(1958-2023)

Pubblicata la nuova guida sulla norma di riferimento della Building Automation.
A cura di ANIE CSI, Impianti a Livelli – https://www.impiantialivelli.it/
Il pacchetto normativo della direttiva EPBD, conosciuto come “case green”, porta con sé molte novità: non si tratta solo della riclassificazione della prestazione energetica degli edifici, ma anche del loro livello di intelligenza (Smart Readiness Indicator o SRI).
Prima di arrivare all’SRI bisogna però tenere in considerazione l’evoluzione della normativa tecnica dell’automazione, cioè della Building Automation. La norma tecnica di riferimento è la nota UNI EN 15232 nata nel 2007, divenuta EN 15232-1 nel 2017.
La Guida 205-18 “Guida all’impiego dei sistemi di automazione degli impianti tecnici negli edifici. Identificazione degli schemi funzionali e stima del contributo alla riduzione del fabbisogno energetico di un edificio” è lo strumento CEI per approcciare alla tematica della Building Automation in maniera completa, ma soprattutto con competenza, illustrando in particolare la Norma EN 15232-1, anche mediante esempi di schemi a blocchi funzionali per una loro semplice implementazione.
Tale norma sulla Building Automation è stata fino al 2017 competenza del CEN perché tratta principalmente funzioni di tipo termotecnico più che elettrotecnico, ma l’elettrificazione di tutti i servizi degli edifici, per questioni che ben conosciamo (decarbonizzazione, sfruttamento delle rinnovabili, ecc.), rende necessario che anche chi si occupa di impianti tecnologici di tipo elettrico debba essere ben conscio delle funzioni di automazione di tipo termotecnico, cioè di come devono funzionare i servizi sevizi del mondo HVAC (Heating, Ventilation and Air Conditioning), che sono:
Si rende anche necessario che i servizi HVAC siano integrati nel mondo tipico della parte elettrica[1] e quindi:
Il tutto deve essere coordinato e supervisionato dai software che tipicamente vengono identificati come Building Management System (BMS).
L’elettrificazione dei servizi HVAC e la necessità di raggruppare tutte le norme tecniche che riguardano la prestazione energetica degli edifici sotto il mandato EU M/480, ha spinto il normatore a migrare la EN 15232-1 verso una Norma ISO il cui codice comincia da 52XXX.
Figura 1: evoluzione della EN 15232 verso l’SRI, passando alla ISO 52120-1.
Come si vede dalla Figura 1, la classificazione dell’automazione degli edifici ha avuto e avrà ancora un’evoluzione. Dal 2007 ad oggi è di soli 4 livelli (A, B, C, D), dove il livello D è il più basso ma, con la nuova recast 4 della EPBD (cd. Case green), si introdurrà un nuovo indicatore che può avere livelli che vanno da 0 a 100% suddivisi poi in 7 livelli. La nuova Guida ha un allegato che descrive questo nuovo SRI; il lettore avrà quindi la facoltà di avere una breve infarinatura anche su questo innovativo aspetto.
Il 4 Novembre 2022 è uscita ufficialmente la Norma UNI EN ISO 52120-1, che ha sostituito la oramai vecchia e obsoleta UNI EN 15232-1. Si è quindi reso necessario aggiornare anche la Guida CEI 205-18, cogliendo l’occasione per rinnovare il testo integralmente, comprese alcune grafiche, e rivedere gli allegati che illustrano le questioni di prevenzione della legionellosi per l’acqua calda sanitaria, l’evoluzione attuale dei protocolli di smart grid e, come già anticipato, l’SRI.
La Guida conta quasi 200 pagine. È piuttosto corposa perché è completa di tutte le funzioni di automazione, comprese quelle di nuova introduzione che riguardano il servizio di bilanciamento idronico dinamico delle reti di distribuzione per i servizi di riscaldamento (servizio n.1) e raffrescamento (servizio n.3).
Altre novità della Norma ISO 52120-1 sono:
La nuova Guida CEI, assieme alla nuova Norma ISO e alla recente pubblicazione della norma di asseverazione del livello di automazione (UNI/TS 11651:2023 del 09 febbraio 2023), conclude l’uscita dei documenti tecnici sui BACS, ora tutti aggiornati con le norme attualmente in vigore.
[1] La Guida 205-18 fa riferimento alle Norme CEI 64-8/8-1: “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1 000 V in corrente alternata e a 1 500 V in corrente continua. Parte 8-1: Efficienza energetica degli impianti elettrici” e CEI 64-8/8-2: “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 8-2: Impianti elettrici a bassa tensione di utenti attivi (prosumer)”.