (involucri resistenti all’incendio) e la compartimentazione.

Questo approccio sistematico consente di mitigare il livello di rischio fino a valori accettabili, fornendo una base scientifica solida per le decisioni tecniche. Particolarmente significativa è l’applicazione di queste norme anche nelle norme di impianto, come la CEI 64-8 nella quale sono definiti criteri specifici per la scelta dei componenti in funzione del supporto (ad esempio, temperature di prova al filo incandescente di 650 °C o 850 °C a seconda del tipo di prodotto da costruzione ove il prodotto elettrotecnico viene installato), offrendo ai progettisti e installatori parametri chiari e verificabili per garantire la sicurezza contro l’in

Archivio Articoli Officer's Corner