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L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA A BORDO TRENO

17/01/2018
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Misura dell’energia, digitalizzazione e data security: nuove frontiere ed evoluzione della normativa.

Gianosvaldo FADIN, Presidente TC 9 IEC “Electrical equipment and systems for railways”

Nato a Sirmione nel 1947, si è laureato all’Università di Padova in Ingegneria Elettronica nel 1972, anno in cui ha iniziato a lavorare per la Honeywell Information System Italia.

Nel ’77 ha fondato la società I.PRO.M. dirigendo numerosi progetti in diversi campi di applicazione (da quello spaziale agli impianti di bordo per treni). Nel 1990 ha co-fondato la società F.A.R. System di cui è stato Direttore Tecnico, collaborando tra l’altro all’introduzione degli equipaggiamenti per registrazione eventi (DIS) sulle locomotive di Trenitalia.

Dal 1989 collabora con il CEI per lo sviluppo della normativa per i sistemi e i componenti elettrici ed elettronici per trazione (CT 9, di cui è stato Presidente ed è ora Vice Presidente) e nei corrispettivi Comitati Tecnici TC 9X CENELEC, dove svolge la funzione di Chairman Advisor, ed IEC TC 9, di cui è l’attuale Presidente.

Nel ’99 è stato co-fondatore di UIC Train Bus Steering Group (primo gruppo misto tra industria e Union Internationelle de Chemin de Fer). Dal 2000 è stato Project leader di una serie di progetti ferroviari finanziati dalla CE (Traincom, Euromain, Modtrain, Integrail).

Dal 2011 è Technical Advisor di ASSIFER (Associazione Industrie Ferroviarie di Federazione ANIE – Confindustria), inoltre, dal 2011 ricopre i seguenti incarichi: consigliere di AICQ, membro della Commissione UNI U94 (trasporto guidato su rotaia) e Technical Advisor per UNIFE (Associazione Industrie Ferroviarie Europee), membro del Working Party ERA (European Railway Agency), incaricato ministeriale per lo sviluppo dei sistemi TRAM-TRENO in Italia. E’ stato Chairman Advisor di ISO TC269 dal 2011 al 2016.

Autore di numerose memorie in campo ferroviario, ha contribuito notevolmente allo sviluppo delle relative norme del settore, ricevendo due importanti riconoscimenti per la sua opera: nel 2017 il “1906 Award IEC” e nel 2016 il Premio CEI – Giorgi.

 

Di cosa si occupa il TC 9 IEC e come si rapporta con gli altri Comitati a livello europeo e nazionale?

Il Comitato IEC TC 9 è il Comitato internazionale che si occupa di normazione ferroviaria. Questo Comitato ha ovviamente anche un corrispondente Comitato a livello europeo, il CENELEC TC 9X, e a livello nazionale il CEI CT 9.

A livello IEC  abbiamo degli accordi specifici di collaborazione con il Comitato europeo, con uno scambio continuo per quanto riguarda le attività e le decisioni conseguenti su argomenti di respiro internazionale. Naturalmente abbiamo anche il collegamento con tutti i Comitati nazionali e, tra  questi, il Comitato italiano che è molto attivo in ambito ferroviario.

 

Qual è il contributo italiano all’attività del Comitato internazionale?

Il Comitato italiano ha dato dei contributi principalmente a IEC TC 9, e di conseguenza anche al CENELEC TC 9X, molto particolari in quanto hanno riguardato aspetti inerenti l’innovazione. La normazione, si pensa spesso consista solo nel creare delle norme sullo stato dell’arte esistente, ma in realtà non è così: il mondo oggi evolve molto velocemente, specialmente per quanto riguarda le tecnologie elettroniche ed informatiche, ed è quindi fondamentale sviluppare la relativa normativa in anticipo per creare le condizioni di mercato.

L’Italia ha contribuito fortemente allo sviluppo della normativa in ambito ferroviario con i propri esperti e responsabili nelle aree dei sistemi di comunicazione a bordo del treno, comunicazione tra treno e terra e nei sistemi di misura dell’energia per poter contabilizzare l’energia consumata dal treno durante l’esercizio. I treni sono infatti dei grossi consumatori di energia, ma fino ad oggi l’energia veniva contabilizzata solo basandosi su dei calcoli teorici.

 

Quali  cambiamenti ha portato l’innovazione in ambito ferroviario?

Oggi la parola chiave del futuro dei trasporti su treno è digitalizzazione. Questo è un argomento molto sentito in Europa ed anche a livello internazionale. I treni stanno infatti diventando sempre più connessi, non sono degli oggetti autonomi, sono connessi a terra con dei canali di comunicazione.

Questo crea un nuovo scenario dove l’importanza della data security è fondamentale: non ci dobbiamo più preoccupare tanto di evitare i possibili incidenti come i deragliamenti o come qualsiasi altro tipo di incedente meccanico o dinamico, ma dobbiamo iniziare a preoccuparci del fatto che con i treni connessi possano avvenire delle situazioni di hackeraggio sui dati e anche sul controllo dei treni stessi.

In questo contesto, un’attività prioritaria che il Comitato svilupperà nei prossimi tre anni, in collaborazione ancora una volta con il Comitato europeo, sarà quella di occuparsi della data security.

 

Come pensa di sviluppare i rapporti tra attività normativa e industria italiana?

Ovviamente, in qualità di Presidente del TC 9 internazionale ho un approccio super partes, ma sono anche il consulente tecnico dell’Assifer, l’Associazione italiana delle industrie ferroviarie.

In questa duplice veste, penso di poter senz’altro apportare un contributo ad entrambe le parti: da un lato, tenendo Assifer al corrente di quelle che sono le attività di normazione portate avanti dal mio Comitato e, dall’altro, agevolando la veicolazione di idee che possono arrivare dal mondo dell’industria italiana verso la normazione.

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