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IL SEGNO DEI TEMPI (IL SEGNO NEL TEMPO)

21/01/2020
Articolo di Catherine Bischofberger tratto da IEC etech 04/2019
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La semantica nel mondo digitale: dai simboli al Component Data Dictionary.

La semantica nel mondo digitale: dai simboli al Component Data Dictionary.

L’attività normativa del Comitato Tecnico 3 dell’IEC si è adattata ai mutamenti tecnologici che hanno caratterizzato il lungo periodo trascorso tra la sua costituzione, agli albori dell’IEC, fino ai nostri giorni caratterizzati da una crescente digitalizzazione della società e del mondo produttivo.

Il Tecnhnical Committee 3 (TC 3) è stato uno dei primi Comitati Tecnici dell’IEC. Fu istituito nel 1911 con lo scopo di definire simboli grafici standard. L’obiettivo era fornire a coloro che lavorano nella nascente industria elettrotecnica un linguaggio comune, costituito principalmente da segni grafici da utilizzare su dispositivi e sistemi elettrici, oltre che nella documentazione tecnica.

Il potere dei simboli

Uno dei simboli grafici più noti codificati dal TC 3 è quello che rappresenta lo standby, la modalità di basso consumo dei dispositivi elettrici. Questo simbolo grafico riconosciuto ed impiegato in tutto il mondo può essere considerato l’icona paradigmatica del lavoro che il TC 3 svolge. Come tutti gli altri simboli grafici utilizzati per rappresentare stati o caratteristiche delle apparecchiature elettrotecniche, può essere trovato in un database pubblicato da IEC e ISO (IEC 60417 e ISO 7000). La parte IEC del database è gestita dal SottoComitato SC 3C. “Forniamo anche un database di simboli per diagrammi, IEC 60617 che include circa 1900 simboli”, spiega il Presidente del TC 3 Eirik Selvik. Entrambi sono documenti orizzontali utilizzati in tutto IEC da tutti i vari TC. Un team di validazione che include rappresentanti dei Comitati nazionali IEC controlla i simboli su base continuativa. “Ogni simbolo è standardizzato in modo indipendente e dobbiamo assicurarci anche che continuino ad essere utilizzati in tutto il settore”, aggiunge Selvik. I simboli rappresentano la maggior parte dei dispositivi elettrici: conduttori e dispositivi di collegamento, semiconduttori, relè, strumenti di misura, lampade e dispositivi di segnalazione, ecc. “Le regole per l’applicazione di questi simboli, specialmente nella documentazione, sono fornite nella Norma IEC 61082, una pubblicazione orizzontale che specifica la preparazione dei documenti utilizzati nel settore elettrotecnico”, afferma Selvik.

Cambiamento di prospettiva

Il lavoro del TC 3, tuttavia, non si ferma qui. La sua enfasi si è spostata progressivamente verso la gestione delle informazioni e la creazione di sistemi di classificazione e ontologie interpretabili da tutti i dispositivi IT utilizzati durante l’intero ciclo di vita di un dispositivo, sistema o impianto.

In particolare, il SC 3D lavora al Component Data Dictionary (CDD) descritto nella serie di Norme IEC 61360.

Si tratta di un dizionario tecnico per l’uso in campo elettrico ed elettrotecnico. Questo lavoro è essenziale per consentire lo scambio di dati e informazioni e facilitare l’interoperabilità tra sistemi e componenti in un mondo digitale.

“Il passaggio da un mondo in cui le informazioni erano trasferite su supporto cartaceo a quello in cui le informazioni sono diventate digitali è iniziato negli anni Ottanta. Abbiamo gradualmente cambiato la nostra prospettiva per trovare un modo di trasmettere le informazioni in modo che soddisfino le nuove esigenze di un mondo sempre più digitalmente interconnesso”, aggiunge Selvik.

Il 2019 è stato un anno impegnativo per il TC 3, caratterizzato dalla pubblicazione di diverse nuove edizioni di norme. “Alla fine dell’estate abbiamo pubblicato una nuova versione della IEC 61293. La prima edizione della norma è stata pubblicata nel 1994 dal TC 16. Il gruppo è stato sciolto nel 2012 e il TC 3 ha rilevato quella parte del suo lavoro. Si tratta di una pubblicazione orizzontale che stabilisce i requisiti minimi e le regole generali su come devono essere indicate le prestazioni nominali delle apparecchiature elettriche.

Abbiamo dovuto includere nuove informazioni riguardanti gli aspetti dell’alimentazione AC e DC che erano nel frattempo cambiati. La pubblicazione fa parte del lavoro che svolgiamo sulle applicazioni di sicurezza per le interfacce uomo-macchina”.

Un’altra norma la cui nuova edizione è stata recentemente pubblicata è la IEC 81346-2. “Questa norma riguarda gli schemi di classificazione e i relativi codici delle lettere per le classi definite. Questa seconda edizione stabilisce come definire le classi e creare classi diverse di oggetti. Abbiamo definito una gerarchia che comprende classi di ingresso, sottoclassi e sotto-sottoclassi”, spiega Selvik.

Come la IEC 61293, anche la IEC 81346-2 è una pubblicazione orizzontale che può essere utilizzata da tutti i Comitati Tecnici IEC ma, ancor di più, può essere applicata a tutte le aree tecniche e rami dell’industria, sia essa energetica, chimica, edilizia, automobilistica, navale e marina, ecc. “Questa norma è ampiamente utilizzata in diversi settori industriali. Siamo molto soddisfatti della pubblicazione di questa seconda edizione. Condividiamo il lavoro con l’ISO sull’intera serie. ISO/IEC 81346 parte 1 e 2 è gestita da IEC, mentre ISO si occupa di altre parti, come 10 e 12”, precisa Selvik.

La cooperazione con l’ISO è ormai consolidata. “In questo ambito normtivo è raro avere regole rilevanti solo per il settore elettrotecnico. Lavoriamo molto con l’ISO TC 145 sui simboli grafici, per esempio”, aggiunge Selvik. Il TC 3 lavora anche con l’Institute of Electrical and Electronics Engineers (IEEE). “Abbiamo sviluppato insieme la Norma IEC/IEEE 82079-1. Abbiamo lavorato alla seconda edizione, pubblicata a maggio, con l’ISO TC 10/SC 21 e l’IEEE. Abbiamo collaborato con il suo comitato per le norme di ingegneria dei sistemi e del software. Questa seconda edizione è molto più ampia della norma precedente”.

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