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Articolo di Catherine Bischofberger (giugno 2021)
Il Comitato Tecnico IEC TC 21 ha pubblicato un nuovo documento guida, la IEC 63218, che indica le modalità per la raccolta, il riciclo e l’impatto ambientale di accumulatori e batterie utilizzati per dispositivi portatili. Le batterie possono essere riutilizzate, riqualificate o riciclate.
È diventato quasi un cliché descrivere l’epoca in cui viviamo come “era digitale”; un’altra definizione che potrebbe essere altrettanto appropriata è “era delle batterie”. Le batterie sono ovunque e sono utilizzate per alimentare praticamente tutto, dalle cuffie auricolari alle luci e porte a bordo di treni e metropolitane. Le pile, quelle ricaricabili, possono essere realizzate in vari materiali, incluso il nickel-cadmio, l’idruro metallico di nickel o gli ioni di litio. Queste ultime stanno diventando lo standard per il movimento di tutti i tipi di veicoli elettrici. L’elettronica di consumo, quali smartphone, tablet e computer portatili costituiscono altre grandi applicazioni per le batterie al litio portatili.
Il ricorso massiccio alle batterie portatili agli ioni di litio e all’idruro metallico di nickel solleva diverse questioni ambientali, dal momento che queste batterie, prevalentemente utilizzate dai consumatori, devono essere smaltite in maniera necessariamente sicura quando raggiungono il termine del loro primo ciclo di vita. Il riutilizzo, la riqualifica o il riciclo delle batterie o dei materiali che le compongono riduce il loro impatto ambientale a molti livelli. Minori rifiuti elettronici e minor dipendenza dai metalli importati, a volte difficilmente reperibili, minor energia utilizzata per la produzione di batterie nuove, ecc. I vantaggi per l’ambiente sono infiniti.
Nuove raccomandazioni per l’ambiente
È appena stata pubblicata dal SottoComitato 21A del TC 21 IEC una nuova Guida, la IEC 63218, che fornisce raccomandazioni per la raccolta, il riciclo e la valutazione dell’impatto ambientale di accumulatori e batterie utilizzati per applicazioni in dispositivi portatili.
“La valutazione dell’impatto ambientale riguarda diversi aspetti che spaziano dalla progettazione e realizzazione fino al trasporto, l’immagazzinaggio e lo smaltimento di accumulatori e batterie,” spiega Pierre Bourg, Segretario del SC 21A.
La pubblicazione è stata sviluppata per soddisfare diversi scopi: “Il primo obiettivo era quello di fornire un orientamento ai Paesi che non hanno adottato norme o requisiti normativi in materia” aggiunge Bourg. “Il secondo era quello di standardizzare i requisiti e fornire un documento di riferimento omogeneo per tutti i paesi del mondo”.
All’interno del SC 21A è stato creato un Gruppo di Lavoro per far fronte alle questioni ambientali legate ad accumulatori e batterie. Sin dalla sua realizzazione 4 anni fa, oltre alla pubblicazione della IEC 63218, il SottoComitato sta lavorando ad altre due norme che dovrebbero essere pubblicate nei prossimi due anni. “Stiamo lavorando alla IEC 63338, una guida generale sul riciclo degli accumulatori, a completamento della IEC 63330 sviluppata dal nostro Comitato IEC TC 21” prosegue il Segretario. “Inoltre, stiamo preparando la IEC 63369, che interesserà la metodologia per il calcolo dell’impronta di carbonio delle batterie agli ioni di litio”.
La preparazione di tutte queste pubblicazioni evidenzia l’importanza di una normazione ambientale per le batterie. “Siamo sempre più consapevoli delle esigenze dell’economia circolare” continua Bourg “Abbiamo solo un pianeta e tutti dobbiamo contribuire a renderlo un luogo più sostenibile”.
Fornire norme sul riutilizzo, sulla riqualifica e sul riciclo, così come sull’impronta di carbonio delle batterie portatili è sicuramente un buon inizio!