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IL COMITATO DI SISTEMA IEC PER L’ASSISTENZA ALLA VITA ATTIVA

17/06/2021
Articolo di Morand Fachot, tratto da IEC e-tech 06/2020
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Articolo di Catherine Bischofberger, tratto da IEC e-tech 2020-06

Active Assisted Living (AAL) in crescita: aspetti sistemici, tecnologici e normativi.

Più invecchiamo, più consumiamo energia e in particolar modo energia elettrica. Negli Stati Uniti, gli studi hanno dimostrato che d’estate, negli Stati più caldi, la popolazione più anziana utilizza maggiormente l’aria condizionata rispetto ad altre popolazioni. Il consumo di energia elettrica aumenta con il benessere. A partire dai 30 anni di età, le persone tendono a consumare più energia a mano a mano che invecchiano.

Gli anziani – nella fascia di età sopra i 70 anni– dipendono inoltre sempre più dall’assistenza sanitaria e dai dispositivi medici, sia a casa che in ospedale. In molte parti del mondo, incluse Australia, Canada, Cina, Europa, Giappone, Nuova Zelanda e Stati Uniti, le tecnologie di ultima generazione sono utilizzate per monitorare gli anziani che vivono soli in casa oppure semplicemente per assisterli, aiutandoli nella loro vita quotidiana. I dispositivi di attivazione di allarme e molti altri strumenti per una vita attiva e assistita (AAL), come per esempio i sistemi a comando vocale, consumano energia elettrica, ma sono considerati essenziali per aiutare le persone a restare il più a lungo possibile nelle loro case. Le case intelligenti sono abitazioni in cui i sistemi tecnologicamente avanzati permettono un’automazione delle attività domestiche, comunicazioni più facili e una sicurezza più elevata. Contrariamente alle molteplici opinioni che associano l’uso della tecnologia intelligente ai giovani, la domotica è particolarmente adatta a persone con particolari esigenze, specialmente agli anziani. Questo è il progresso, ma ha il suo rovescio della medaglia: un maggior consumo di energia elettrica.

Spegnere le luci

Migliorare l’efficienza energetica (EE) è uno dei modi per ridurre il crescente impatto ambientale sul nostro pianeta che invecchia. Questo è l’ambito in cui le norme internazionali IEC possono essere d’aiuto. La IEC ha posto l’efficienza energetica al centro della propria attività normativa. Ha quindi formato uno speciale gruppo consultivo per affrontare le questioni legate alla EE: l’ACEE (Comitato Consultivo sull’Efficienza Energetica). Questo Comitato coordina le attività legate all’efficienza energetica interne alla IEC e promuove un approccio sistemico per lo sviluppo di Norme sull’efficienza energetica. Ha pubblicato inoltre due guide per agevolare i Comitati Tecnici IEC che si occupano di EE.

  • la Guida 118 IEC “Inclusion of energy efficiency aspects in electro-technical publications” è una pubblicazione dedicata al modo di considerare gli aspetti relativi all’efficienza energetica durante la preparazione di documenti IEC. Una EE consiste in un minor consumo di energia per la medesima prestazione, nell’utilizzare la stessa quantità di energia per ottenere una prestazione migliore o in una migliore conversione dell’energia in elettricità;
  • la Guida 119 IEC “Preparation of energy efficiency publications and the use of basic energy efficiency publications and group energy efficiency publications” definisce le procedure per la preparazione di pubblicazioni sull’EE e descrive le relazioni tra Comitati Tecnici che si occupano di efficienza energetica. Il documento offre una panoramica generale su come si possa adottare un approccio sistemico e definisce i tipi di pubblicazioni che possono essere destinati alla EE.

Uno dei quattro Sistemi di Valutazione di Conformità della IEC, l’IECEE (IEC System of Conformity Assessment Schemes for Electrotechnical Equipment and Components), ha stabilito il programma IECEE Electrical Energy Efficiency (E3), un approccio standardizzato a livello globale per sottoporre a prova e verifica l’efficienza energetica di apparecchiature elettriche ed elettroniche, in base a Norme Internazionali IEC.

Le energie rinnovabili sono più pulite

Un’energia pulita è generata da diverse forme dell’energia solare e dall’energia eolica, idroelettrica, marina e geotermica – tutte forme di energia non inquinanti rispetto alle fonti di energia a combustibili fossili. Tutti i paesi del mondo stanno gradualmente passando a queste fonti rinnovabili di energia, in alcuni casi perchè aiutano le persone che non hanno accesso all’elettricità ad utilizzare finalmente quella risorsa essenziale.

La IEC (di conseguenza il CEI) sviluppa Norme che aiutano a creare e utilizzare in maniera efficiente e sicura tutti i sistemi di energia rinnovabile. Tra i Comitati Tecnici CEI che trattano questi aspetti, citiamo il CT 82 che prepara Norme per impianti fotovoltaici (FV) e il CT 88 che prepara pubblicazioni relative alla generazione da fonte eolica. Il CT 82, per esempio, pubblica la serie di Norme CEI EN IEC 60904 sui dispositivi fotovoltaici.

Uno dei quattro Sistemi IEC di Valutazione di Conformità (CA Systems), l’IECRE (IEC System for Certification to Standards relating to Equipment for use in Renewable Energy Applications), è espressamente progettato per affrontare le questioni della certificazione relativa ai sistemi di energia rinnovabile. Lo schema è applicabile agli impianti di energia solare, eolica e marina. Per esempio, l’IECRE offre una certificazione dell’intero ciclo di vita di un impianto fotovoltaico, a partire dal suo progetto iniziale fino alle ispezioni annuali e al trasferimento finale della risorsa. Questo schema utilizza le Norme Internazionali IEC che considerano molti aspetti fondamentali di progettazione, qualità e sicurezza.

L’opzione corrente continua

Poichè energie rinnovabili come il sole e il vento generano energia elettrica in corrente continua (c.c.), diverse sperimentazioni stanno tentando di utilizzare la corrente continua, dalla sua generazione al consumo, senza mai convertirla in corrente alternata (c.a.). I dispositivi di consumo che funzionano in c.c. comprendono: apparecchiature a batteria, dispositivi elettronici, computer, illuminazione a LED, veicoli elettrici e molto altro ancora. In una rete elettrica convenzionale, l’energia viene trasmessa su lunghe distanze utilizzando una corrente alternata (c.a.). La c.c. sta diventando una valida alternativa, dal momento che sempre più sistemi di energia elettrica distribuita (quali pannelli solari o tetti fotovoltaici o piccole turbine eoliche) sono utilizzati per integrare la trasmissione dalla centrale elettrica all’utente finale. Passare da c.c. a c.c., senza convertire l’elettricità in c.a., è più efficiente dal punto di vista energetico. L’esperienza ha dimostrato che la perdita di energia è poca o nulla rispetto a quanto accade quando si converte una forma di corrente in un’altra.

Il Giappone è uno dei paesi in cui si sono moltiplicati gli esperimenti in c.c. Più di dieci diversi progetti, disseminati nel paese, si affidano a un’alimentazione in c.c. Tra questi vi è la AC/DC Fukuoka Smart House, una Casa Smart (Casa intelligente) ibrida c.a./c.c. inaugurata nel 2012, che utilizza energia alimentata da diverse sorgenti c.c.

Si potrebbe immaginare un futuro in cui tutte le case “intelligenti” siano alimentate mediante c.c., risparmiando quindi notevoli quantità di energia. La IEC sta preparando il terreno per un potenziale passaggio alla c.c. grazie ad un ampio numero di Norme. Il TC 8 IEC (CT 8 CEI), per esempio, sta preparando Norme per sistemi bassa tensione in c.c. (LVDC), che potrebbero adattarsi ad alcune case “intelligenti”.

Il nostro mondo sta cambiando rapidamente e stare al passo con la velocità del cambiamento, così come pianificare le modalità per far fronte all’invecchiamento della popolazione, non solo in termini di benessere e indipendenza ma anche di domanda energetica, sono gli ambiti in cui entra in gioco il lavoro degli enti normativi.

LA SPECIFICA TECNICA CEI 64-21 TUTTA ITALIANA DIVENTERÀ PRESTO NORMA

Nell’ambito della normativa tecnica impiantistica a sostegno della popolazione anziana e delle persone disabili o con specifiche necessità, il CEI già nel dicembre 2016 ha emesso una prima pubblicazione normativa espressamente dedicata a questo importante tema sociale: la Specifica Tecnica CEI 64-21 “Ambienti residenziali – Impianti adeguati all’utilizzo da parte di persone con disabilità o specifiche necessità”.

La Specifica fornisce le prescrizioni da applicarsi agli impianti elettrici di unità immobiliari ad uso residenziale situate all’interno dei condomini o di unità abitative mono o plurifamiliari, adeguati all’utilizzo da parte di persone con disabilità o specifiche necessità (denominate PNA) nei casi in cui tali prescrizioni particolari siano espressamente richieste dal committente.

Queste prescrizioni sostituiscono, integrano o modificano le prescrizioni riportate nel Capitolo 37 della Norma CEI 64-8, la norma base per gli impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua, anch’essa in uscita quest’anno in una nuova pubblicazione comprensiva di tutti gli aggiornamenti e varianti intercorsi dalla precedente edizione 2012.

La CEI 64-21 è stata accolta con grande interesse dal mondo normativo, non solo nazionale ma anche europeo ed internazionale, tanto da “promuovere” recentemente il suo status da “Specifica Tecnica” a quello di “Norma” vera e propria.

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