Regolamento CPR (UE 305/11) Prodotti da Costruzione.

Cavi per energia
Marco Fontana
È nato nel 1955 in Kenia. Si è laureato all’Università di Bologna in Ingegneria Elettrotecnica e ha conseguito un Diploma di perfezionamento in Direzione Aziendale all’UniversitàBocconi di Milano.
Attualmente è dirigente Responsabile del Prodotto e Assicuratore Qualità della I.C.E.L. S.C.p.a. dove si occupa nello specifico, da un lato, di mantenere il prodotto allineato alla normativa e alla legislazione nazionale ed europea e dello sviluppo di nuovi prodotti mantenendo i contatti a livello tecnico con i vari organismi di formazione e certificazione, dall’altro lato, di garantire il mantenimento del sistema Gestione della Qualità in azienda oltre a mantenere e gestire i contatti con le varie organizzazioni ispettive e di controllo sistema gestione della qualità.
Ha lavorato precedentemente per vent’anni in Pirelli Cavi e Sistemi S.p.A. ricoprendo diversi ruoli di responsabilità per la ricerca, lo sviluppo tecnico e commerciale di diverse tipologie di cavi (cavi energia, cavi bassa e media tensione, cavi sottomarini energia e ottici per telecomunicazione, collegamenti con cavi sottomarini energia ad alta tensione, ecc.).
A livello normativo CEI, oltre ad essere l’attuale Presidente del CT 20, di cui è stato membro fin dal 1994, è stato membro del CT 64, Animatore del Gruppo AT/BT del CT 20 dal 1998 al 1999 e già Presidente del CT 20 dal 1999 al 2002.
A livello CENELEC/TC 20: Membro dal 1995 al 2002, Convenor del WG 09 Cavi per Utilities dal 1997 al 2002 e Presidente dal 1999 al 2002
A livello IEC/TC 20: Membro dal 1995 al 2002, Segretario dell’IEC/SC 20B poi WG 17 dal 1996 al 2002.
Risponde Marco Fontana
Può farci un breve bilancio, ad oggi, del lavoro svolto dal Comitato Tecnico 20?
Il bilancio è molto positivo. In questo primo mandato abbiamo completato la revisione e la messa a punto di tutte le norme relative all’implementazione del Regolamento CPR, un cambiamento epocale nel comparto dei cavi elettrici.
Abbiamo inoltre rivisto, secondo una logica di maggior efficienza, la struttura del Comitato con la suddivisione delle attività su Gruppi di Lavoro, TF (TaskForce) e un SottoComitato.
Cosa raccoglie dal passato e cosa si propone di fare in più per i prossimi tre anni di mandato?
Raccolgo una sfida molto importante se si ricorda che il comitato dei cavi è tra i più vecchi del CEI e che tra le prime norme emesse, nella storia, ci sono quelle dei cavi elettrici. Certamente siamo fiduciosi che questa sfida sarà portata avanti con successo grazie alla collaborazione, forza e determinazione delle persone che partecipano sempre molto attivamente, alle attività del Comitato sia a livello nazionale che internazionale.
Un esempio di dato significativo e molto recente è la partecipazione del comitato italiano alla riunione TC 20 CENELEC General Meeting di Zurigo del 30/31 maggio, ove la delegazione era composta da 4 persone. È un segnale che l’Italia e il CEI/CT 20 sono bene presenti nei consessi internazionali.
In un’ottica di maggior collaborazione e di crescita futura, nei prossimi tre anni aumenteremo lo scambio di informazioni con gli altri comitati sia di prodotto che installativi, coinvolgendo maggiormente giovani ingegneri e tecnici al fine di creare una nuova generazione di esperti di questo settore. Come obiettivo ambizioso abbiamo la ricerca di modi per rendere più semplice e più rapido il processo di messa a punto delle norme che spesso vengono emesse in ritardo rispetto allo sviluppo tecnologico dei prodotti, pur rimanendo nelle linee guida base del CEI.
Come pensa di rapportarsi al mondo dell’industria nel nostro Paese?
Il mondo dell’industria è il driver dell’attività normativa. Per realizzare un prodotto è sempre necessario fare riferimento a specifiche tecniche chiare e molto spesso normalizzate o a livello nazionale o, meglio ancora, internazionale. L’industria a mio modo di vedere deve supportare le attività normative mettendo a disposizione, tramite i propri esperti, il know how tecnico per predisporre specifiche che tengano in considerazione le ultime novità e le migliori tecnologie disponibili. Il CT 20 è un comitato che ha sempre visto un elevata presenza di personale proveniente dal mondo industriale e quindi è assicurato il confronto tra Ente Normatore e realtà industriale.
Quali sono, secondo Lei, gli obiettivi prioritari che bisognerebbe dare al mondo normativo elettrico in generale e a quello del suo CT in particolare?
Come detto, la forza del CT 20 è stata fin dall’inizio la normalizzazione di cavi che rispecchiava quanto avveniva nel mondo industriale e dell’installazione. Pur se da qualcuno il mondo dei cavi è considerato un settore maturo, le nuove ricerche, i nuovi materiali e l’evoluzione dell’ambiente normativo cogente fanno sì che il CT 20 debba sempre tenersi al passo con queste evoluzioni. E ciò è garanzia, per chi utilizza i cavi prodotti secondo la normativa, di avere cavi prodotti secondo la regola dell’arte più recente.
Umberto PARONI
Umberto Paroni è nato a Legnano (Mi) nel 1969 . Dopo aver conseguito il Diploma di Perito Elettrotecnico (1989/1990) inizia a lavorare presso VM Industria di Legnano (società di progettazione e realizzazione di impianti elettrici civili ed industriali). Nel 1991 entra in ANIE e per circa 6 mesi effettua uno stage in Pirelli Cavi presso l’unità di progettazione e qualità di cavi per bassa e media tensione. Nel 2006 vince il Premio Ing. Giorgi per il contributo tecnico e l’attività svolta nell’ambito della ricerca e sviluppo della normativa e della sicurezza elettrica a livello nazionale ed internazionale. Dal 1999 ricopre l’incarico di Segretario del CEI/CT 20. Dal 2010 è Segretario Generale AICE – Associazione Italiana Industrie Cavi e Conduttori Elettrici (ANIE/Confindustria).
A livello normativo, ricopre i seguenti incarichi a livello nazionale:
- Membro AICE nella Commissione Tecnica Cavi IMQ;
- Referente AICE nel CEI/CT 64 – Impianti elettrici di bassa tensione;
- Membro CEI/CT 46 – Cavi Coassiali;
- Membro CEI/CT 89 – Comportamento al fuoco dei materiali;
- Membro CEI/SC 86A – Cavi in fibra ottica;
- Membro della Commissione Capitolati Tecnici ANIE;
- Docente per i corsi di formazione tecnici manutentori di impianti di rivelazione elettronica incendio – UNI – ANIESICUREZZA – Ministero degli Interni – Vigili del Fuoco.
E, a livello internazionale:
- Rappresentante italiano nel Comitato Tecnico Energia – Portavoce di AICE in seno al Comitato Tecnico EUROPACABLE (European Confederation of National Associations of Manufacturers of Insulated Wire and Cable);
- Rappresentante italiano nel Comitato Tecnico Energia TC 20 del CENELEC (European Committee for Electrotechnical Standardization);
- Rappresentante italiano nel Comitato Tecnico Energia TC 20 della IEC (International Electrotechnical Commission)
Risponde Umberto Paroni
Quali attività svolte nel CEI per rilanciare il Comitato Tecnico 20 ricorda con maggiore soddisfazione?
La maggiore soddisfazione è stata quella di predisporre per tempo – prima del 1 luglio 2017 – le norme di prodotto, prove, materiali e la standardizzazione delle classi di reazione al fuoco dei cavi relative al nuovo Regolamento CPR.
Di cosa si occupa e come è strutturato il CT 20?
Il CT 20 è il comitato che si occupa di norme relative ai cavi per energia con qualsiasi livello di tensione; parliamo oggi di cavi con tensioni fino 500 kV. Una parte molto importante è relativa anche alla normalizzazione degli accessori che coprono un gamma di norme piuttosto corposa. Il comitato è composto da circa 60 membri in rappresentanza dei portatori di interesse; produttori di cavi, utilities, progettisti, enti di prova, installatori, università, ecc.
Il CT 20 ha nel proprio paniere normativo circa 200 norme delle quali, circa la metà, sono norme di carattere nazionale. Il comitato, come detto sopra, è strutturato con un SottoComitato, l’SC 20A, che si occupa di cavi di alta ed altissima tensione, non solo in corrente alternata ma anche in corrente continua – quest’ultima particolarmente utilizzata negli ultimi anni con il sempre maggiore utilizzo delle fonti rinnovabili; due Gruppi di Lavoro (GDL 201 – Comportamento al fuoco dei cavi e GDL 202 – Cavi elettrici BT) e quattro TF (Accessori, Cavi Ferroviari, TF CCA, Cavi per utilities).
Qual è stato e qual è il contributo italiano in sede internazionale dei relativi TC IEC e CENELEC?
A livello internazionale il CT 20 è sempre stato presente e lo è tutt’ora con numerosi rappresentanti che partecipano regolarmente alle attività dei numerosi WG e ovviamente ai General Meeting dei comitati mirror.
Il CT 20 ha contribuito negli ultimi anni alla revisione di numerose norme tra le quali si ricordano: