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CEI CT 108

15/12/2020
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Sicurezza delle apparecchiature elettroniche per tecnologia audio/video, dell’informazione e delle telecomunicazioni

CAMPO DI APPLICAZIONE

Il CT copre i criteri di sicurezza per le apparecchiature per il trattamento delle informazioni, comprese le macchine d’ufficio e le apparecchiature per telecomunicazioni, nonché per gli apparati elettronici atti alla generazione, ricezione, registrazione e riproduzione di segnali audio, video e di controllo.

STRUTTURA

Il CT 108 deriva dall’unione degli ex CT 74 e CT 92, non ha SottoComitati.

PROGRAMMA DI LAVORO

L’attività principale è legata a quella della IEC e del CENELEC a cui il Comitato contribuisce con esperti nei Gruppi di lavoro con commenti in sede di inchiesta e voto finale. Il suo programma di lavoro si può identificare con quello del TC 108 della IEC.

COMITATI INTERNAZIONALI COLLEGATI

IEC TC 108 Safety of electronic equipment within the field of audio/video, information technology and communication technology

CLC/TC 108X Safety of electronic equipment within the fields of Audio/Video, Information Technology and Communication Technology

Presidente: Ing. Marco Infantino

Segretario: Ing. Domenico Pignataro

Segretario Tecnico CEI: Ing. Andrea Legnani


Marco INFANTINO

Presidente CEI CT 108

È nato a Tricarico (Matera) nel 1963. Si è laureato in Ingegneria Elettronica nel 1990 presso il Politecnico di Torino, con corso di studi in elettronica circuitale. Nel 1990 è stato assunto in CSELT (oggi TIM) come ricercatore, occupandosi dello sviluppo di metodi di prova e della definizione dei criteri per la protezione dei sistemi di telecomunicazione da sovratensioni e sovracorrenti e partecipando alle attività di standardizzazione in ambito CEI CT 304, CT 64 e CT 37.

Successivamente i suoi interessi di ricerca si sono orientati anche agli aspetti di sicurezza elettrica degli utilizzatori e dei manutentori delle apparecchiature di Information Technology, partecipando inizialmente ai lavori del CEI CT 74 e CEI CT 108, nel quale ha ricoperto dal 2003 l’incarico di Segretario Tecnico per assumere poi il ruolo di Presidente nel 2014. Dal 1996 è stato delegato nazionale nell’IEC TC 74 e dal 2004 nell’IEC TC 108, contribuendo ai Gruppi di lavoro di definizione dei livelli di tensione di telealimentazione sicuri per gli operatori sulle linee di TLC.

Oggi è responsabile del Laboratorio di Protezione e Sicurezza elettrica di TIM coinvolto nelle prove di conformità delle apparecchiature “Information Technology & Comunication” in accordo ai requisiti delle norme IEC, ETSI e ITU-T. Rientra in questo ambito anche il coinvolgimento nelle misure di consumo e di efficienza energetica di apparati residenziali e d’ufficio per la verifica del rispetto dei requisiti di marcatura CE sul risparmio energetico; analoghe verifiche sono effettuate su apparati attivi della rete FTTH e FTTCab.

Di quali tecnologie e di quali norme si occupa il CT 108? Può farci qualche esempio?

Il CT 108 si occupa dei requisiti di sicurezza dei prodotti di tecnologia dell’informazione e dei prodotti Audio/Video domestici e di intrattenimento. Rientrano quindi nel campo di applicazione del Comitato i personal computer, i monitor, le stampanti, gli schermi televisivi e tutti i terminali per telecomunicazioni e apparati di rete, quindi switch, router, hub.

Tra le Norme emesse dal Comitato meritano di essere citate sicuramente la CEI EN 60065 e la CEI EN 60950 che rimangono tra le più largamente adoperate dai costruttori a livello europeo. Negli ultimi anni il Comitato sta gestendo la transizione verso la nuova Norma CEI EN 62368-1 che diventerà l’unica norma di riferimento per il settore dei prodotti IT e Audio/Video.

Quali conseguenze ha portato l’evoluzione tecnologica sugli sviluppi della normativa?

Negli ultimi anni il confine tra apparati Audio/Video e i prodotti della Tecnologia dell’Informazione e della Comunicazione è divenuto sempre più labile. Si pensi ad esempio ai televisori collegati in passato solo ad una antenna esterna terrestre o satellitare, oggi invece collegati tramite interfaccia ETH o WiFi ad internet per la fruizione in streaming degli stessi contenuti multimediali. O anche ai telefoni che prima venivano adoperati solo per comunicazioni verbali mentre oggi sono largamente utilizzati per attivare delle sessioni in videochat. Si assiste, in pratica, ad una integrazione dei nuovi servizi in apparati che diventano sempre più complessi dal punto di vista tecnologico e questo richiama la necessità di uniformare i requisiti di sicurezza per tali apparati.

La necessità di avere requisiti di sicurezza espressi in modo da non essere vincolati alla tecnologia è stata la principale motivazione nello sviluppo della nuova Norma EN 62368-1. Ora sarà necessario accompagnare tutti gli utilizzatori della nuova norma nella transizione dalla classificazione di un apparato sulla base delle tipologie di circuito presenti al suo interno (cricuiti SELV, TNV, circuiti secondari, primari) verso la nuova classificazione basata sulle sorgenti di energia pericolosa. Il che richiederà del tempo e sicuramente dovrà essere supportato da interventi finalizzati alla divulgazione del nuovo approccio normativo.

Qual è il contributo italiano in sede internazionale ed europea?

Il CT108 mantiene rapporti di collaborazione molto stretti soprattutto con il TC 108X del CENELEC, il quale assicura che ogni deviazione dalle equivalenti Norme IEC, ad esempio le modifiche comuni o le condizioni speciali nazionali, siano giustificate da esigenze specifiche, come quelle derivanti da legislazioni nazionali.

Inoltre, importanti collaborazioni sono stabilite con i Comitati Tecnici:

  • 64 “Impianti elettrici utilizzatori di bassa tensione (fino a 1000 V in c.a. e a 1500 V in c.c.)”
  • 85 “Strumentazione di misura, di controllo e da laboratorio”
  • 89 “Prove relative ai pericoli di incendio”
  • 109 “Coordinamento degli isolamenti per apparecchiature a bassa tensione”
  • 110 “Audio, Video e sistemi a apparati multimediali”
  • 111 “Aspetti ambientali di prodotti elettrici ed elettronici”.

Quali altre norme degne di nota sono gestite dal Comitato 108?

Una norma importante per tutti gli altri Comitati Tecnici di prodotto è rappresentata dalla CEI EN 60990 sui metodi di misura della touch current e della corrente nel conduttore di protezione. La Norma definisce metodi per quattro tipi di risposta del corpo umano (soglia di percezione, di reazione, di rilascio e ustioni) e utilizza modelli del corpo umano più rappresentativi in sostituzione della rete resistivo-capacitiva del passato.

Si è considerato che la soglia di percezione, di reazione e di rilascio dipendono dal valore di picco della corrente e anche dalla frequenza. I modelli sviluppati sono pertanto più appropriati dei tradizionali modelli in corrente alternata, considerando che oggi la stragrande maggioranza degli apparati viene alimentata tramite alimentatori di tipo switching. Un altro e ultimo modello è proposto per tenere conto delle bruciature della pelle che invece sono indipendenti dalla frequenza e, per queste, il modello r.m.s. è quello proposto.

Altra Norma di rilevante interesse è la CEI EN 62368-3, che tratta della telealimentazione di apparati remoti ed è destinata a sostituire la precedente CEI EN 60950-21. L’obiettivo perseguito dalla Norma è quello di definire livelli di tensioni e di correnti per la alimentazione dei sistemi di TLC remoti differenti da quelli adottati per i servizi forniti tradizionalmente agli utenti (servizi POTS, ISDN) ma tali da consentire al personale di servizio, che opera sulla rete, di poter lavorare in condizioni di sicurezza senza rimuovere l’alimentazione a tali circuiti o senza utilizzare mezzi di protezione, come ad esempio guanti isolanti.

I nuovi livelli di tensione e di corrente sono applicabili per i doppini d’utente o, più in generale, per i conduttori a coppie simmetriche. Due sono i metodi che sono stati individuati per alimentare in condizioni di sicurezza i sistemi di telecomunicazione. Il primo metodo limita la corrente dei circuiti di alimentazione cosicché tensioni più alte rispetto ai limiti in continua previsti per i circuiti TNV possano essere consentite; i circuiti che adottano tale metodo sono definiti come circuiti RFT-C (Remote Feeding Telecommunication-Current limited circuit). Tali circuiti sono bilanciati e floating e possono iniettare tensioni in linea fino al massimo consentito dalla Direttiva Bassa Tensione quindi 1500 Vdc, sempre che le caratteristiche di isolamento del cavo siano adeguate allo scopo e purché la corrente iniettata non sia mai superiore ai 60 mA tra i due conduttori della coppia. Valori normalmente adoperati sono, ad esempio, 400 Vdc (+/- 200 Vdc filo terra).

Il secondo metodo limita invece le tensioni, cosicché subentra la resistenza del corpo umano a limitare la corrente che interessa il personale di servizio a livelli tollerabili; i circuiti di telealimentazione che adottano tale metodo sono definiti come circuiti RFT-V (Remote Feeding Telecommunication-Voltage limited circuit). Per questi circuiti la tensione di lancio è al massimo limitata a 400 Vdc (+/-200 Vdc) purché il circuito di lancio preveda anche un sensore di sbilancio che intervenga istantaneamente quando il differenziale delle correnti nella coppia sia superiore ai 10 mA.

Entrambi i circuiti sono pensati per alimentare da remoto apparati stradali, ad esempio possono essere adoperati per alimentare le future small-cell del 5G. Per queste il modello r.m.s è quello proposto.

Domenico PIGNATARO

Segretario CEI CT 108

È nato a Bari nel 1959. Si è laureato in Ingegneria Elettrotecnica all’Università degli Studi di Bari nel 1986.

È Technical Certifier in TUV Sud Product Service.

Il suo iter professionale è iniziato in Olivetti, prima come progettista HW e poi come responsabile del gruppo di System Integration and PCB Development. Dal 1999 nella consociata italiana di TUV Sud, dove è stato responsabile del laboratorio di Sicurezza elettrica, poi Responsabile tecnico ed è attualmente è Senior Expert.

A livello normativo, ricopre anche il ruolo di coordinatore delle attività dei GdL GR3, GR4 e GR116 del CT 59/61 (Apparecchi elettrodomestici e similari).

Come è cambiato l’approccio normativo nella nuova Norma 62368-1?

L’introduzione della CEI EN 62368-1, che ha raccolto in un’unica normativa lo scopo di due Norme, la CEI EN 60950-1 e la CEI EN 60065, è stato molto importante perché questa è stata la prima Norma “Hazard Based”, quindi non più basata su una collezione di requisiti ma sull’analisi dei pericoli connessi all’uso delle apparecchiature, la classificazione della loro pericolosità ed infine, le soluzioni da adottare atte a minimizzare i pericoli e a garantire la robustezza delle soluzioni implementate.

Quali vantaggi potrà portare questo nuovo approccio?

L’approccio “Hazard Based” utlizzato della nuova Norma CEI EN 62368-1 è molto utile al progettista in quanto la nuova norma è in grado di accompagnarlo durante tutte le fasi del progetto, dalla specifica di prodotto, agli schemi, così come ai disegni e ai materiali da utilizzare.

Di quali altre attività vi occupate nel Comitato Tecnico 108 a livello nazionale e internazionale?

Sia il Presidente che il Segretario sono sempre disponibili a rispondere quando arrivano quesiti dagli utilizzatori delle Norme emesse dal CEI CT 108 ed in modo particolare dai costruttori; a volte si tratta di quesiti che evidenziano dubbi interpretativi, a volte dubbi sulla corretta applicazione dei requisiti.

Esperti del CT 108 del CEI sono poi membri permanenti dei Gruppi di lavoro e Maintenance Team appartenenti all’IEC TC 108.

In particolare, siamo presenti e collaboriamo all’interno degli MT1 e MT2 che si sono occupati negli ultimi anni rispettivamente del mantenimento delle Norme IEC 60065 (sicurezza Information Technology) e IEC 60950-1 (Sicurezza Audio/Video). Siamo con i nostri esperti anche all’interno degli HBSDT (Hazard Based Standard Development Teams) della IEC 62368-1, soprattutto i team focalizzati sul rischio da sorgenti elettriche e da sorgenti di calore.

Quali sono secondo Lei gli obiettivi prioritari che bisognerebbe dare al mondo normativo elettrico in generale e a quello del CT 108 in particolare?

A mio parere, occorre proseguire sulla via del sempre maggiore coinvolgimento di tutti i portatori d’interesse all’attività normativa. Nel nostro Comitato in particolare, oltre a quelli tradizionali costituiti dalle aziende manifatturiere e dalle test house sarebbe importante incrementare la presenza di altri stakeholder come, per esempio, le associazioni di consumatori o quelle ambientaliste.

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