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CEI CT 57

24/09/2020
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Scambio informativo associato alla gestione dei sistemi elettrici di potenza

CAMPO DI APPLICAZIONE

Predisporre norme per i sistemi di controllo dei sistemi/apparati elettrici di potenza (ad esempio stazioni o singoli dispositivi elettrici) in termini di architetture funzionali, interfacce di comunicazione, sicurezza informatica e modelli dei dati. Nei sistemi di controllo sono inclusi gli EMS (Energy Management Systems), gli SCADA (Supervisory Control And Data Acquisition), i sistemi per l’automazione della distribuzione e delle stazioni, le teleprotezioni.

Il Comitato 57 tratta gli scambi informativi, anche in tempo reale, utilizzati nelle fasi di marketing, pianificazione, esercizio e manutenzione dei sistemi/apparati elettrici di potenza, interazione tra rete elettrica, operatorie utenti finale.

Non fa parte dello scopo del CT 57 la preparazione di norme per gli aspetti relativi alla tecnologia Power Line Communication, oggetto del CT 310 del CEI.

STRUTTURA

L’attività odierna del CT 57 consiste principalmente nel:

  1. partecipare ai lavori dei corrispondenti organi tecnici internazionali contribuendo allo sviluppo delle norme del settore: il programma di lavoro del Comitato Nazionale si identifica con quello del TC 57 dell’IEC, a meno del programma del WG 20 di tale TC i cui lavori vanno ad alimentare le attività del CT 310 del CEI “Power Line Communications”. Da evidenziare in questo ambito il presidio da parte di membri del Comitato Nazionale di tutti i principali Working Group del TC 57 IEC;
  2. favorire la diffusione di queste norme tra le società italiane del settore: il CT 57 è impegnato ad organizzare workshop divulgativi e a scrivere articoli tecnici, finalizzati a far conoscere le tematiche della sicurezza, dei protocolli di comunicazione e dei modelli dati degli apparati elettrici anche fuori dall’ambito dei soci del Comitato stesso;
  3. collaborare con altri Comitati Tecnici CEI per sviluppare tematiche trasversali: il CT 57 collabora attivamente con altri Comitati CEI di prodotto, come il CT 13 “Misura e controllo dell’energia elettrica” e il CT 69 “Macchine elettriche dei veicoli stradali elettrici”, e Comitati di sistema, come il CT 313 “Smart Energy” e il CT 316 “Connessione alle reti elettriche di distribuzione Alta, Media e Bassa Tensione”. Con riferimento al CT 316 si cita, la recente collaborazione finalizzata alla stesura degli Allegati T ed O alla Norma CEI 0-16, il primo relativo agli scambi informativi tra le società elettriche distributrici e i dispositivi connessi alla rete di distribuzione e il secondo relativo alle regole di connessione alle reti di media e bassa tensione. Proprio su quest’ultimo aspetto è stata peraltro avviata una collaborazione con il CT 120 “Sistemi di Accumulo di Energia”, al fine di tener conto delle esigenze dei dispositivi di accumulo elettrico che possono essere connessi alla rete.

COMITATI INTERNAZIONALI COLLEGATI

IEC TC 57 Power systems management and associated information exchange
IEC PC 118 Smart grid user interface
CLC/TC 57 Power systems management and associated information exchange

Presidente: Ing. Gianpatrizio Bianco
Vice Presidente: Ing. Riccardo Maria Seresini
Segretario: Dott.ssa Giovanna Dondossola
Segretario Tecnico CEI: Ing. Francesco Vertemati francesco.vertemati@ceinorme.it

Giovanna DONDOSSOLA

Segretario CEI SC 57

Nata a Lecco il 12 giugno 1963, laureata in Scienze dell’Informazione presso l’Università degli Studi di Milano con una tesi su applicazioni di Intelligenza Artificiale. Lavora in RSE S.p.A., in staff alla Direzione del Dipartimento Tecnologie di Trasmissione e Distribuzione con il ruolo di Leading Scientist, è referente dei progetti di ricerca sulla valutazione dei rischi informatici nei sistemi energetici.

Negli anni si è occupata di architetture resilienti per i sistemi elettrici ed è stata responsabile di progetto e leader tecnico in decine di progetti di ricerca nazionali ed europei riguardanti le comunicazioni per l’automazione e il controllo nelle reti elettriche, in condizioni di emergenza e in presenza di risorse energetiche distribuite. Dal 2000 è responsabile del laboratorio RSE per i test di resilienza dei sistemi di controllo e la valutazione delle soluzioni di sicurezza informatica per il settore energetico.

Dal 2013 è membro del WG 15 del TC 57 IEC, responsabile della serie di standard di sicurezza IEC 62351, dove funge da punto focale CIGRE. All’interno di IEC è anche membro della Task Force sulla sicurezza informatica all’interno del WG 3 del comitato di sistema Smart Energy, contribuendo allo sviluppo di linee guida per l’implementazione di standard di sicurezza di riferimento. A livello nazionale, dal 2016 svolge il ruolo di segretaria del CEI CT 57 per le comunicazioni dei sistemi elettrici ed è membro del CEI CT 313 per i sistemi smart energy.

Dott.ssa Dondossola, come Segretario del CT 57 del CEI, quali sono secondo lei le principali aree normative del TC 57 dell’IEC in maggiore evoluzione nei prossimi anni?

Sicuramente la transizione energetica, come prevista dal piano integrato energia e clima, presenta un’incalzante evoluzione dei sistemi di informazione e comunicazione per il controllo dell’energia, in cui i componenti digitali abilitano ai servizi e ai mercati dell’energia una varietà di sistemi ed apparati elettrici con margini di flessibilità. Comunità energetiche e di autoconsumo, microreti, infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici sono al centro dell’attenzione dei nuovi modelli di mercato. L’esigenza di normare le interfacce di comunicazione di uno scenario così variegato di componenti nasce dall’obiettivo di garantire l’interoperabilità e la sicurezza tra sistemi/apparati di costruttori e operatori diversi in una logica di libero mercato, sia per chi vende sia per chi acquista energia.

Da dove nasce l’esigenza di dover definire norme per il controllo dei sistemi/apparati elettrici di potenza?

Il TC 57 dell’IEC è un Comitato che predispone norme tecniche finalizzate al controllo di sistemi/apparati elettrici di potenza, quali ad esempio le stazioni elettriche o singoli dispositivi elettrici, in termini di architetture funzionali, interfacce di comunicazione, sicurezza informatica e modelli dei dati. Le esigenze di controllo della rete elettrica sono variegate e si riferiscono ad esempio al telecontrollo, alla teleprotezione, all’automazione della distribuzione e delle stazioni.
Il campo di applicazione delle suddette norme spazia dai mercati elettrici, alla pianificazione, all’esercizio e manutenzione di sistemi/apparati elettrici di potenza, all’interazione tra rete elettrica, operatori terzi e utenti finali, con riferimento a tutti i flussi informativi associati alle diverse attività.
La pervasività dei dati e i requisiti di scalabilità delle piattaforme richiederanno un’evoluzione dei modelli, delle tecnologie e delle piattaforme di cui si occupa il Comitato Tecnico 57.

Quali sono oggi le principali serie di norme internazionali del settore sviluppate dal TC 57 dell’IEC?

Possiamo certamente citare cinque serie di norme di prodotto sviluppate dal TC 57 dell’IEC:

  • la serie IEC 60870-5, che nasce nei primi anni ’90 con l’obiettivo di definire una soluzione standard per il telecontrollo ed i sistemi SCADA nel settore elettrico. Le principali funzioni prevedono l’invio affidabile delle informazioni, su condizione o su richiesta, da parte delle RTU di impianto verso il centro di controllo e, viceversa, l’invio di comandi/impostazioni da parte del centro di controllo verso le RTU. Le prime specifiche associate a comunicazioni su linea seriale sono sta- te definite nella parte IEC 60870-5-101 dello standard. Nei primi anni duemila viene specificata la parte IEC 60870-5- 104 che trasporta in TCP/IP quanto previsto originariamente dalla parte 101 su linea seriale, mantenendo sostanzialmente le medesime specifiche a livello applicativo. Lo standard IEC 60870-5- 104 è tuttora estremamente diffuso tra gli operatori di trasmissione europei nell’ambito dell’automazione ed il controllo/monitoraggio remoto delle stazio- ni e degli impianti di generazione;
  • la serie IEC 61850, che ha origine nei primi anni duemila e ha definito protocolli di comunicazione per l’automazione delle stazioni elettriche. È la prima serie di norme ad utilizzare un modello dati che rappresenta l’interfaccia dei dati operativi scambiati dai dispositivi, agevolando l’interoperabilità tra i sistemi a livello semantico. Un secondo aspetto innovativo di questa seria riguarda  la disponibilità di strumenti software di ingegnerizzazione con i quali vengono descritte, mediante uno specifico linguaggio, sia le configurazioni degli impianti sia i dispositivi di controllo/monitoraggio/automazione. Recentemente, l’ambito applicativo originario di questi protocolli è stato esteso a cura del WG 17 del TC 57 dell’IEC anche alle microreti, a risorse energetiche distribuite (DER) collegate alle reti di distribuzione e agli applicativi di automazione/ protezione della distribuzione.
  • le norme sul CIM (Common Information Model) comprendenti le serie IEC 61968/61970, che mirano a formalizzare le conoscenze del dominio elettri- co tramite una modellazione ad oggetti che definisce classi e loro associazioni, con possibilità di profilazione del modello in funzione di esigenze specifiche. Lo standard CIM è utilizzato da operatori di trasmissione e distribuzione per rappresentare modelli di rete e scambiare informazioni tra applicativi software di gestione dell’energia.
  • la serie IEC 62325 che estende il modello CIM con le informazioni relative agli scambi di mercato;
  • la serie IEC 62351 riguardante la sicurezza informatica dei protocolli previsti dalle serie precedenti. La serie è in continuo sviluppo in relazione all’evolversi delle minacce e degli attacchi cyber.

Come si colloca il TC 57 dell’IEC rispetto ai Technical Committees IEC responsabili delle norme di prodotto per l’eolico, per  il fotovoltaico e per i sistemi di storage dell’energia elettrica?

Le relazioni del TC 57 con i vari Technical Committees di prodotto che operano nell’ambito della generazione/accumulo dell’energia elettrica sono intrinsecamente bidirezionali: le norme sviluppate dal TC 57, ed in particolare la serie IEC 61850, dovrebbero essere influenzate a livello di modello dati dai requisiti espressi dai diversi comitati di prodotto che a loro volta dovrebbero diventare degli utilizzatori delle norme sviluppate dal TC 57.
Questo tipo di relazione rende il TC 57 trasversale a diversi altri Technical Committees dell’IEC e richiede una forte interazione tra loro. È infatti necessario combinare competenze ICT e conoscenze elettriche per sviluppare norme tecniche che soddisfino appieno i requisiti applicativi. Lo stesso modo di operare vale peraltro a livello dei comitati nazionali, dove il CT 57 collabora con altri Comitati CEI che prevedono interfacce con la rete elettrica.

Quali sono le tipologie di aziende che fanno parte del Comitato Tecnico 57 del CEI di cui è Segretario?

La tipologia delle aziende che fanno parte del Comitato è variata nel tempo, riflettendo il cambiamento in atto. Ad oggi è al suo secondo mandato la presidenza a guida dell’Ing. Gianpatrizio Bianco di e-distribuzione e la vice-presidenza dell’Ing. Riccardo Maria Seresini di CESI.

La platea degli iscritti annovera utility nazionali, aziende manifatturiere, società di servizi elettrici, società di servizi di sicurezza informatica, rappresentanti di categoria delle aziende, enti di ricerca.

Qual è stato in questi anni il ruolo del Comitato Tecnico 57 del CEI a livello nazionale ed internazionale?

Il CT 57 segue il regolare iter di approvazione delle norme internazionali/europee sviluppate dai corrispondenti comitati IEC/CENELEC per le comunicazioni nei sistemi energetici, le quali forniscono specifiche standard, di pro- dotto e di sistema. Nel 2019 sono stati valutati circa 40 documenti normativi che afferiscono alle serie di standard citati in precedenza.

Attraverso il CT 57 del CEI l’Italia esprime un contributo non trascurabile ai lavori normativi internazionali, risultando l’ottavo paese (insieme alla Federazione Russa), sul totale dei 35 partecipanti, per numero di esperti (29) iscritti ai Working Group del comitato mirror internazionale (situazione aggiornata a dicembre 2019).

Ha inoltre operato per diffondere la conoscenza di tali norme tra le aziende del settore, organizzando diversi momenti formativi e di divulgazione (workshop, articoli su riviste specializzate, webinar) al fine anche di allargare la platea di partecipazione ai lavori normativi. Ha infine messo la propria competenza a di- sposizione di altri Comitati Nazionali per permettere di recepire all’interno di norme di prodotto e di sistema gli standard emergenti: si vedano ad esempio le collaborazioni in atto con il CT 316 per lo sviluppo degli Allegati T ed O alla Norma CEI 0-16, con il CT 13 sulla specifica dell’interfaccia verso l’utente dei misuratori elettronici di nuova generazione, con il CT 120 sul recepimento degli standard internazionali nei sistemi di accumulo dell’energia e con il CT 313 nell’ambito della metodologia per lo sviluppo di casi d’uso e delle linee guida sulla Cyber Security.

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