
Sistemi di canalizzazione ed accessori per cavi.
Costituito all’interno del Comitato CEI CT 23 “Apparecchiatura a bassa tensione”, il SottoComitato SC 23A ha il compito di preparare e manutenere pubblicazioni di standardizzazione nazionale, europea e internazionale di prodotti e sistemi elettrotecnici quali tubi protettivi, canali, passerelle ed altri sistemi di cablaggio utilizzati per il contenimento, il sostegno e la protezione di tutti i tipi di cavi, linee dati e comunicazione, conduttori di distribuzione di energia elettrica e accessori associati. La gestione comprende la protezione da agenti e influenze esterne.
L’attività del SottoComitato è svolta seguendo costantemente i lavori dei WG e MT IEC e CENELEC di pertinenza.[1]
[1] L’elenco dettagliato è riportato nell’articolo associato su questo numero della rivista.
In ambito CENELEC CT 213: fascette bloccacavi; sistemi di canali e di condotti per montaggio su parete e/o soffitto; binari elettrificati per pavimento; binari elettrificati per parete e soffitto; Serie EN 50085 – Sistemi di canali e di condotti per installazioni elettriche; Serie EN 50626 – Sistemi di condotti interrati per la protezione e la gestione dei cavi elettrici isolati o dei cavi di comunicazione; EN 50369 – Sistemi di guaine flessibili a tenuta di liquidi per installazioni elettriche; EN 50520 – Piastre di copertura e lastre per la protezione e l’indicazione della sede di cavi o tubi interrati in installazioni nel sottosuolo; EN 50642 – Sistemi di canalizzazione e accessori per cavi – Metodo di prova per il contenuto di alogeni.
In ambito IEC SC 23A: Serie IEC 61084 – Cable trunking and ducting systems (non recepita dal CENELEC); Serie IEC 61386 – Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche; Serie 61534 – Sistemi di alimentazione a binario elettrificato; IEC 61537 – Sistemi di passerelle porta cavi a fondo continuo e a traversini; IEC 61914 – Fissacavi per installazioni elettriche; IEC 60423 – Tubi per installazioni elettriche Diametri esterni dei tubi per installazioni elettriche e filettature per tubi e accessori; IEC 62275 – Fascette di cablaggio per installazioni elettriche; IEC 62444 – Pressacavi per installazioni elettriche; IEC 62549 – Sistemi articolati e flessibili per la guida dei cavi.
CLC/TC 213 Cable management systems
IEC SC 23A Cable management systems
Presidente: Sergio Gemme
Segretario: Mauro Gabaglio
Segretario Tecnico CEI: Andrea Nafi
È nato a Genova nel 1971. Si è laureato in Chimica nel 1994 presso l’Università degli Studi di Genova.
Attualmente è responsabile della conformità e certificazione di prodotto presso la Bocchiotti S.p.A. di Genova.
Esperto in chimica e tecnologia delle materie plastiche, ha maturato una lunga esperienza in Bocchiotti dal 1996 come tecnico di laboratorio e dal 2000 come responsabile del laboratorio prove, divenendo esperto nella definizione e valutazione dei sistemi di qualità secondo la Norma ISO 17025 nelle procedure, attrezzature e macchinari di prova. Dal 2007 ricopre anche l’incarico di responsabile della certificazione di prodotto, con funzioni legate alla garanzia della conformità alle Norme e Direttive europee applicabili ai prodotti elettrotecnici, supervisione e gestione degli aspetti normativi e legislativi di interesse e della documentazione associata.
A livello normativo ricopre le seguenti funzioni:
Forse non tutti conoscono il SC 23A: ce lo vuole presentare?
Il SC 23A fa parte della famiglia del CT 23 “Apparecchiatura a bassa tensione” che si occupa di apparecchi per uso domestico, l’attività normativa riguarda le applicazioni nell’ambito della Bassa Tensione in ambienti domestici; il SC 23A, per la configurazione dei prodotti di sua competenza, sostanzialmente funge un po’ da interfaccia tra il CT 23 ed il CT 20 “Cavi per energia”, in quanto le canalizzazioni ovviamente hanno senso se al loro interno vengono mantenuti i cavi.
Queste tipologie di prodotti, cavi e canalizzazioni, sono tra l’altro soggette a Direttive Europee diverse e quindi ci ritroviamo ad essere un po’ il presidio affinché le due realtà possano continuare a coesistere senza creare troppi stravolgimenti nell’uno e nell’altro campo di applicazione.
Può farci un breve bilancio, ad oggi, del lavoro svolto dal SC 23A?
L’attività del SottoComitato 23A si prefigge l’allineamento costante delle Norme nazionali, che ormai per le norme di pertinenza del SC sono quasi tutte scomparse e assorbite dalle Norme Europee CENELEC. Nelle Norme CENELEC, ma anche IEC, vi è un’attività continua di aggiornamento e modifiche, inserimento di Varianti ed Amendment; quindi l’attività del SC 23A principalmente riguarda l’attenzione costante a questi allineamenti alle Norme Europee e a quelle internazionali IEC che di volta in volta vengono proposti.
Quali attività svolte al CEI per rilanciare il SC 23A ricorda con maggiore soddisfazione?
La mia nomina a Presidente è relativamente recente però quello che più mi piace ricordare dell’attività svolta in questi ultimi anni è il poter favorire al massimo la condivisione delle informazioni con tutti i membri del SC 23A in modo da rendere la partecipazione semplificata; ciò significa sapere di cosa si sta parlando durante le riunioni ed essere in grado, avendo tutte le informazioni necessarie, di decidere di soprassedere alla partecipazione fisica che magari per qualcuno risulta difficoltosa e difficile. Questo permette di agevolare il lavoro di comprensione di quello che si sta facendo e contestualmente di stimolare la partecipazione di tutti i membri alle riunioni internazionali o europee in quanto, avendo ormai un allineamento tra le Norme nazionali e quelle internazionali o europee, possiamo affermare che i giochi si fanno più in sede CENELEC e IEC. Quindi, a mio parere, è bene che gli stakeholder del SC 23A in Italia siano partecipi anche alle riunioni internazionali ed europee.
Qual è stato e qual è il contributo italiano in sede internazionale nei rispettivi TC IEC e CENELEC?
Per tutti i CT, SC e Gruppi di Lavoro ai quali ho partecipato e nei quali cerco di coinvolgere i membri del SC 23A, viene mantenuto un profilo prettamente tecnico in quanto questo è il nostro mandato.
Il mandato che CEI, IEC e CENELEC danno ai Comitati Tecnici è quello di mantenere appunto questo profilo strettamente tecnico, e anche certamente, assecondare e agevolare l’innovazione, ma senza spinte dettate da possibili interessi o da interessi di terze parti.
Cosa raccoglie dal passato e cosa si propone di fare nei prossimi anni del suo mandato, anche in relazione del mondo industriale? E quali sono, secondo lei, gli obiettivi prioritari che bisognerebbe darsi?
Ho raccolto l’eredità dell’ing. Sabino De Palo che ringrazio per il lavoro precedentemente svolto e che mi ha permesso di crescere all’interno del SC 23A, raccogliendo la sua attenzione particolare all’innovazione ma anche alla specificità del prodotto “Made in Italy”. Questa attenzione all’italianità che, ad idea sua ma anche mia e che condivido pienamente, il prodotto italiano abbia la sua specificità, la cura dei particolari, facendo poi confluire questi aspetti in una normativa europea, doveva essere fatto non in maniera subordinata bensì in maniera positiva o propria.
La mia proposta è quindi di continuare a valorizzare questa capacità del “Made in Italy” caratterizzata dal saper fare bene le cose e nello stesso tempo di non rimanere ancorati alla tecnologia del passato in considerazione del fatto che il mondo si evolve ad una grandissima velocità, grazie ad internet e alle smart technologies, non tralasciando lo sviluppo tecnologico di nuovi materiali, cercando magari di sfruttare tale sviluppo tecnologico per trovare nuove proprietà e nuovi soluzioni da offrire all’industria elettrotecnica.