IEC/SEG 9 Smart Building
IEC/SYC LVDC (Low Voltage Direct Current)

Lampade e relative apparecchiature
Luca MOSCATELLO
È nato a Marsciano (Perugia) nel 1968. Laureato in Ingegneria Industriale all’Università Pubblica Guglielmo Marconi di Roma, iscritto all’Ordine Professionale degli Ingegneri.
È Responsabile Ingegneria e Operation e Direttore Tecnico Enel Sole s.r.l. della Divisione Mercato – Unita Soluzioni Grandi Clienti.
In Enel ha precedentemente ricoperto in seguenti incarichi:
Altri incarichi:
Forse non tutti conoscono il CT 34: ce lo vuole presentare?
Il Comitato Tecnico 34 riguarda gli apparecchi di illuminazione e i relativi componenti. Il Comitato 34, che presiedo, ha come Segretario Franco Rusnati, uno dei principali esperti a livello internazionale di settore e come Segretario Tecnico Referente Daniela Zambelli, metronomo delle attività organizzative del Comitato. Il CT 34 è suddiviso in 4 SottoComitati, per un totale di 250 membri iscritti:
Cosa raccoglie dal passato e cosa si propone di fare in più per i prossimi tre anni di mandato?
Dal passato raccolgo la percezione chiara che il CT 34 è stato sempre un Comitato di eccellenza sotto tutti i punti di vista e ha operato sempre in modo efficace e costruttivo. Presupposti per il futuro sono sicuramente quelli di mantenere questo livello di eccellenza e soprattutto cercare di supportare gli sviluppi tecnologici che il mercato offre.
Come pensa di rapportarsi al mondo dell’industria nel nostro Paese?
Il settore industriale italiano è in continua e costante evoluzione, siamo nel mondo dell’Internet delle cose e Industria 4.0, pertanto rapportarsi a questo mondo è sicuramente un’operazione difficile, ma anche entusiasmante sotto tutti i punti di vista. Cercare di essere rispondenti alle esigenze di questo mondo significa normare velocemente, in modo concreto, con attenzione e soprattutto in modo etico e responsabile.
Quali sono secondo Lei gli obiettivi prioritari che bisognerebbe dare al mondo normativo elettrico in generale e al suo CT in particolare?
Sviluppare e promuovere costantemente la cultura tecnica è sicuramente uno degli obiettivi fondamentali. Rendere più agevole il cammino di approvazione delle norme, continuando a garantire un elevato livello di trasparenza ed eticità, è sicuramente un altro pilastro fondamentale.
Franco RUSNATI
È nato a Vimercate (Milano) nel 1965. Perito Elettrotecnico diplomato nel 1984.
Dal 2008 lavora in ASSIL – Associazione Nazionale Produttori di Illuminazione in qualità di Responsabile tecnico per la sicurezza dei prodotti di illuminazione (apparecchi di illuminazione, componenti per apparecchi di illuminazione e trasformatori), responsabile della relativa normazione IEC, CENELEC e CEI.
Precedentemente ha lavorato in IMQ – Istituto Italiano del Marchio di qualità, in diverse aree di Funzione Prodotto:
Incarichi normativi nazionali ed internazionali:
Può farci un breve bilancio, ad oggi, del lavoro svolto dal Comitato Tecnico 34?
Il CT 34 è uno dei Comitati più attivi a livello nazionale che a livello internazionale; ha avuto una costante evoluzione nel tempo per seguire tutta la filiera dell’illuminazione: dagli alimentatori elettromagnetici, alle sorgenti luminose e agli apparecchi di illuminazione. Nel tempo le norme si sono adeguate alle nuove tecnologie di illuminazione, dai LED package, ai moduli LED, agli apparecchi di illuminazione e alle unità di alimentazione per moduli LED. Il Comitato 34 ha pubblicato numerose norme proprio per seguire l’evoluzione di questi prodotti: solo nel 2016 sono stati pubblicati 28 documenti normativi per un totale di circa 200 pubblicazioni in vigore nella filiera dell’illuminazione.
Quali attività svolte nel CEI per rilanciare il proprio Comitato ricorda con maggiore soddisfazione?
Il CEI ha avuto, unitamente alle attività in sede internazionale, tutta una serie di cambiamenti che hanno permesso al settore normativo di rimanere agganciato alle attività e ai prodotti che si sono evoluti nel tempo, passando dal mondo elettromagnetico con lampada a scarico e lampade fluorescenti, al mondo della tecnologia elettronica dei LED e dei semiconduttori. Questo ha comportato una gran quantità di iniziative, di normative, di riunioni, di attività per mantenere le norme armonizzate e al passo con la tecnologia tradizionale.
Sono state poi sviluppate norme di prestazione degli apparecchi. In passato era stata verificata soltanto la sicurezza dei prodotti, oggi sempre di più il mondo chiede dati prestazionali e questo è stato un passo importante per il CEI. Inoltre, si sta assistendo ad un passaggio dalle norme di prodotto alle norme di sistema: sempre di più l’apparecchio di illuminazione diventa un componente di sistema, un componente di impianto e un componente di un sistema più complesso. Oggi si stanno pensando e si stanno elaborando norme per quest’ultimo argomento. Da ricordare, in particolare, la Norma EN 62778, che è una norma che ha permesso una valutazione del rischio fotobiologico della luce blu introducendo un sistema di valutazione dei prodotti e una corretta classificazione; applicando i suoi requisiti, è possibile determinare a quale distanza mantenere una visione sicura dei prodotti anche per lunghi periodi.
Qual è stato e qual è il contributo italiano in sede internazionale dei relativi TC IEC e CENELEC?
Il Comitato 34 CEI ha una forte presenza a livello internazionale, che è aumentata nel tempo. Vent’anni fa c’era un solo esperto italiano designato nei Gruppi di Lavoro IEC, oggi siamo presenti con sei membri, praticamente partecipiamo a più o meno tutti i Gruppi di Lavoro in sede internazionale. A ciò si aggiunge che la composizione dei Gruppi di Lavoro in sede IEC è diventata via via più complessa e più articolata, sempre più spesso si stanno sviluppando norme orizzontali tra i vari SottoComitati di prodotto e norme di sistema e quindi la partecipazione può risultare particolarmente complessa ed impegnativa.
Siamo presenti anche in sede europea CENELEC: sono attivi due Comitati, il TC 34A “Lamps” e il TC 34Z “Luminaires and associated equipment”, con una partecipazione italiana particolarmente attiva (abbiamo tre rappresentanti nel primo e un rappresentante nel secondo). A testimonianza del contributo italiano in questi Comitati, cito un dato statistico che ho rilevato: nell’ultima edizione della norma “Apparecchi di illuminazione”, la CEI EN 60598-1, sono state proposte circa una quarantina di modifiche, delle quali circa il 30% provenivano dal Comitato italiano, per cui questo è sicuramente un indicatore di quanto siamo attivi a livello internazionale.