rivista online di informazione del comitato elettrotecnico italiano

Il contributo del CEI alla radioterapia

e alla medicina nucleare

www.ceinorme.it my.ceinorme.it
rivista online di informazione del comitato elettrotecnico italiano

SICUREZZA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI

13/11/2017
condividi su facebook   condividi su twitter
rimpicciolisci il testo dell'articolo ingrandisci il testo dell'articolo

Gli interruttori differenziali.

Nell’ambito della promozione della classificazione degli Impianti a Livelli sostenuta da ANIE-CSI, questo articolo tratta di interruttori differenziali (RCD – Residual Current Device).

Gli ultimi sviluppi normativi hanno ampliato il panorama delle protezioni differenziali, previste in ambito residenziale e non, si ritiene quindi utile presentare una carrellata di quanto indicato nelle norme.

Gli RCD sono classificati in base alla forma d’onda della corrente differenziale (Norma CEI CEI 64-8 art. 531.3.3) (Tabella 1).

La scelta del tipo di RCD può avvenire in base a:

  1. prescrizioni normative;
  2. le forma d’onda della corrente di guasto a terra generate dagli apparecchi utilizzatori;
  3. prescrizioni dei costruttori delle apparecchiature.

 

Prescrizioni normative

Il Cap. 37 della Norma CEI 64-8, prescrive al punto 37.3.2 che l’eventuale interruttore differenziale alla base del montante deve garantire la selettività totale nei confronti delle protezioni differenziali a valle. Inoltre al punto 37.4 l’interruttore generale dell’unità abitativa, qualora sia differenziale, deve essere selettivo nei confronti degli interruttori differenziali a valle o dotato di SRD. Al fine di garantire una sufficiente continuità di servizio, la protezione differenziale deve essere suddivisa su almeno 2 interruttori.

La Norma CEI 64-8, e altre norme CEI, prescrivono o consigliano il tipo di RCD con apparecchiature o impianti specifici (Tabella 2).

 

Le forma d’onda della corrente di guasto a terra generate dagli apparecchi utilizzatori

La Norma CEI 64-8 cap. 53 allegato A indica i tipi di RCD da utilizzare in base alle possibili correnti di guasto. A scopo esemplificativo, sono riportati esempi di apparecchiature/impianti corrispondenti (Tabella 3).

 

Utilizzo dei dispositivi di richiusura automatica (ARD) 

La richiusura automatica dei dispositivi di protezione contro i contatti indiretti tramite ARD conformi alla Norma CEI EN 50557 è permessa (CEI 64-8 V3 art 531.1):

  • solo con ARD provvisti di mezzi per la valutazione della corrente nei locali con accesso da parte di persone comuni non addestrate o ai bambini o ai disabili;
  • con qualunque tipologia di ARD nei locali con accesso da parte di persone avvertite o esperte.

Ulteriori prescrizioni o raccomandazioni sono contenute in altre parti della CEI 64-8 o altri documenti (Tabella 4).

 

condividi su facebook   condividi su twitter