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CEI SC 121A “Apparecchiature a bassa tensione”

03/04/2020
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Le interviste agli Officers

CEI SC 121A “Apparecchiature a bassa tensione”

CAMPO DI APPLICAZIONE

Preparazione di norme per apparecchiature a bassa tensione per impiego industriale, commerciale e similare fino a 1 kV c.a. e 1,5 kV c.c. Sono compresi apparecchi singoli in esecuzione aperta e in involucro e combinazioni di apparecchi in unità funzionali complete, apparecchiature elettromeccaniche e a semiconduttori.
Funzione di sicurezza di gruppo di prodotti.
Dispositivi di connessione, sia come entità separate sia come parti integranti di un prodotto finale, per la connessione dei conduttori per l’alimentazione elettrica esterna, per impiego con conduttori aventi sezione superiore a 35 mm2 e fino 300 mm2 incluso.

STRUTTURA

Il SC 121A è coordinato dal CT 121 “Apparecchiature e quadri protetti per bassa tensione”.
Completa la famiglia il SC 121B “Quadri protetti per bassa tensione”.

COMITATI INTERNAZIONALI COLLEGATI

IEC:

  • IEC SC 121A        Low-voltage switchgear and controlgear

CENELEC:

  • CLC/TC 121A      Low-voltage switchgear and controlgear

Presidente: Alberto Siani
Segretario: Ezio Le Donne
Segretario Tecnico Referente: Salvatore Pugliese (CEI) Salvatore.Pugliese@ceinorme.it


Alberto SIANI

Presidente CEI SC 121

È nato a Salerno nel 1958. Si è laureato in Ingegneria Elettrotecnica all’Università degli Studi di Napoli nel 1983.

È Country Standardization Manager in Schneider Electric Spa, dove ha iniziato a lavorare nel 1989 come Tecnico Normativo, diventando nel 2000 Responsabile Tecnico e Normativo del Marketing di Prodotto e dal 2009 Responsabile Norme e Software Tecnici dell’Unità Power Business.

Ha ricoperto e ricopre tutt’ora numerosi incarichi a livello normativo:

  • Presidente del CEI CT 121 (Apparecchiature e quadri BT) dal 2014
  • Presidente del CENELEC TC 121A dal 2014
  • Segretario del CEI CT 64 (Impianti elettrici di bassa tensione) dal 2009
  • Coordinatore del GdL 3 CT 64 “Ambienti ed applicazioni particolari”
  • Segretario del CEI CT 109 (Coordinamento isolamenti apparecchiature BT) dal 1994
  • Presidente della Commissione Tecnica “Apparecchi industriali bassa tensione” e della Commissione Tecnica “Quadri elettrici bassa tensio- ne” ANIE/Energia dal 2001.

Ha ricevuto tre prestigiosi riconoscimenti in ambito normativo: il PIN Award CENELEC nel 2017, il 1906 Award IEC nel 2017 e il Premio CEI Giovanni Giorgi nel 2018.


Di cosa si occupa il SC 121A e quali sono le sue relazioni con gli altri Comitati nazionali?

Attualmente in Italia si stanno svolgendo sia attività di smantellamento o decommissioning delle centrali nucleari di potenza, attive dagli anni ’60 fino al 1987 e degli impianti del ciclo del combustibile (ciò comporta anche la costruzione ed esercizio di depositi temporanei di stoccaggio ed impianti di trattamento per i rifiuti radioattivi), sia attività sui reattori di ricerca ed acceleratori di particelle.

Il SC 121A si occupa di sviluppare e aggiornare le norme per le apparecchiature elettriche per uso industriale, quali, ad esempio, interruttori automatici, interruttori di manovra-sezionatori, contattori elettromeccanici e avviatori statici, commutatori di rete, dispositivi di comando e controllo, dispositivi integrati di protezione e comando, morsetti e morsettiere.

Nella serie di norme pubblicate sotto la responsabilità del SC 121A troviamo anche quelle dedicate ai sistemi di “Interfacce tra apparecchi e dispositivi di controllo (CDI)” (IEC/EN 62026, es. DeviceNet, Interfaccia per attuatori e sensori AS-i, ecc.), quelle dimensionali per il “Montaggio normalizzato su guida per il supporto meccanico di apparecchiature e accessori” (IEC 60715) e, pubblicate più di recente, quelle relative a “Dati e proprietà dei prodotti per lo scambio di informazioni” (IEC 62683).

Il SC 121A mantiene rapporti di collaborazione molto stretti soprattutto con il SC 121B (l’altro SC appartenente al CT 121) visto che quest’ultimo si occupa di quadri di distribuzione in bassa tensione e di quadri per applicazioni speciali, che rappresentano il luogo naturale di installazione degli apparecchi normati dal SC 121A.

Inoltre, importanti collaborazioni sono stabilite con i Comitati Tecnici:

  • 22 “Elettronica di potenza”
  • 23 “Apparecchiatura a bassa tensione”
  • 64 “Impianti elettrici utilizzatori di bassa tensione (fino a 1000 V in c.a. e a 1500 V in c.c.)”
  • 65 “Misura, controllo e automazione nei processi industriali”
  • 82 “Sistemi di conversione fotovoltaica dell’energia solare”
  • 85 “Strumentazione di misura, di controllo e da laboratorio”
  • 89 “Prove relative ai pericoli di incendio”
  • 94/95 “Relé”
  • 109 “Coordinamento degli isolamenti per apparecchiature a bassa tensione”
  • 111 “Aspetti ambientali di prodotti elettrici ed elettronici”

Qual è il contributo italiano in sede internazionale nei corrispettivi Comitati mirror IEC e CENELEC?

Numerosi esperti del SC 121A CEI sono membri permanenti dei Gruppi di lavoro e Maintenance Team appartenenti all’IEC SC 121A, ed alcuni di essi sono Convenor o hanno ruoli di co- ordinamento di Project Team.

In particolare, siamo presenti e collaboriamo all’interno del MT9 che si occupa essenzialmente della redazione della Norma IEC 60947-2 (Interruttori automatici per uso industriale), del MT6 per la IEC 60947-3 (Interruttori di manovra sezionatori per uso industriale in MT6) e del MT 18 per la IEC 60947-6-1 (Commutatori di rete). Importanti sono anche i contributi forniti da esperti italiani alle attività di condivisione e pubblicazione delle regole generali all’interno della IEC 60947-1, soprattutto in relazione al Coordinamento dell’isolamento (WG1), alle prescrizioni costruttive e legate all’impatto ambientale (WG10) e ai fenomeni di Compatibilità Elettromagnetica e Cyber security (MT 7).

Aggiungo che il sottoscritto è Chairman del TC 121A, “mirror com- mittee” CENELEC che si occupa soprattutto della  pubblicazione  e del processo di ratifica delle norme EN sulla base delle regole europee in accordo alle prescrizioni delle Direttive applicabili (in particolare, LVD, EMCD, MD e RED).

In effetti, per lo sviluppo delle norme, i lavori internazionali in am- bito IEC sono, in base a specifici accordi, sempre soggetti a voto parallelo IEC/CENELEC e le norme EN sono quindi normalmente identiche a quelle IEC equivalenti.

Su quali principali aspetti hanno lavorato i Gruppi di lavoro a livello internazionale e su quali norme si prevedono significativi aggiornamenti o nuove emissioni?

I lavori più significativi e innovativi negli ultimi anni hanno trattato, ad esempio:

  • all’interno della IEC 60947-2, le prescrizioni funzionali e di pro- va per i dispositivi differenziali da integrare o associare agli interruttori automatici integrando le nuove prescrizioni per il tipo B e inserendo quelle per il nuovo tipo F
  • per le Parti 2, 3 e 4 della norma, allegati contenenti prescrizioni costruttive e di prova per i terminali adatti al collegamento con conduttori in alluminio
  • per la Parte 6-1, la migliore definizione e classificazione dei commutatori di rete (Transfer Switch Equipment) in funzione dei dispositivi utilizzati per la commutazione (interruttori auto- matici, interruttori di manovra, contattori)
  • in generale, sono stati lanciati lavori per l’integrazione di pre- scrizioni funzionali per “embedded software” all’interno dei di- spositivi e di raccomandazioni per la cybersecurity all’interno di dispositivi e sistemi comunicanti
  • la nuova Parte 9 (1 e 2) che tratta dispositivi e sistemi di limi- tazione e mitigazione dell’arco elettrico all’interno dei quadri, sviluppatosi a seguito di un guasto
  • non ultimi, in ambito TC 121, comprendente quindi anche le attività di interesse dei quadri BT, sono da segnalare i lavori per la pubblicazione di Technical Specifications  riguardanti gli aspetti legati all’impatto ambientale dei prodotti e all’effi- cienza energetica degli impianti utilizzando strumenti e tec- nologie di prodotto fino a pochi anni fa non ancora maturi.

Ezio LE DONNE

Segretario CEI SC 121A

È nato ad Ateleta nel 1949, si è laureato nel 1975 in Fisica all’Università degli Studi di Milano.

Ha lavorato per 38 anni in GE Power Controls nell’ambito dei laboratori di prova, della progettazione degli apparecchi elettromeccanici di manovra
e protezione e nell’ambito della Qualità di prodotto e di Sistema.

Dal 2010 collabora con ACAE (Associazione per la Certificazione delle Apparecchiature Elettriche) con la funzione di Responsabile di schema e Ispettore tecnico e di sistema.

Dal 2008 svolge numerose attività di consulenza per la Qualità di prodotto e di Sistema presso grandi e piccolo-medie aziende elettromeccaniche e dal 2008 al 2016 anche come responsabile della pianificazione della produzione.

A livello normativo, oltre ad essere il Segretario CEI del SC 121A dal 2019, è membro del SC 121B dal 1992, è stato membro dell’IEC 17B WG2 (apparecchi elettrici di manovra) dal 1996 al 2008 ed è membro dei CT CEI 120 (sistemi di accumulo di energia)  e CEI 316 (connessioni alle reti elettriche di distribuzione Alta, Media e Bassa tensione) dal 2013.

Dal punto di vista tecnologico, quali sono le principali innovazioni in corso o che si prevedono?

Negli ultimi anni e ancora per il futuro in campo normativo sono entrati a far parte nuovi aspetti, che per i prodotti del nostro SottoComitato si aggiungono alle prestazioni “tradizionali” quali l’isolamento, il riscaldamento, la portata della corrente e la chiusura ed interruzione delle correnti in condi- zioni di sovraccarico e di corto circuito.

I nuovi aspetti sono relativi all’ecodesign, all’efficienza ener- getica e al monitoraggio dei carichi (temi importanti per l’economia circolare), come anche alle applicazioni per il fotovoltaico e, ultimamente, a seguito della possibilità anche per gli apparecchi del nostro SottoComitato di comunicare (inviare e ricevere informazioni/comandi), al problema della sicurezza informatica (Cybersecurity).

Quest’ultimo aspetto è anche conseguente ad una recente direttiva europea che richiede la certificazione, per ora volontaria, dei prodotti interessati. Nel futuro si continuerà perciò a lavorare sempre più su questi aspetti, indirizzati alla sicurezza e a costruire un ambiente ecocompatibile.

Relativamente ai prodotti, sono in discussione:

  • terminali per conduttori in alluminio;
  • utilizzo dei prodotti in applicazioni per il fotovoltaico;
  • definizione delle correnti critiche in caso di utilizzazione in corrente continua;
  • funzioni aggiunte per i relè/sganciatori elettronici legati alla comunicazione;
  • calcolo del tasso di guasto per i componenti utilizzati in applicazioni per la sicurezza;
  • possibilità di monitoraggio dei carichi.

Se dovesse spiegarlo in modo semplice, come possono impattare le attività normative sui cittadini??

La normazione ha un impatto importante sui cittadini, intesi come utilizzatori finali di prodotti e servizi. Infatti, lo scopo principale della normazione è sempre stato quello di immettere sul mercato prodotti sicuri e ultimamente, come già accennato, si sta sviluppando una componente importante riguardo all’ecocompatibilità e alla sicurezza informatica degli stessi prodotti.

Poiché tutti questi aspetti impattano direttamente sui cittadini, è opportuno che essi siano sensibilizzati nella scelta e nel preferire prodotti/servizi conformi alle norme. In tal modo si è rassicurati sia circa la sicurezza, sia per le prestazioni.

Alla luce della sua esperienza nell’industria e nelle attività normative, quali considerazioni si sente di condividere sui relativi rapporti?

La disponibilità di una norma di prodotto, purché generalmente non cogente, semplifica ed aiuta il mondo dell’industria sia per la parte relativa alla progettazione/produzione, sia per la parte di utilizzo del prodotto stesso.

Il produttore, infatti, viene facilitato nella parte progettuale, poiché la norma definisce le principali caratteristiche costruttive e le prove per la verifica delle prestazioni, così come definisce, per la parte di produzione, le prove individuali per il rilascio del prodotto sul mercato.

In mancanza di una norma per il proprio prodotto, il produttore deve invece verificarne le prestazioni e la sicurezza e confermarne la rispondenza alle direttive europee assumendosene tutte le responsabilità.

Anche l’utilizzatore è facilitato nella scelta del prodotto, poiché l’utilizzo corretto di prodotti rispondenti a una norma garantisce le prestazioni del prodotto ed evita ulteriori verifiche di sicurezza.

Perché è importante la partecipazione dell’industria all’attività normativa?

La partecipazione ed il supporto all’attività normativa  da parte dell’industria sono fattori importanti, poiché seguendo lo sviluppo di una norma si concorre alla sua definizione portando la propria esperienza anche dal punto di vista della fattibilità e dell’impiego; inoltre, la partecipazione all’attività normativa permette di conoscere, e talvolta anticipare, gli eventuali aggiornamenti in discussione, evitando così il rischio di portare fuori norma, e quindi fuori mercato, i propri prodotti.

La partecipazione permette anche di essere tempestivamente presenti sul mercato per i prodotti eventualmente in sviluppo, potendo già in questa fase anticipa- re le nuove richieste normative.

La partecipazione alle attività normative da parte dell’industria è inoltre un ottimo strumento di formazione e di conoscenza, poiché nei Comitati si discute con concorrenti, utilizzatori e laboratori di prova confrontandosi sui vari punti di vista.

Altro interesse per un produttore a partecipare alla attività normativa è che nel caso di sviluppo di nuovi prodotti, o anche di modifiche di prodotti in commercio, aventi soluzioni/prestazioni al momento non normate, con la partecipazione alle attività normative, è possibile intervenire nei Comitati di prodotto proponendo modifiche o aggiornamenti alle norme esistenti tali da coprire le nuove esigenze, evitando così un pesante studio di autocertificazione (analisi dei rischi e prove) per la loro commercializzazione. Non meno importante è la commercializzazione dei prodotti sui mercati internazionali; oggi le norme del nostro Comitato sono allineate alle EN europee ed alle IEC internazionali, per cui non ci sono limitazioni nella commercializzazione, salvo la necessità in alcuni Paesi in cui la rispondenza alla norma deve essere documentata attraverso enti di certificazione.

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