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CEI CT 20

29/01/2021
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Cavi per energia

CAMPO DI APPLICAZIONE

Preparare norme riguardanti cavi e accessori per energia aventi tensioni nominali comprese tra 100 V e 500 kV.

STRUTTURA

Il CT 20 è costituito da un SottoComitato, due Gruppi di Lavoro e tre Task Force:

  • SC 20A “Cavi per energia alta tensione con Um superiore a 36 kV
  • GdL 201 “Comportamento al fuoco dei cavi”
  • GdL 202 “Cavi energia bassa e media tensione aventi tensione Um inferiore a 36 kV + Cavi energia per applicazione CPR (Regolamento prodotti da costruzione) + Cavi per ricarica veicoli elettrici (EV)”
  • TF1 “Cavi per PPD/UTILITIES (Cavi utilizzati dalle società di fornitura di energia elettrica)”
  • TF2 “Cavi Ferroviari (Cavi per il materiale rotabile ferroviario)”
  • TF3 “Accessori per cavi elettrici (Giunti, accessori e terminazioni di cavi elettrici)”.

PROGRAMMA DI LAVORO

Il CT 20 si occupa della revisione e messa a punto di norme nazionali costruttive, di prova (elettri- che e non) e di prodotto relative ai cavi elettrici e accessori senza limite di tensione. L’attività del CT 20 CEI è legata a quella CENELEC ed IEC incentrata sulla “manutenzione” e l’aggiornamento delle norme esistenti e l’eventuale stesura di nuove norme richieste dal mercato. Garantisce il presidio normativo, con esperti nazionali, dei Comitati Tecnici CENELEC TC 20 e IEC TC 20 e relativi Working Group. Partecipa attivamente alle attività dei Comitati CEI di carattere orizzontale (es. CT 64, CT 99 e CT 306).

COMITATI INTERNAZIONALI COLLEGATI

CENELEC TC 20 Electric cables

  • WG 09 Cables for use by electricity supply companies
  • WG 10 Fire performance tests for cables
  • WG 11 Harmonisation of joints, accessories and terminations of electric cables
  • WG 12 Harmonisation of cables for railway rolling stock
  • WG 13 Covered overhead line conductors.

IEC TC 20 Electric cables

  • WG 16 High voltage cables (1 kV and above), their accessories and cable systems
  • WG 17 Low voltage cables below 1kV
  • WG 18 Burning characteristics of electric cables
  • WG 19 Current rating and short-circuit limits of cables.

Presidente: Alessandro Mazzucato

Segretario: Umberto Paroni

Segretario Tecnico CEI: Annalisa Marra


Alessandro Mazzucato

Presidente CEI CT 20

È nato a Monza nel 1968 e ha conseguito la laurea in Ingegneria Aerospaziale presso il Politecnico di Milano nel 1995.

Lo stesso anno ha iniziato a lavorare in Pysmian Cavi e Sistemi Spa (ex Pirelli Cavi), ricoprendo diversi incarichi manageriali nell’ambito dei processi produttivi, dell’efficienza industriale, della produzione, della qualità, della Ricerca e Sviluppo e della tecnologia di cavi e accessori, fino a divenire, nel 2018, Direttore R&D – Engineering (Italia), ruolo che ricopre tuttora.

La sua formazione comprende anche il titolo di Auditor e Lead Auditor di Sistemi di Gestione per la Qualità (ISO 9001:2000).

Per Prysmian Italia ha ricoperto dal 2011diverse attività di rappresentanza tecnica nelle Associazioni AICE (Associazione Italiana dei produttori di cavi e conduttori elettrici) e Europacable (Associazione europea dei produttori di cavi e conduttori elettrici).

In ambito normativo, è membro attivo nei seguenti Comitati nazionali ed europei:

  • CEI CT 20 “Cavi per energia”
  • CEI SC 64C “Protezione contro i pericoli di incendio” (cavi per gallerie)
  • CEI CT 312 “Componenti e sistemi elettrici ed elettronici per veicoli elettrici e/o ibridi per la trazione elettrica stradale” (cavi per veicoli elettrici)
  • CENELEC TC 20 “Electric cables”
  • CENELEC TC 20 WG 12 “Harmonisation of cables for railway rolling stock”

Può farci un breve bilancio, ad oggi, del lavoro svolto dal Comitato Tecnico 20?

Con un certo orgoglio posso dire che il CT 20 è un Comitato in salute, che vede ampia ed attiva partecipazione di numerosi suoi membri, proprio per dar voce a tutti i portatori di interesse, che in modo corale possono contribuire alla definizione della regola tecnica.

Anche se il mondo dei cavi è considerato un settore maturo, l’evoluzione dell’ambiente normativo cogente (vedasi introduzione del regolamento europeo CPR), le nuove ricerche, i nuovi materiali e tecnologie fanno sì che il CT 20 debba sempre tenersi al passo con queste evoluzioni, elaborando norme e guide aggiornate.

Il bilancio delle attività svolte in questo primo anno del mandato da Presidente è stato certamente positivo, in continuità con i miei predecessori, Ernesto Zaccone e Marco Fontana. In particolare, mi riferisco alla revisione dell’impianto normativo, atta a consentire al settore di reperire cavi elettrici conformi al nuovo Regolamento CPR. Un cambiamento epocale  nel comparto dei cavi elettrici, che ha richiesto ampi sforzi, in tempi ristretti, di tutte le par- ti coinvolte (produttori, laboratori, utilizzatori, enti).

Ma con soddisfazione, posso dire che il CEI CT 20 – proprio attraverso il confronto e la collaborazione continua – è riuscito a trovare le soluzioni adeguate per definire prodotti all’avanguardia, di qualità e rispondenti ai nuovi parametri di sicurezza europei.

In contemporanea è stata mantenuta una costante attività normativa internazionale, garantita dai colleghi del CT 20, che rappresentano in maniera impeccabile l’Italia nei contesti europei e mondiali.

Cosa raccoglie dal passato e cosa si propone di fare in più per i prossimi anni di mandato?

Mi sento realmente onorato di poter guidare, con il prezioso supporto del Segretario e della Direzione Tecnica, un gruppo di esperti che de- dicano parte del loro tempo per consegnare al Paese dei documenti tecnici che rappresentino lo “stato dell’arte” nel proprio settore. Raccolgo una sfida molto importante, ricordando che il Comitato dei cavi è tra i più vecchi del CEI e che i cavi elettrici sono stati oggetto delle prime norme emesse. Nel mio piccolo, dopo predecessori illustrissimi, spero di riuscire a lasciare un segno dell’attività che svolgeremo insieme, spinti dal pragmatismo e dalla collaborazione che contraddistinguono il mio approccio.

Vorremmo in particolare lavorare su 3 filoni:

  • Coinvolgimento stakeholders
  • Semplificazione normativa
  • Collaborazione con altri CT.

Coinvolgimento stakeholder: mira a garantire la partecipazione degli stakeholder rilevanti, in ogni fase dell’attività normativa. Questo aspetto si è rivelato fondamentale negli ultimi anni e nelle modifiche legate al recepimento del regolamento CPR, grazie al prezioso contributo dei rappresentanti del Corpo dei Vigili del Fuoco, per dare coerenza tra le norme di prodotto e  le norme cogenti nazionali, tutte in via di definizione.

Semplificazione normativa: vorremmo lavorare ad un progetto ambizioso di razionalizzazione delle norme nazionali al fine di ridurne il numero, rendendole nel contempo più facili da leggere e da consultare.

Collaborazione con altri CT: per rendere disponibili norme tecniche coerenti, serve garantire l’opportuna collaborazione tra i differenti CT sia di prodotto che installativi, nell’ottica di mutua collaborazione, così come sta già accadendo in modo proficuo con il SC 64C (Protezione contro i pericoli di incendio) e con il CT 306 (Interconnessione di apparecchiature per la comunicazione elettronica), con i quali ci confrontiamo su temi relativi al comportamento al fuoco dei cavi recentemente variati con l’introduzione del Regolamento CPR.

Certamente continueremo a partecipare attivamente alle riunioni internazionali garantendo una presenza non solo in termini numerici ma anche e come sempre facciamo in termini di qualità per supportare le istanze dei membri del CEI.

Quali saranno secondo Lei gli obiettivi prioritari della normativa per i prossimi anni?

Potrà sembrare strano, ma il motore del mondo normativo è il mercato, che genera la domanda di prodotti nuovi o in evoluzione. Le norme devono essere realizzate per fornire linee guida o indicazioni dettagliate sulle caratteristiche principali dei prodotti, in modo che questi ultimi siano sicuri per gli utilizzatori. La vera sfida futura, ma in realtà già attuale, è la velocità! Il mercato evolve in modo sempre più rapido, l’industria è tipicamente rapida nell’adeguarsi – a volte addirittura anticipando il mercato – ed il mondo normativo deve trovare le modalità per adeguarsi a tale situazione. Non sarà un cambio banale, ma è importante partire dalla consapevolezza della sfida per definire il percorso da intraprendere.

Infine, con uno sguardo nel medio-lungo termine, è importante riuscire ad attrarre le giovani generazioni, coinvolgendo maggiormente giovani ingegneri e tecnici per diffondere una cultura normativa e creare una nuova generazione di esperti di questo settore.

Umberto PARONI

Segretario CEI CT 20 e SC 20A

Nato a Legnano (Milano) nel 1969 ha conseguito il Diploma di Perito Elettrotecnico nel 1990 e nel 1991 è entrato in Federazione ANIE; successivamente ha effettuato uno stage Pirelli Cavi presso l’unità di progettazione e qualità di cavi per bassa e media tensione. Dal 2010 è Segretario Generale di AICE – Associazione Italiana Industrie Cavi e Conduttori Elettrici (Federazione ANIE/Confindustria).

Dal 1999 ricopre l’incarico di Segretario del CEI/CT 20 e dal 2017 gli è stata affidata anche la Segreteria del SC 20A (Cavi per energia alta tensione). Il CEI gli ha conferito due riconoscimenti per l’eccezionale contributo allo sviluppo della normativa del settore: nel 2006 il Premio Ingegner Giorgi e nel 2020 il Premio Alessandro Volta.

È rappresentante attivo in numerosi organi tecnici e nomativi nazionali ed internazionali:

  • Commissione Superiore Tecnica (CST) CEI
  • Commissione Capitolati Tecnici ANIE
  • Commissione Tecnica Cavi IMQ
  • Comitato Tecnico Energia di Europacable
  • CEI CT 64, CT 46, CT 306 e SC 86A
  • CENELEC TC 20 “Electric cables”
  • IEC TC 20 “Electric cables” e WG 17 “Low voltage cables”.

Quali sono le caratteristiche e le specificità del Comitato CEI 20 e delle sue norme?

Il CT 20 è uno dei Comitati storici del Comitato Elettrotecnico Italiano e si occupa di norme relative ai cavi per energia con qualsiasi livello di tensione; parliamo di cavi elettrici aventi tensioni minime di 100 V fino a cavi con tensioni di 500 kV. È composto da circa 60 membri, in rappresentanza di tutti gli stakeholders e portatori di interesse, quali: enti ministeriali (VVF, Min. Trasporti), aziende di produzione e distribuzione di energia elettrica, produttori di cavi, progettisti, laboratori di prova, enti di certificazione, installatori, università, ecc.

Nel proprio paniere normativo ha circa 200 Norme (Norme CEI e CEI UNEL), delle quali più o meno la metà sono di carattere nazio- nale, cioè nate da esigenze specifiche locali   e non rappresentano il recepimento nazionale di Norme CENELEC o IEC. Tale specificità nazionale, tipica dei settori infrastrutturali, è supportata da una forte presenza produttiva ed è quindi significativa la necessità di definire, con adeguate norme tecniche, le caratteristiche dei prodotti richiesti dal mercato. A tal proposito, si ricordano la Norma CEI 20-13 “Cavi con isolamento estruso in gomma per tensioni nominali da 1 kV a 30 kV”, la Norma CEI 20-14 “Cavi isolati con polivinilcloruro per tensioni nominali da 1 kV a 3 kV” e la Norma CEI 20-38 “Cavi senza alogeni isolati in gomma, non propaganti I’incendio, per tensioni nominali Uo/U non superiori a 0,6/1 kV”.

Una specifica menzione si deve riservare poi a quelle norme di prodotto che sono state sviluppate negli ultimi anni per i cavi con particolari caratteristiche di reazione e resistenza al fuoco, fondamentali per salvaguardare la vita del- le persone e garantire la sicurezza dei beni. Si citano qui la Norma CEI 20-45 “Cavi per energia isolati in gomma elastomerica ad alto modulo di qualità G18, sotto guaina termoplastica o elastomerica, con particolari caratteristiche di reazione al fuoco rispondenti al Regolamento Prodotti da Costruzione (CPR) Cavi con caratteristiche aggiuntive di resistenza al fuoco. Tensione nominale U0/U: 0,6/1 kV” e la Norma CEI 20-105 “Cavi elettrici per applicazioni in sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio con particolari caratteristiche di reazione al fuoco rispondenti al Regolamento Prodotti da Costruzione (CPR) – Cavi con prestazioni aggiuntive di resistenza al fuoco – Tensione nominale: U0/U: 100/100 V”, recentemente aggiornate per tenere conto dei riferimenti normativi e costruttivi necessari per poter garantire il soddisfacimento dei requisiti previsti dal regolamento (UE) 305/2011 (CPR).

Il CT 20 è strutturato con un SottoComitato (SC 20A), due Gruppi di Lavoro denominati rispettivamente GdL 201 (Comportamento al fuoco dei cavi) e GdL 202 (Cavi energia bassa e media tensione aventi Um inferiore a 36 kV), e tre Task Force (TF Accessori per cavi, TF Cavi Ferroviari e TF Cavi per utilities).

Il SC 20A ha come scopo quello di preparare norme riguardanti i cavi per energia e i loro accessori con Um superiore a 36 kV. Il suo programma di lavoro è legato a quello CENELEC, IEC, Cigrè ed IEEE incentrato sulla “manutenzione” e l’aggiornamento delle Norme esistenti e l’eventuale messa a punto di nuove norme richieste dal mercato.

Le attività dei Gruppi di Lavoro sono invece sostanzialmente rivolte alla revisione ed aggiornamento di norme nazionali di prodotto dei cavi energia bassa e media tensione aventi Um inferiore a 36 kV per quanto riguarda il GdL 202, mentre l’esame di tutte le norme di comportamento al fuoco sia europee che internazionali è affidato al GdL 201.

Qual è il contributo italiano in sede internazionale dei relativi TC IEC e CENELEC?

A livello internazionale il CT 20 è sempre stato presente e lo è tuttora, con una partecipazione di ben 24 delegati che partecipano regolarmente ai General Meetings e alle attività dei WGs IEC e CENELEC.

Nel corso del 2020 all’Italia è stata assegnata, riconoscendo l’impegno, la professionalità e la dedizione dei propri rappresentati, la Presidenza dell’IEC TC 20 che è stata affidata all’ing. Gavin Holden (Prysmian Group).

Il CT 20 ha contribuito tramite i propri esperti alla revisione e pubblicazione di numerose norme internazionali, tra le quali si ricordano la IEC 60840 (2020-05-19) “Power cables with extruded insulation and their accessories for rated voltages above 30 kV (Um= 36 kV) up to 150 kV (Um = 170 kV) – Test methods and requirement” e la IEC 63075:2019 (2019-02-05) “Superconducting AC power cables and their accessories for rated voltages from 6 kV to 500 kV – Test methods and requirements”.

Quale rapporto esiste tra il tessuto di questo Comitato e il mondo industriale italiano?

Anche se spesso l’attività normativa è vista come un costo, l’industria ha bisogno di nor- me e direttive tecniche precise e chiare. Per realizzare un prodotto – nel nostro caso un prodotto elettrico – è sempre buona  regola fare riferimento a specifiche tecniche normalizzate a livello nazionale o internazionale.

Tale esigenza, è bene ricordarlo, è rafforzata in Italia dalla Legge 1 marzo 1968, n. 186: “Tutti  i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici debbono essere realizzati e costruiti a regola d’arte (…) I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) si considerano costruiti a regola d’arte”.

L’industria, a mio modo di vedere, deve supportare le attività normative mettendo a disposizione, tramite i propri esperti, il know-how tecnico per predisporre specifiche che tengano in considerazione le ultime novità e le migliori tecnologie disponibili.

Il CT 20 è un Comitato che ha sempre contato su una numerosa e qualificata presenza di personale proveniente dal mondo industriale, assicurando il confronto costruttivo tra le parti presenti ai tavoli normativi.

Uberto VERCELLOTTI

Presidente CEI SC 20A

Nato a Borgomanero (Novara) nel 1959, laureato in Ingegneria Elettrica presso il Politecnico di Milano nel 1984, è entrato a far parte del CESI nel 1985 dove ha maturato oltre 35 anni di esperienza nel settore dei cavi, impegnandosi nella sperimentazione di diversi cavi e accessori dalla bassa alla alta ed altissima tensione, sia in CA che in CC. Nel corso della sua attività professionale è stato coinvolto anche nelle prove in altri campi di applicazione, quali i trasformatori, i prodotti BT e MT, le batterie e i motori.

Per quanto riguarda l’attività di normazione, oltre che nel CT 20 è tra i coordinatori principali del CEI CT 89 “Prove relative ai pericoli di incendio” e nei rispettivi Comitati mirror CENELEC e IEC. In particolare, è stato Chairman del IEC TC89 per 12 anni (ora ricopre la carica di Vice Chairman dove è stato recentemente confermato per altri 3 anni). Come riconoscimento dei lavori svolti in ambito IEC nel 2017 gli è stato conferito il premio Lord Kelvin mentre il CEI gli aveva conferito nel 2007 il Premio Ingegner Giorgi.

Attualmente è impegnato in CESI nell’individuazione, proposta e supporto allo sviluppo di nuovi servizi per le prove, nell’adeguamento e nel miglioramento dei laboratori di prova esistenti per le verifiche di nuovi prodotti, all’interno del CESI Market and Product Development (MPD).

Il SC 20A è relativamente recente, quali tipologie di cavi rientrano nel suo ambito di competenza?

Il Comitato Esecutivo CEI ha creato da qualche anno, in seno al CEI CT 20, il Sotto Comitato 20A “Cavi per energia alta tensione” con il compito di seguire l’evoluzione normativa nazionale ed internazionale di cavi ed accessori di alta ed altissima tensione con Um superiore a 36 kV.

Questo SC segue le attività in ambito CENELEC, CIGRE ed IEC dei settori normativi sia di cavi alimentati in CA che in CC, sia terrestri che sottomarini.

Quali attività normative sono svolte a livello internazionale ed europeo e quali mercati sono coinvolti?

L’attenzione del SC 20A si è concentrata sull’attività dell’IEC TC 20 WG 16 (High voltage cables > 1 kV), del CIGRE WG B1 (Insulated cables) e del CENELEC TC 20, sia per quanto riguarda la documentazione  già  presente in fase di revisione (Cavi CA terrestri) che per quella in fase di sviluppo (Cavi CA sottomarini e cavi CC sia terrestri che sottomarini).

Questi ultimi due mercati sono in rapida espansione, sia come interconnessione tra stati e/o mercati diversi, sia per lo sfruttamento delle energie rinnovabili (soprattutto nel settore eolico offshore).

Quali possono essere i vantaggi della partecipazione alle attività del SottoComitato per le aziende del settore?

La partecipazione attiva degli Officers del SC 20A e del CT 20 a livello internazionale e il loro coinvolgimento pluriennale nel settore, con il conseguente bagaglio di conoscenze e cultura, agevolerà certamente i nostri shareholders e permetterà di accrescere sempre di più il valore del contributo italiano in prospettiva più ampia per quanto riguarda gli sviluppi di prodotti e soluzioni all’avanguardia.

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