rivista online di informazione del comitato elettrotecnico italiano

Il contributo del CEI alla radioterapia

e alla medicina nucleare

www.ceinorme.it my.ceinorme.it
rivista online di informazione del comitato elettrotecnico italiano

LE MOLTEPLICI APPLICAZIONI DELLE TECNOLOGIE A CELLE A COMBUSTIBILE

19/03/2018
condividi su facebook   condividi su twitter
rimpicciolisci il testo dell'articolo ingrandisci il testo dell'articolo

Sicurezza, prestazioni e ambiente in primo piano nell’agenda dei Gruppi di lavoro per la definizione delle norme.

Mauro SCAGLIOTTI, Segretario CEI CT 105

Nato a Casale Monferrato nel 1957, si è laureato in Fisica all’Università di Pavia e ha ottenuto il dottorato in Fisica dello Stato Solido all’Università Pierre e Marie Curie di Parigi.

Dal 1986 lavora presso Ricerca sul Sistema Energetico – RSE SpA di Milano (già CISE e CESI Ricerca), dove si è occupato fino al 2013 di differenti tecnologie di celle a combustibile per applicazioni stazionarie. In particolare ha collaborato allo sviluppo della tecnologia di cella a carbonati fusi di Ansaldo Fuel Cells, seguendo presso i laboratori di RSE la caratterizzazione e l’esercizio di componenti, celle e stack da laboratorio e prototipi di impianti di potenza. Più recentemente ha iniziato ad occuparsi di tematiche relative alla purificazione e all’utilizzo di biogas e di biometano.

Partecipa attivamente allo sviluppo di norme a livello nazionale ed internazionale da circa quindici anni. Dal 2002 è membro del Comitato Tecnico CEI CT 105 – Celle a combustibile, di cui ha ricoperto la carica di Presidente per tre mandati, dal 2007 al 2016. È presente in tre Gruppi di lavoro internazionali della IEC, su celle a combustibile (IEC TC 105 WG1 e WG4) e batterie a circolazione di elettrolita (IEC TC 21/ TC105 JWG7) e nel 2010 ha ricevuto il “1906 Award IEC” per il contributo allo sviluppo della Norma IEC 62282-3-2 sui metodi di prova dei sistemi di potenza a celle a combustibile per applicazioni stazionarie. Da qualche anno fa parte anche dei Gruppi di lavoro normativi nazionali sul biometano (UNI/CIG CT101/ GL02) e sull’idrogeno (UNI/CEI CT 056).

È autore di numerose pubblicazioni e comunicazioni a convegni di fisica dello stato solido, scienza dei materiali, celle a combustibile e biomasse ed è membro di Comitati scientifici di convegni internazionali, tra cui la Piero Lunghi Conference – European Fuel Cell Conference & Exhibition.

 

Di che cosa si occupa e come è strutturato il TC 105?

Il Comitato Tecnico TC 105 “Fuel Cell Technologies”, di cui il CT 105 nazionale è mirror, è stato fondato dall’IEC nel 1999 con il compito di sviluppare norme sulla sicurezza e sulle prestazioni di dispositivi e sistemi a celle a combustibile. Le norme del TC 105 riguardano tutte le tecnologie di celle a combustibile e differenti applicazioni, quali i sistemi di generazione di potenza stazionaria, inclusi i piccoli sistemi per generazione distribuita e cogenerazione (CHP), i sistemi portatili e le micro celle che possono trovare impiego nell’alimentazione dell’elettronica di consumo.

Nel settore dei trasporti rientrano nelle competenze del TC 105 le celle per sistemi ausiliari (ad es. i cosiddetti range extender) e i sistemi propulsivi per veicoli industriali non destinati a circolare su strada (ad es. i carrelli elevatori), mentre le attività riguardanti le celle utilizzate nei sistemi di propulsione dei veicoli stradali sono da svolgere in modo coordinato con il TC 22 ISO.

In Figura 1 si riporta uno schema dell’attuale struttura del TC 105.

 

Può farci un breve bilancio, ad oggi, del lavoro svolto dal Comitato Tecnico 105?

Si tratta di un bilancio senz’altro molto positivo. Il CT 105 nasce come comitato mirror (corrispondente) del TC 105 IEC ed il lavoro normativo si svolge essenzialmente all’interno dei Gruppi di lavoro internazionali, dove la presenza italiana è costantemente cresciuta nel corso degli anni.

Siamo presenti in sette (Tabella 1) dei quattordici Gruppi di lavoro del TC 105 IEC che si occupano della predisposizione e manutenzione delle norme internazionali sulle celle a combustibile e in un Gruppo congiunto (JWG7 TC 21/TC 105) che sta formulando le prime norme di prodotto sulle batterie a flusso di elettrolita, una tecnologia di accumulo elettrico che condivide con le celle a combustibile diverse soluzioni tecnologiche riguardanti la componentistica.

Da segnalare in particolare il ruolo di coordinamento che l’Italia ha recentemente assunto all’interno del WG13 che si occupa di normare i sistemi a celle a combustibile a ossidi solidi reversibili. Si tratta di sistemi che possono essere gestiti direttamente come generatori di potenza e dispositivi di accumulo  (di idrogeno) semplicemente invertendo la polarità delle celle, e quindi in grado di contribuire a mitigare l’erraticità dell’offerta di energia elettrica da parte delle fonti rinnovabili non programmabili.

Tabella 1 – Gruppi di lavoro (WG) del TC 105 “Fuel cell technologies” con partecipazione italiana

 

Quali attività svolte ricorda con maggiore soddisfazione?

Sono entrato a far parte del CT 105 già con una consolidata esperienza di progetti europei sulle celle a combustibile maturata negli anni Novanta. La partecipazione ai Gruppi di lavoro internazionali del TC 105 è stata per me un’esperienza importantissima sia dal punto di vista professionale, sia da quello interpersonale. Sono onorato di aver potuto collaborare direttamente con esperti di primissimo piano provenienti dalle principali industrie del settore, statunitensi e giapponesi.

A livello nazionale è senz’altro motivo di grande soddisfazione l’aver contribuito alla crescita del gruppo di esperti italiani che ho coordinato come Presidente del CT 105 per tre mandati consecutivi e al quale conto di poter ancora dare un valido supporto come Segretario. L’entusiasmo e la competenza dei nuovi giovani colleghi, che sono stati via via inseriti nel CT 105, garantisce anche per il futuro un’attiva presenza italiana sui tavoli normativi internazionali.

 

Qual è stato e qual è il contributo italiano in sede internazionale dei relativi TC IEC e CENELEC?

La presenza diretta nei Gruppi di lavoro internazionali della IEC è fondamentale per poter incidere in modo significativo. I sette esperti italiani attualmente presenti a livello internazionale partecipano regolarmente ai lavori dei rispettivi Gruppi di lavoro e ovviamente alle riunioni plenarie del TC 105. Il CT 105 sottomette regolarmente numerosi commenti alle bozze di norma in inchiesta pubblica.

Il contributo italiano è sempre stato molto apprezzato e due italiani sono stati già insigniti, rispettivamente nel 2010 e nel 2017, del prestigioso “1906 Award” della International Electrotechnical Commission, assegnato ogni anno a due esperti di ciascun Comitato tecnico che si siano distinti per l’apporto dato allo sviluppo di norme internazionali. I membri del CT 105 del CEI sono anche stimati per l’organizzazione di diverse riunioni dei Gruppi di lavoro internazionali e sarà proprio il CT 105 CEI ad organizzare a Milano, nel novembre 2018, la prossima riunione plenaria del TC 105 IEC.

condividi su facebook   condividi su twitter