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INTERVISTA A NICOLA FIORITO, PRESIDENTE CEI/CT 44

15/05/2017
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Equipaggiamento elettrico delle macchine industriali.

 

Nicola Fiorito

 

Nato ad Ortona (CH) nel 1952, laureato in Ingegneria Elettrotecnica, dopo un breve periodo trascorso nel mondo della scuola insegnando Impianti Elettrici negli Istituti Tecnici, ha lavorato in Ansaldo fino alla fine del 1999 occupandosi, nella sede di Milano, di progettazione di convertitori in c.c. e in c.a. oltre che di industrializzazione prodotti; negli ultimi anni di questo periodo è stato responsabile di un’unità progettuale e produttiva di azionamenti elettrici nel Veneto.

Fino alla fine del 2004 è stato Direttore Tecnico in un’azienda in provincia di Novara, occupandosi di progettazione e installazione di quadri elettrici legati all’automazione industriale.

Dal 2015 è Direttore Tecnico nella sede italiana di una multinazionale tedesca, la Lenze, che progetta, produce e commercializza prodotti e soluzioni per diversi settori nel mondo dell’automazione industriale.

 

Può farci un breve bilancio, ad oggi, del lavoro svolto dal suo Comitato Tecnico?

In quest’ultimo anno ho avuto modo di verificare quello di cui mi ero reso conto fin dal mio primo contatto con i colleghi che, a vario titolo, operano nel CT 44, e cioè la competenza e professionalità dei tecnici e professionisti iscritti al Comitato.

Mi sembra importante, inoltre, sottolineare la qualità di alcuni giovani che si impegnano nei Gruppi di Lavoro e che lasciano ben sperare per il servizio che il nostro Comitato Tecnico potrà fornire per il futuro.

Le attività portate avanti negli ultimi tempi sono molte; ne ricordo alcune di particolare rilevanza:

  • IEC 60204-1 Ed. 6 “Equipaggiamento elettrico delle macchine – Regole Generali”

Approvato con voto parallelo IEC e CENELEC (IEC 44/771/RVD) il 5 agosto u.s. il FDIS del progetto di Norma IEC (IEC 44/765/FDIS). La Norma IEC è stata pubblicata il 13 ottobre 2016;

  • si sono conclusi i lavori del JWG 18 tra IEC/TC 44 e IEC/SC 121B con il documento IEC44/767/INF del 1 luglio 2016 equivalente al documento IEC 121B/46/INF del 24 giugno 2016;
  • IEC/TS 62046 Ed. 3 “Safety of machinery – Application of protective equipment to detect the presence of persons”

C’è molto interesse per questo progetto per il quale è stato sviluppato un nuovo CDV come documento di riferimento per la prima edizione della IEC 62046, nuovamente in veste di Norma;

  • IEC 62998-721 Ed.1 (WG14) “Electro-sensitive protective equipment – Safety-related sensors used for protection of persons”.

Relativamente ai sensori che devono garantire un rilevamento sicuro anche in presenza di guasti senza risentire delle varie influenze ambientali cui sono esposti durante l’utilizzo.

  • IEC 62061 “Sicurezza funzionale dei sistemi di comando e controllo elettrici, elettronici ed elettronici programmabili correlati alla sicurezza”;
  • IEC 63074 Ed.1 (WG 15) “Security aspects related to functional safety of safety-related control systems”.

Questo progetto di Norma si occupa di individuare le vulnerabilità e le forme per impedirne l’accesso indesiderato alle reti di comunicazione relative alla safety.

 

Quali attività svolte nel CEI per rilanciare il proprio Comitato ricorda con maggiore soddisfazione?

Il CT 44 contribuisce in modo fondamentale al quadro di riferimento normativo elettrotecnico italiano. La capacità di questo Comitato di sapersi integrare con altri enti di normazione tecnica costituisce una sfida per le politiche di sviluppo.

In particolare, degno di rilievo è il collegamento creato con l’UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) che, oltre che essere essenziale per la sicurezza elettrica, evita nel contempo inutili sovrapposizioni in un comparto, non puramente elettrico, che oggi riesce ad essere più efficiente grazie anche alla partecipazione e al coordinamento nelle Commissioni miste dei nostri competenti esperti.

La collaborazione con l’UNI (commissione macchine) e con gli Organi di Vigilanza Territoriale (rappresentati da INAIL) si è oggi concretizzata con uno stretto collegamento agevolato dalla partecipazione dei nostri stessi Membri alle Commissioni sulla sicurezza delle macchine.

Ricordo infine, con particolare soddisfazione, il concretizzarsi della proposta sulla protezione contro i contatti indiretti nei sistemi TN in presenza di azionamenti a velocità variabile; attività normativa ancora in corso che ha prodotto un Rapporto Tecnico in fase di affinamento che ha fatto registrare un esteso interesse ad altri Comitati e SottoComitati CEI.

 

Forse non tutti conoscono nel dettaglio l’attività del CT44: ce lo vuole presentare?

Il Comitato Tecnico 44, che ho l’onore di presiedere per questo triennio, a partire dall’estate scorsa, è costituito da un numero significativo di esperti; ogni Membro rappresenta il pensiero, l’approccio tecnico e le volontà dei vari stakeholders: costruttori di macchine, di materiale elettrico, degli integratori di sistemi, degli Ordini e Collegi professionali e degli Organi di vigilanza.

Il CT 44 è poi suddiviso in Gruppi di Lavoro (GL) e Mantenimento Normativo (MT), cosiddetti “mirror”, appunto “specchio” italiano delle attività normative che si sviluppano nel Comitato Tecnico 44 IEC e corrispondente TC 44X CENELEC.

A questi gruppi inoltre, sono affidati anche i collegamenti con altri Comitati e SottoComitati CEI.

I Membri del Comitato contribuiscono a formare la posizione nazionale italiana in ambito europeo ed internazionale, propongono norme nazionali su argomenti di interesse nazionale contribuendo alla loro preparazione, segnalano e preparano Guide tecniche nazionali su argomenti in cui sia opportuno riordinare e chiarire la situazione normativa esistente, nonché specificare le modalità di applicazione delle norme tecniche stesse.

 

Qual è stato e qual è il contributo italiano in sede internazionale dei relativi TC IEC e CENELEC?

Ampio è stato, ed è tuttora, il contributo italiano all’attività internazionale ed europea: la costante presenza e l’attivo contributo dei nostri esperti ha fatto sì che fosse riconosciuta l’elevata competenza tecnica ed ascoltati sapientemente i suggerimenti da loro forniti, anche se, talvolta, si sono seguiti indirizzi solo politicamente diversi nella forma, ma assolutamente validi e condivisibili nella tecnica.

La recente pubblicazione della Norma IEC 60204-1 Ed.6 (13 ottobre 2016), della quale già si accennava precedentemente e, se la stima dei programmi non varia, entro il prossimo luglio il recepimento EN, è frutto di uno studio iniziato nel 2009.

Un contributo di valori, di idee e di competenze che, grazie anche ai nostri Membri, è altresì sempre più in linea con quanto prevede la parallela attività normativa UNI nel settore delle macchine; tali capacità sono anche convalidate da altre attività internazionali di forte rilevanza ed impatto sull’equipaggiamento elettrico delle macchine.

Mi riferisco, per esempio e solo per citarne alcuni, ai progetti di Norma:

  • IEC 62046 sui dispositivi elettrosensibili di protezione per rilevare la presenza di persone;
  • IEC 62745 sull’interfacciamento dei comandi senza cavi al macchinario;
  • IEC 62061 sulla sicurezza funzionale dei sistemi elettrici/elettronici/elettronici programmabili, relativi alla sicurezza;
  • IEC 62998 che si propone di colmare il divario esistente tra gli standard di sicurezza funzionali generici e le tecnologie standard di sensori di sicurezza specifici utilizzati per la salvaguardia persone.

 

Cosa raccoglie dal passato e cosa si propone di fare in più per i prossimi tre anni di mandato?

Come ho già avuto occasione di dire in precedenza, eredito dal Presidente uscente un gruppo di Membri che è riuscito a portare avanti, con competenza e professionalità, un grande numero di attività che sono risultate significative per il raggiungimento dell’attuale quadro normativo. Una delle mie speranze è quella di riuscire ad agevolare la crescita dei Membri più giovani nel solco delle esperienze, nazionali e internazionali, tracciato dai Membri più maturi che, ad oggi, stanno garantendo un presidio normativo di indubbia qualità. Trovare spazi di maggiore integrazione con alti Enti normatori, l’UNI prioritariamente, credo debba essere un altro obiettivo da continuare a perseguire con convinzione.

 

Come pensa di rapportarsi al mondo dell’industria nel nostro Paese?

Il mondo dell’industria, dal quale provengo, si aspetta molto dagli Enti normatori, sia in termini di estensione/copertura verso ogni tipo di apparecchiatura tecnica, sia in termini di divulgazione dove, penso, possano essere colte numerose opportunità.

Sicuramente possiamo fare di più, per esempio, su un paio di temi credo interessanti:

  • Industria 4.0;
  • efficienza energetica.

 

Quali sono, secondo Lei, gli obiettivi prioritari che bisognerebbe dare al mondo normativo elettrico in generale e a quello del suo CT in particolare?

Fra le cose che reputo di fondamentale importanza per il nostro Comitato, indicherei il recepimento, da parte del CENELEC, della nuova IEC 60204-1 Ed.6, e il sostegno del cammino della nuova edizione della IEC 62061, dove è previsto di pervenire al 2° CD entro il primo semestre del 2017.

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