Milano, sede CEI

Apparecchi di illuminazione
Preparare le norme per gli apparecchi di illuminazione. In questo SottoComitato sono principalmente elaborate le seguenti tipologie di norme:
Il SottoComitato 34D è uno dei quattro SC di cui è composto il Comitato Tecnico CT 34 “Lampade e relative apparecchiature” che svolge attività di coordinamento e si occupa dell’esame di particolari documenti e delle più importanti problematiche orizzontali che riguardano tutti i SC.
Gli altri tre SC del CT 34 sono:
A livello IEC, oltre al SC 34D mirror, sono attivi i seguenti Working Group:
Il programma di lavoro è molto vasto e segue da vicino le attività normative sviluppate a livello internazionale IEC.
CLC/TC 34 Lamps and related equipment
IEC/SC 34D Luminaires
Presidente: Matteo Raimondi
Segretario: Franco Rusnati
Segretario Tecnico CEI: Daniela Zambelli
È nato a Milano nel 1969. Si è laureato in Ingegneria Elettrotecnica al Politecnico di Milano nel 1995.
Dal 2015 lavora in IMQ SpA – Istituto Italiano del Marchio di Qualità, dove è responsabile del Quality Department. Precedentemente è stato Responsabile laboratorio illuminazione per le prove del settore illuminazione, fotometria e sicurezza ottica coordinando l’attività di testing e collaborando con l’area commerciale e i clienti.
Tra il 1998 e il 2014 ha lavorato per una nota azienda nazionale di produzione di componenti elettrici per illuminazione, ricoprendo diversi incarichi nel corso della sua carriera: da Responsabile della Qualità, a Responsabile dell’Area IT, a Responsabile Area Tecnica e Information Technology, a Standardization Officer Product Manager.
Dal 1997 al 1998 è stato Project Manager in Ansaldo Sistemi Industriali nel settore “Azionamenti elettrici per impianti”.
Nel 1997 ha avuto una breve esperienza presso uno studio di Ingegneria di Milano per la progettazione di impianti nel settore farmaceutico.
Partecipa ai seguenti Comitati Tecnici nazionali e internazionali per lo sviluppo normativo di settore:
Ci può presentare il SC 34D?
Il SC 34D si occupa di apparecchi di illuminazione. Ad oggi conta circa 100 membri, rappresentanti delle più importanti industrie italiane del settore illuminazione nonché dei principali Enti di Certificazione e laboratori di prova nazionali ed internazionali. Sono membri del SC anche rappresentanti dei ministeri e di alcune aziende municipalizzate italiane.
Il coordinamento del SC 34D è reso possibile grazie al valido e professionale contributo del Segretario Franco Rusnati, uno dei principali esperti del settore a livello internazionale e di Daniela Zambelli, Segretario Tecnico Referente di questo SC da venticinque anni.
Il SC 34D è parte del CT 34 che coordina le attività di 4 SottoComitati: il SC 34A, che si occupa di sorgenti luminose, sia quelle di tecnologia tradizionale sia LED; il SC 34B (attacchi e portalampade); il SC 34C (unità di alimentazione) e il SC 34D.
Come si può rapportare l’attività del SC al mondo dell’industria nel nostro Paese?
Il settore industriale italiano è in continua e costante evoluzione, negli ultimi due decenni sono state adeguate le normative per tenere conto di due fenomeni che hanno profondamente cambiato il mondo dell’illuminazione: l’introduzione dell’elettronica e delle sorgenti LED, e la necessità di rendere l’apparecchio di illuminazione un sistema intelligente in grado di comunicare con altre parti dell’edificio o dell’impianto.
Quali sono da considerare obiettivi prioritari del mondo normativo elettrico in generale e del suo SC in particolare?
Sviluppare e promuovere costantemente la cultura tecnica è sicuramente uno degli obiettivi fondamentali, oltre all’evoluzione normativa all’interno di un progetto di coordinamento tra i differenti settori dell’industria. In questo modo si può favorire l’interazione tra i sistemi ed i componenti in un mondo sempre più connesso e con maggiori funzionalità.
Qual è il contributo italiano in sede internazionale ed europea?
Nel SC 34D è sempre stato fondamentale un coordinamento con le attività svolte in sede IEC e CENELEC. Per i prodotti di illuminazione e per l’industria italiana degli apparecchi di illuminazione con forte propensione all’esportazione, è fondamentale cercare di ridurre al minimo le differenze delle normative nelle varie regioni del mondo. Questo è il motivo per cui l’attività in IEC è sostenuta e ben coordinata rispetto all’attività nazionale.
Proprio il coordinamento tra l’attività internazionale e l’attività nazionale è motivo di orgoglio del SC 34D. Circa un terzo delle proposte di modifica nelle ultime 3 edizioni della norma generale degli apparecchi di illuminazione ha avuto origine nel SC 34D italiano ed il peso politico del nostro SC è sempre aumentato nel corso del tempo. Attualmente nel WG1 del SC 34D IEC (gruppo di lavoro responsabile della maggior parte delle norme del SC 34D) sono iscritti 5 rappresentanti italiani. Questo ha permesso di ricoprire anche importanti ruoli come quello di co-Convenor di questo WG.
È nato a Vimercate (Milano) nel 1965. Perito Elettrotecnico diplomato nel 1984.
Dal 2008 lavora in ASSIL – Associazione Nazionale Produttori di Illuminazione in qualità di Responsabile tecnico per la normazione sicurezza dei prodotti di illuminazione (apparecchi di illuminazione, componenti per apparecchi di illuminazione e trasformatori) e referente della normazione IEC, CENELEC e CEI.
Dal 1986 al 2008 ha lavorato in IMQ Spa – Istituto Italiano del Marchio di Qualità, in diverse aree di Funzione Prodotto: prima come Tecnico di laboratorio per il materiale di installazione e componenti, poi come Tecnico di laboratorio per apparecchi di illuminazione e componenti, infine come Responsabile di laboratorio per apparecchi di illuminazione, componenti per apparecchi di illuminazione e trasformatori.
Ha ricoperto numerosi incarichi normativi. A livello nazionale CEI: dal 2017 Segretario del CT 34 e coordinatore di gruppi di lavoro; dal 1992 membro del SC 34A; dal 2009 Segretario del SC 34B; dal 1995 Segretario del SC 34C; dal 2003 membro e dal 2019 Segretario del SC 34C; dal 2000 membro e dal 2016 Segretario del SC 34D; dal 2008 membro del CT 64 “Impianti” e del SC 64C “Protezione contro i pericoli di incendio”; dal 1994 membro e dal 2003 Segretario del CT 96 “Piccoli trasformatori di potenza”; dal 2012 membro del CT 89 “Prove relative ai pericoli di incendio”; dal 2018 membro del CT 109 “Coordinamento degli isolamenti per apparecchiature bassa tensione”; dal 2010 membro del SC 210/77A “Compatibilità elettromagnetica, fenomeni in bassa frequenza” e dal 2016 membro del SC 210A “Radio interferenze”.
A livello europeo dal 2008 membro CENELEC CT 34 e WG1 e, ancora, a livello internazionale IEC: dal 2008 membro TC 34 e WG5 (EMX), WG6 (Photobiological safety), WG7 (Insulation coordination), WG11 (Control interface), WG14 (Lighting system), AG1 (CAG) e numerosi PT e MT; membro SC 34A e WG3 (OLED), WG4 (LED) e WG6 (Miscellaneous light source); membro SC 34B, WG1 (Cap and holder) e AG1; membro SC 34C e WG1 Comex; membro SC 34D e WG1 Lumex; dal 2015 Segretario SC 34D e membro SC 34C/D JWG2 (Emergency lighting) e dal 1994 membro IEC TC 96 e WG1/MT1 (Small power transformers).
Può farci qualche esempio di lavori normativi svolti dal SC 34D?
Il SC 34D è uno dei SottoComitati più attivi sia livello nazionale che a livello internazionale. Basti pensare che per la principale norma di questo SC, la norma generale (Parte 1) degli apparecchi di illuminazione (CEI EN 60598-1), è in fase di pubblicazione la nona edizione IEC che corrisponderà all’11° edizione CEI. Tutto è iniziato nel 1983 con una norma di poche decine di pagine per arrivare, oggi, ad una norma di circa 230 pagine, frutto del continuo adeguamento all’evoluzione tecnologica. Partendo dalle sorgenti luminose tradizionali (lampade ad incandescenza, a fluorescenza e a scarica) sono stati implementati i requisiti per i prodotti che utilizzano LED, per risolvere le problematiche di connettività e di compatibilità con altri sistemi di tecnologia dell’informazione (ITC) e di controllo degli edifici (BACS).
In aggiunta alla Parte 1, sono anche in revisione alcune Parti 2 sempre per rendere maggiormente fruibile l’uso della norma con i prodotti di nuova generazione e con le nuove tecnologie. Tra le altre mi fa piacere citare la norma dei binari elettrificati (CEI EN 60570) che ha introdotto requisiti per i prodotti LED in bassissima tensione (SELV) che hanno, per loro natura, correnti limitate e pesi limitati rispetto ai prodotti tradizionali; questa norma ha inoltre introdotto requisiti per l’uso dei binari con i sistemi di controllo (es. interfaccia digitale per l’illuminazione – DALI).
Quali normative e attività svolte dal SC CEI ricorda con maggiore soddisfazione?
Per un Comitato nazionale, una delle maggiori soddisfazioni è quella di vedere una propria proposta di nuova norma o di modifica alle normative esistenti venire approvata in sede IEC o CENELEC.
Questo fatto si è ripetuto negli anni ed è sempre motivo di orgoglio per il SC e per l’industria italiana che vede riconoscere, nell’attività IEC, le proprie proposte. Nella nuova edizione della norma generale degli apparecchi di illuminazione, sono presenti circa 40 proposte di modifica (fragment per gli addetti ai lavori), di cui ben 11 sono nate in sede CEI e sostenute dai membri Italiani in IEC.
Alle norme di derivazione internazionale si aggiungono anche le guide tecniche elaborate in sede nazionale.
Le due iniziative più significative sono la guida CEI 34-156 “Guida per la protezione degli apparecchi di illuminazione con moduli LED dalle sovratensioni” e la guida CEI 34-161 “Guida per la costruzione degli apparecchi di illuminazione resistenti agli atti vandalici”.
È inoltre in preparazione una guida per l’estensione dei dati fotometrici negli apparecchi di illuminazione che permetta di evitare la ripetizione di numerose prove fotometriche sugli apparecchi stessi.
È altrettanto importante evidenziare il coordinamento del SC 34D con altri Comitati CEI.
Numerosi sono i contributi che i rappresentanti del SC 34D svolgono negli altri Comitati Tecnici al fine di mantenere le prescrizioni normative allineate.
A titolo di esempio, si cita l’impegno all’interno del CT 64 per l’elaborazione delle norme impianti e, in particolare, nel SC 64C per la norma impianti per le gallerie, altre importanti collaborazioni si possono ritrovare nel contributo nel SC 210/77A per le norme EMC, nel CT 89 per le prove di resistenza dei materiali al fuoco e all’accensione o nel CT 109 per il coordinamento degli isolamenti.