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CEI SC 36A

21/01/2020
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ISOLATORI PASSANTI

CAMPO DI APPLICAZIONE

Norme riguardanti gli isolatori passanti che vengono forniti come componente individuale, da impiegare su apparecchiature elettriche e in impianti, per sistemi a corrente alternata trifase con tensioni superiori a 1000 V e con frequenza tra 15 Hz e 60 Hz.

STRUTTURA

Il SC 36A è un SottoComitato del CT 36 “Isolatori”.
L’attività normativa è svolta principalmente a livello internazionale IEC SC 36A, con Segretaria italiana.

COMITATI INTERNAZIONALI COLLEGATI

  • IEC SC 36A Insulated bushings
  • CLC SC 36A Insulated bushings

Presidente: Giovanni Testin (General Electric)
Segretario: Massimo Carmignoto (Abb Spa)
Segretario IEC SC 36A: Gian Franco Giorgi (CEDASPE)
Segretario Tecnico Referente: Francesco Vertemati (CEI) Francesco.Vertemati@ceinorme.it


Giovanni TESTIN

Presidente CEI SC 36A

È nato a Milano nel 1957 ed ha conseguito la laurea in Ingegneria Elettrotecnica presso il Politecnico di Milano nel 1984. Attualmente lavora per la General Electric Grid Solutions all’interno del Dipartimento di Ricerca & Sviluppo, in qualità di esperto senior nel campo degli isolatori.

Ha iniziato la sua esperienza lavorativa nella fabbrica Ansaldo Trasformatori di Milano nel 1985, seguendo lo sviluppo di importanti progetti UHV e HVDC. Successivamente è entrato a far parte del gruppo ABB ed ha continuato la sua esperienza tecnica e professionale in questo ambito. Nel 2008 è entrato a far parte del gruppo AREVA T&D – Passoni & Villa (oggi GE Grid Solutions) dove nel ruolo di R&D ed Engineering Manager, ha seguito lo sviluppo di nuovi prodotti tra cui gli isolatori passanti per HVDC.

In GE Grid Solutions ha seguito lo sviluppo dei passanti per trasformatori UHV AC 1100 kV e 550 kV di alta potenza per la rete cinese, progetti di isolatori passa-muro per gli impianti HVDC 612 kV e 820 kV realizzati in Brasile, Cina e India da GE Grid Solution o altri Clienti e ha supportato numerosi progetti tecnici per lo sviluppo di nuovi isolatori basati sulla tecnologia tradizionale o sulla tecnologia dell’isolamento solido.

Dal 2013 si è totalmente dedicato alle attività di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti, partecipa ai Comitati italiani CT 14 per i trasformatori e SC 36A per gli isolatori passanti ed è attivo in diversi Comitati Tecnici IEC e IEEE. In questo ambito, come membro dei rispettivi Working Groups, ha seguito lo sviluppo o la revisione di numerose norme tecniche tra cui la IEC IEEE 65700-19 03 Bushings for DC application, la IEC 60137 Insulated bushings for alternate voltages above 1000 V e la IEC IEEE 60076-57-129 Transformers for HVDC applications. Nel 2016 è stato nominato Presidente del Comitato CEI SC 36A.

Di cosa si occupa il SC 36A e quali sono le sue relazioni con gli altri Comitati nazionali e con i Comitati IEC e CENELEC?

Il SC 36A è parte del più vasto Comitato Tecnico CT 36 e si occupa degli aspetti normativi relativi agli isolatori passanti utilizzati sia nel macchinario elettrico (per esempio, generatori, trasformatori e motori), sia nell’impiantistica (per esempio, isolatori passa-muro), sia nella componentistica elettrica (condensatori, cavi) nel campo delle medie ed alte tensioni AC e DC.

Data la varietà di prodotti e tecnologie, il SC 36A collabora attivamente alle attività internazionali del proprio SottoComitato mirror IEC SC 36A, con il CT 14 dei trasformatori e con i Gruppi di lavoro CENELEC per il recepimento a livello europeo delle norme IEC e la manutenzione e sviluppo del patrimonio normativo europeo sugli isolatori passanti.

Come pensa si possa rapportare l’attività normativa del SC 36A al mondo dell’industria nel nostro Paese? Può farci qualche esempio?

L’attività normativa del nostro SC è un fattore importante di sostegno della nostra industria nazionale che può vantare numerose eccellenze a livello globale.

Infatti, le nostre aziende offrono un portafoglio di prodotti che copre tutte le gamme di tensione e tutte le applicazioni, dalla Bassa Tensione fino all’Ultra High Voltage e HVDC con soluzioni tecniche sia tradizionali che innovative o con soluzioni speciali.

Tra le soluzioni tradizionali possiamo menzionare gli isolatori passanti in porcellana senza condensatore o con condensatore in carta olio, mentre tra le soluzioni innovative citiamo gli isolatori passanti in composito senza condensatore e gli isolatori in composito ad isolamento solido, con e senza condensatore.

Infine, tra le soluzioni speciali segnaliamo gli isolatori per trasformatore e passa-muro per sistemi di trasmissione HVDC fino a 820 kV e gli isolatori per applicazioni Ultra High Voltage AC con tensioni fino 1200 kV.

Può farci un breve bilancio, ad oggi, del lavoro svolto dal SottoComitato 36A? Quali attività svolte dal SC ricorda con maggiore soddisfazione?

Le attività del SC in ambito normativo sono state particolarmente ricche negli anni recenti ed hanno portato ad una profonda revisione di diverse norme IEC e CENELEC. Queste attività sono ampiamente descritte nell’articolo tecnico al quale si rimanda nelle pagine precedenti.

Da menzionare sono sicuramente: la nuova edizione della norma cardine dei nostri prodotti, IEC 60137, la nuova norma bi-standard sugli isolatori per HVDC IEC/IEEE 65700-19-03 che costituisce uno dei primissimi esempi di norma bistandard, la revisione della guida tecnica IEC TS 61463 sulla qualifica sismica, che è stata seguita come Convenor da un membro del nostro SC, ed infine l’eccellente lavoro svolto dai nostri membri per la revisione e l’ampliamento delle norme CENELEC relative agli isolatori per trasformatore con tensioni fino a 52kV, senza condensatore.

Qual è stato e qual è il contributo italiano in sede internazionale ed europea?

La partecipazione di rappresentanti del SC 36A italiano è un fatto storico che risale alla fondazione della IEC e del CENELEC.

Il contributo tecnico dato dal nostro Paese è internazionalmente riconosciuto e la partecipazione dei nostri membri nei vari Gruppi di lavoro e nei vari ambiti istituzionali è costante ed altamente professionale, grazie alle conoscenze e alle esperienze sviluppate dalle nostre aziende nel corso degli anni.

Può illustrarci sinteticamente la situazione del mercato e delle aziende del settore in Italia?

Come già accennato, i principali mercati degli isolatori sono quelli del macchinario elettrico, principalmente trasformatori, e degli impianti di produzione e trasmissione. Come è facilmente intuibile, questi mercati sono fortemente condizionati dai piani di sviluppo delle centrali e delle reti elettriche nel mondo. Purtroppo, il rallentamento in atto dell’economia globale ha portato ad una significativa riduzione degli investimenti nel comparto elettrico, con conseguenti ricadute negative sui nostri prodotti.

Oltre a questo, alcuni mercati sono fortemente protetti da barriere sia economiche che tecniche, spesso volte a privilegiare concorrenti locali rispetto a produttori esteri qualificati.

La situazione è decisamente complessa ed i produttori di isolatori si trovano ad operare in un mercato estremamente competitivo e difficile.

Nonostante le difficoltà, le aziende italiane del settore hanno difeso le proprie quote di mercato proponendo prodotti tecnicamente innovativi e di buona qualità, molto spesso sviluppando soluzioni specifiche per soddisfare le esigenze dei vari clienti e lavorando costantemente per ottimizzare i processi interni, in modo da ridurre i costi e migliorare la qualità dei prodotti.

Dal punto di vista tecnologico, quali sono le principali innovazioni in corso o che si prevedono?

Le principali innovazioni tecnologiche che sono state introdotte negli isolatori passanti per trasformatori riguardano soprattutto gli aspetti di sicurezza durante l’esercizio.

I requisiti riguardano innanzitutto la riduzione del rischio di gravi infortuni per gli operatori dell’impianto e la riduzione dei danni agli impianti e al macchinario conseguenti agli effetti di un grave guasto elettrico in un isolatore, che può causare l’esplosione e l’incendio del componente.

Per rispondere a questi requisiti fondamentali, l’industria ha sviluppato nuove famiglie di isolatori passanti basati su tecnologie di isolamento di tipo solido, cioè prive di olio minerale, ed equipaggiati con isolatori esterni in materiale composito, utilizzati in alternativa alla tradizionale porcellana.

Inoltre, la necessità in alcuni Paesi di realizzare reti sempre più interconnesse e di altissima potenza ha comportato l’introduzione di concetti nuovi nel campo dei sistemi per Ultra High Voltage e HVDC. Per questi mercati e questi impianti è stato necessario sviluppare nuovi prodotti, affrontando sfide tecniche impensabili fino a pochi anni fa.

Infine, la sfida tecnica più importante che sarà parte del lavoro dei prossimi anni sarà la sfida ambientale. Innanzitutto, con lo sviluppo di isolatori e soluzioni specifiche per gli impianti di produzione di energie alternative, da utilizzarsi sia nella generazione che nel trasporto dell’energia su lunga distanza attraverso una futura rete di interconnessione HVDC e poi con la progressiva eliminazione di gas serra come l’esafloruro di zolfo dagli isolatori in gas, utilizzati nei GIS e nell’HVDC.

Gian Franco GIORGI

Segretario IEC SC 36A

È nato a Milano nel 1952 ed ha conseguito la laurea in Ingegneria Elettrica, indirizzo Macchine Elettriche, presso il Politecnico di Milano nel 1975, all’età di 23 anni.

Ha iniziato a lavorare nel 1976 presso l’azienda familiare, a suo tempo CED Elettromeccanica Srl (poi divenuta CEDASPE Srl), prendendosi cura di adeguare i prodotti alle normative allora in vigore, UNEL per mercato italiano e DIN per mercati esteri; in parallelo ha sviluppato vari tipi di isolatori passanti di tipo aperto in porcellana per trasformatori fino a 52 kV e 8 kA prima in conformità a normativa DIN ed a seguire EN.

Successivamente, a partire dal 2000, ha innovato la vecchia serie di passanti BT per trasformatori con una nuova linea di prodotto, la serie ED, in conformità alle Norme EN 50386 e più recentemente, nel 2015, l’ingresso nel mondo dei compositi con lo sviluppo di isolatori passanti con involucro in composito serie SBC fino a 52 kV. Nel frattempo la CEDASPE, già fortemente internazionalizzata, è stata acquisita nel 2016 dal gruppo Reinhausen.

Attualmente ricopre l’incarico di Amministratore delegato della CEDASPE Srl dopo aver ricoperto nell’arco della propria carriera la funzione di Direttore tecnico linea isolatori e di Direttore vendite.

Quando è cominciata la Sua esperienza come Segretario di Comitato Tecnico internazionale?

Nel maggio 2007 il CEI, cui compete questa Segreteria internazionale, mi ha proposto ad assumerne l’incarico di Segretario del Sotto Comitato IEC SC 36A “Insulated bushings”.

Avevo fino ad allora partecipato, a partire dai primi anni ’90, solo alle attività nazionali in ambito dei CT 36 (Isolatori) e CT 14 (Trasformatori) e ad attività normative CENELEC (Gruppi di lavoro relativi alla stesura e redazione delle Norme EN 50180 “Bushings above 1 kV up to 52 kV and from 250 A to 3,15 kA for liquid filled transformers”, EN 50386 “Bushings up to 1 kV and from 250 A to 5 kA, for liquid filled transformers”, EN 50243 “Outdoor bushings for 24 kV and 36 kV and for 5 kA and 8 kA, for liquid filled transformers”.

Quali sono le sfide che ha dovuto affrontare?

All’inizio, per chi come me si trovava senza alcuna esperienza del mondo IEC, non è stato semplice. Il mio primo obiettivo è stato quello di recuperare il lavoro dei precedenti Segretari e conoscere i nuovi colleghi del TC 36 “Insulators” che allora era strutturato con 3 SottoComitati A, B “Insulators for overhead lines” e C “Insulators for substations”. Oggi è rimasto solo il SC 36A.

Rapidamente mi sono dedicato a capire le procedure ed i compiti di un Segretario IEC: gestione dei documenti, circolazione dei vari CD/CDV/FDIS, organizzazione dei “General Meeting TC36/SC36A” (che nel nostro caso sono biennali), tenere i contatti con i vari Working Groups e con l’Ufficio Centrale tramite i Technical Officers, collaborare con il Presidente di Comitato, ed anche proporre la nomina dei nuovi Presidenti al termine del loro mandato.

È stato il vero primo momento di crescita culturale, ma attenzione, non è ancora finito: c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare, o da perfezionare, viste le evoluzioni delle procedure.

Quali sono le attività normative svolte durante il suo mandato che ricorda con maggiore soddisfazione? E quali sono i prossimi argomenti dell’agenda IEC?

Nell’ambito delle attività del SC 36A che ho coordinato in questi tredici anni posso elencare: due revisioni della Norma IEC 60137 (Isolatori passanti per tensioni alternate oltre 1000 V), la norma sugli isolatori HVDC in dual logo IEC/IEEE 65700-19-03, la revisione della norma di qualifica sismica degli isolatori passanti IEC TS 61463.

Dal momento della mia nomina ad oggi si sono susseguiti due nuovi Chairman del SC 36A per i quali ho dovuto gestire la procedura di nomina tramite il CEI.

Ho inoltre preso parte a cinque General Meeting IEC TC 36 (San Paolo/2008, Melbourne/2011, New Delhi 2013, Francoforte 2016, Busan 2018), durante i quali si sono svolte le riunioni plenarie del SottoComitato 36A e sto preparando la partecipazione alla riunione plenaria del SC al prossimo General Meeting che si svolgerà a Stoccolma la prima settimana di ottobre 2020.

Nel corso della riunione plenaria che si terrà durante il prossimo General Meeting IEC discuteremo della revisione della norma sugli HVDC IEC/IEEE, attualmente in procedura di avvio, e di una “Bushing application guide”, documento che in ambito IEC effettivamente manca; in collaborazione col TC 14 “Power transformers” si discuterà della possibilità di redigere una norma dimensionale che garantisca la intercambiabilità degli isolatori passanti per trasformatori; in collaborazione con il TC 10 “Fluids for electrotechnical applications” sarà discussa la revisione delle norme sull’analisi dei gas disciolti in olio, in modo da avere un solo documento comune invece dei due attualmente in essere, uno per i trasformatori ed uno per i passanti. Sempre in ambito IEC TC 36 ho anche la funzione di “liason officer” con il TC 14 ed il TC 10.

Lei è anche delegato italiano del TC 36 in sede CENELEC, quali attività recenti a livello europeo può ricordare?

Per quel che riguarda le attività CENELEC, partecipo regolarmente da parecchi anni come delegato italiano alle riunioni annuali del TC 36 a Bruxelles; in questa sede negli ultimi anni sono state revisionate le Norme EN 50180 (Isolatori passanti per tensioni superiori a 1 kV fino a 52 kV e correnti da 250 A fino a 3,15 kA per trasformatori immersi in liquido isolante) ed EN 50386 (Isolatori passanti per trasformatori immersi in liquido, per tensioni fino a 1 kV e correnti da 250 A a 5 kA) ed è stata emessa la Norma EN 50673 (isolatori a spina 72,5 kV).

Attualmente la Norma EN 50336 (Isolatori e muffole per entrata in cavo) è in revisione ed è in fase di stesura la nuova norma per le bandiere di connessione sugli isolatori.

L’ultima riunione del SC 36A CENELEC si è svolta a Bruxelles lo scorso 27 novembre 2019 e in tale occasione è stato presentato il nuovo Segretario Mr. Rob Cardigan (Belgio).

Nel corso della riunione si è discusso dei dettagli finali per concludere il lavoro, di cui sopra, di revisione Norma EN 50336 e della nuova norma sulle bandiere di connessione; si è deciso infine di avviare una revisione della Norma EN 50243 (Isolatori passanti fino a 36 kV/5 ed 8 kA): il target è di arrivare alla circolazione dei documenti ai Comitati nazionali entro il 2020.

La prossima riunione del TC36A CENELEC si terrà a Bruxelles il 25 novembre 2020.

Quali benefici può apportare, secondo Lei, la partecipazione ai lavori normativi internazionali?

L’esperienza che ho vissuto e sto ancora vivendo è culturalmente interessante e professionalmente molto gratificante.

Ma la vera crescita è stata, ed è tuttora, quella professionale, dal momento che essere a frequente contatto con i maggiori esperti del settore ti porta ad assimilare e ad approfondire un notevole bagaglio di informazioni tecniche che poi risultano utili nel lavoro quotidiano all’interno delle aziende per cui lavoriamo.

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