La famiglia IEC è costituita in totale da 86 Paesi aderenti (nel 2018 si è aggiunto il Perù), di cui 62 Paesi Membri a pieno titolo e 24 Paesi Associati (che hanno diritti ridotti di partecipazione ai lavori normativi e non sono eleggibili negli organi statutari della IEC). A questi si aggiungono 85 Paesi Affiliati (gli ultimi aderenti nel 2018 sono stati: Costa d’Avorio e Bangladesh), Paesi in via di sviluppo che aderiscono con quote di partecipazione ridotte e possono adottare le Norme IEC. Infatti, di questi Paesi Affiliati, 54 hanno adottato quasi 7800 pubblicazioni IEC e 57 hanno un Comitato Nazionale, preparandosi pertanto a una partecipazione più attiva.
Il 2018 per l’IEC è stato l’anno in cui si sono gettate le basi per rendere operativo il Master Plan, approvato nel settembre 2017. Nel corso dell’anno sono state investite notevoli risorse dalla Comunità IEC (Central Office, Membri del Council Board, SMB, MSB, CAB e Comitati Nazionali) per attuare gli obiettivi del Master Plan che, in sintesi, sono:
- anticipare le necessità del mercato, assicurando una posizione rilevante alla IEC
- assicurare una sostenibilità finanziaria a lungo termine della IEC
- rispondere proattivamente alle esigenze dei portatori di interesse
- realizzare processi, azioni e strumenti efficienti.
Nel contempo, sono continuate le azioni già intraprese negli anni passati, tra le quali:
- focalizzazione dell’attività tecniche sulle nuove tecnologie, applicando l’approccio sistemico delineato dallo Standardization Management Board (SMB) alle nuove aree
- incoraggiamento alla partecipazione attiva ai lavori normativi dei Paesi aderenti tramite attività di mentorship, seminari e workshop mirati
- pubblicazione da parte del MSB (Market Strategy Board) di due libri bianchi, uno relativo a “Artificial intelligence across industries” e l’altro su “Stable grid operations in a future of distributed energy” (entrambi i libri bianchi sono scaricabili dal sito IEC)
- estensione degli accordi con Enti Regolatori, Associazioni intergovernative e ricerca di rapporti sempre più sinergici con istituzioni internazionali e altri organismi (per esempio Fora e Consortia)
- protezione maggiore del marchio IEC e del copyright delle pubblicazioni IEC
- focalizzazione sull’attività di certificazione (di prodotto e di sistema) come strumento di penetrazione di mercato.
I rapporti con i Membri IEC, cioè i Comitati Nazionali, sono stati intensificati soprattutto in relazione ad aspetti finanziari, economici e relativamente agli strumenti informatici. Sono stati inoltre organizzati web forum ogni due mesi tra il Segretario Generale IEC e i Segretari dei Comitati Nazionali.
L’82esimo General Meeting IEC si è svolto a Busan (Corea del Sud) dal 22 al 25 ottobre 2018. In tale occasione si è riunito il Council, l’organo decisionale della IEC a cui partecipano tutte le delegazioni nazionali dei Paesi membri (per l’Italia, sono intervenuti Eugenio Di Marino, Presidente Generale CEI, Roberto Bacci, Direttore Generale del CEI e Ivano Visintainer, Direttore Tecnico CEI).
Il Presidente IEC, James M. Shannon, giunto al secondo anno del suo mandato, ha fatto il punto sui risultati raggiunti nell’anno, soprattutto in merito al rafforzamento e alla tempestività nelle comunicazioni tra la struttura IEC e i suoi membri. Ha ripreso il tema, già affrontato nel suo primo anno di mandato, relativamente alla necessità di garantire che la IEC abbia una struttura, procedure e operatività al passo con l’evoluzione della tecnologia – “la Quarta Rivoluzione Industriale è ormai una realtà” – ha detto, e al passo con gli eventi politici mondiali, molti dei quali imprevedibili solo due o tre anni fa, come ad esempio la Brexit e il recesso degli Stati Uniti dal Paris Climate Change Accord. Ha ricordato inoltre che molti temi hanno bisogno di stretta collaborazione con altri enti quali ISO, Fora e Consortia. Ha concluso che è necessario servire gli stakeholder condivisi con ISO con strumenti informatici evoluti e il più possibile interoperabili. Ha annunciato che già nel corso del 2018 si è concordata congiuntamente la funzionalità di un nuovo software comune per online collaborative authoring, scelta una piattaforma comune di webconferencing, messo a punto un sistema unico di autentificazione degli esperti sia ISO che IEC con scambio di dati armonizzato per i rispettivi database.
Frans Vreeswijk, Segretario Generale IEC, ha presentato una relazione sui risultati raggiunti dall’attività IEC nel corso dell’anno, i cui punti qualificanti sono:
- la pubblicazione di 475 documenti normativi. A fine 2018 la libreria dell’IEC conteneva 10771 documenti, compresi quelli congiunti con ISO e ISO/IEC JTC1. Di questi circa 7725 sono IEC, con il conseguente impegno in capo a IEC del loro costante aggiornamento
- la riduzione dei tempi di elaborazione dei documenti: circa il 69% di quelli pubblicati nell’ultimo anno hanno avuto un tempo di elaborazione inferiore ai tre anni con un incremento del 7% rispetto all’anno precedente
- l’attenzione alle richieste dei mercati, alla rilevanza globale delle Norme IEC e al sempre più necessario approccio di sistema nella programmazione dei lavori normativi. A fine anno si contavano circa 1594 progetti attivi, di cui 756 relativi a nuovi lavori, principalmente provenienti dalle Segreterie dei TC; di queste, il 53% si riferisce alla manutenzione di norme esistenti.
Si sono svolte le consuete riunioni strategiche che riuniscono i Presidenti degli 86 Comitati Nazionali full-members (alle quali ha partecipato Eugenio Di Marino) e quelle dei Segretari Generali (alle quali ha partecipato Roberto Bacci).
Il CEI è presente con un suo membro eletto nel CB (Council Board), l’organo responsabile del management ordinario e delle funzioni operative per l’attività IEC. Il CB è presieduto dal Presidente IEC ed è costituito da quindici membri eletti dal Consiglio.
Il contributo italiano all’attività dell’IEC è completato dalla partecipazione all’SMB di Ivano Visintainer, membro in carica e attuale Direttore Tecnico del CEI. L’SMB è responsabile della strategia normativa dell’IEC, dei lavori degli Organi Tecnici e dei collegamenti con le altre organizzazioni internazionali. Controlla le priorità dell’attività tecnica ed è responsabile della nomina di Presidenti dei Comitati Tecnici. È composto dal Presidente, che è anche uno dei Vice-presidenti IEC, da un Segretario, dal Segretario Generale IEC e da 15 membri eletti dal Consiglio IEC, tra i quali l’Italia.
All’SMB riferiscono:
- System Evaluation Group (SEG), che hanno il compito di valutare il modo più efficace in ambito IEC per trattare l’argomento normativo oggetto dell’analisi del gruppo (Comitato Tecnico, Comitato di Sistema o altra tipologia di Organo Tecnico):
- SEG 8 “Communication Technologies and Architectures of Electrotechnical Systems
- SEG 9 “Smart Home/Office Building Systems”
- SEG 10 “Ethics in Autonomous and Artificial Intelligence Applications”
- Advisory Committees (AC), gruppi consultivi permanenti:
- ACEA “Advisory Committee on Environmental Aspects”
- ACOS “Advisory Committee on Safety”
- ACTAD “Advisory Committee on Electricity Transmission and Distribution”
- ACEC “Advisory Committee on Electromagnetic Compatibility”
- ACEE “Advisory Committee on Energy Efficiency”
- ACSEC “Advisory Committee on Security”
- ACART “Electrotechnical Applications of Robotic Technologies”.
Accanto agli Advisory Committees, in SMB si sono costituti gli Strategic Groups (SG), che affrontano tematiche innovative trasversali, con lo scopo di colmare gap normativi specifici, proporre sinergie tra TC esistenti ed attivare collaborazioni con altre organizzazioni che trattano il medesimo tema, nel rispetto dei principi che caratterizzano l’attività normativa dell’IEC:
- SG 11 “Hot Topic Radar”
- SG 12 “Digital Transformation”
- SG 13 “Working with consortia”.
A fine 2018 sono state presentate tre proposte di creazione di nuovi Comitati Tecnici IEC:
- Low-voltage auxiliary power systems for electric power plants and substations
- Binary Generation Systems
- E-assisted transport modes.
L’SMB è strutturato in Gruppi di Lavoro ad hoc (AhG) che vengono costituiti con compiti ben precisi e hanno una durata limitata:
- AhG 76 “Masterplan Implementation”
- AhG 78 “Revision of Guide 108”
- AhG 80 “Clarification of Systems Concepts”
- AhG 81 “Electric vehicle and infrastructure landscaping”
- AhG 82 “TC/SC Leadership and regional balance”
- AhG 83 “Financial input from SMB”.
Sempre a Busan, si è svolto l’ottavo IEC Young Professionals Workshop rivolto a giovani esperti che si avvicinano al mondo della normazione. Ad esso ha partecipato un giovane tecnico italiano, selezionato in base alle segnalazioni di Soci del CEI, che ha partecipato a sessioni di training dedicate. Il programma, della durata di tre giorni durante il General Meeting, ha compreso sessioni specifiche tenute da Officer del Central Office IEC e la partecipazione parziale alle riunioni del SMB, CAB e Comitati Tecnici.
Il CEI, membro dell’IEC fin dalla sua fondazione, contribuisce all’attività normativa dell’IEC in modo significativo con 13 Segreterie e 14 Presidenze di Organi Tecnici detenute, circa 592 esperti messi a disposizione dai membri del CEI, per un totale di circa 1700 partecipazioni a Working Group, Maintenance Team, Project Team; ricoprendo inoltre anche apprezzati ruoli di Convenorship, l’Italia si attesta tra i primi Paesi Membri IEC che contribuiscono all’attività tecnica del settore dell’elettrotecnologia. Il contributo degli esperti italiani è stato riconosciuto anche nel corso degli anni con il conferimento degli Award che la IEC riserva agli esperti distintisi per particolari attività, sono 68 gli esperti italiani insigniti.
Il CEI, come Full-member della IEC, partecipa attivamente come P-member a 161 e come O-member a 21 tra TC e SC IEC, per un totale di presidio di 182 Organi Tecnici.
Nel 2018, 252 delegati italiani hanno partecipato a circa 105 riunioni tecniche, compreso il General Meeting.