Nel vivo nella Guida CEI 121-5 tra aspetti di installazione, verifiche e manutenzione

Riferimenti legislativi e Guida tecnica CEI 121-5 alle norme applicabili
Salvatore Pugliese, Segretario Tecnico Referente CEI CT 121
La serie di Norme CEI EN 60439 per i quadri elettrici in bassa tensione è stata ristrutturata radicalmente e sono state introdotte modifiche sostanziali sia dal punto di vista editoriale sia tecnico con la nuova serie CEI EN 61439, superando anche qualche aspetto contraddittorio che caratterizzava la vecchia serie.
Questo importante passaggio è stato accompagnato dal CEI con la Guida tecnica CEI 121-5 del 2015 che, tra l’altro, illustra le differenze tra le due serie di norme.
Tra gli aspetti più rilevanti introdotti dalla Norma CEI EN 61439-1, per esempio, vi è la possibilità per il costruttore di scegliere tra tre metodi per la verifica delle prestazioni del quadro che deve realizzare. Questi metodi, di pari dignità, possono essere scelti in alternativa tra loro ed essere applicabili seguendo le indicazioni dell’Allegato A della Guida:
La Guida CEI 121-5 ha come obiettivo quello di fornire agli operatori del settore consigli e suggerimenti per facilitare la corretta applicazione delle norme relative ai vari tipi di quadri BT, oltre a dare indicazioni su quanto richiesto dalle direttive europee applicabili e sulle dichiarazioni di conformità da accompagnare ai prodotti. Sostituisce la precedente Guida CEI 17-70 del 1999 e mantiene, in parte, la stessa organizzazione, adattandosi all’impostazione della serie di Norme CEI EN 61439 e trattando i nuovi argomenti della serie stessa, oltre a dedicare più spazio alle altre Norme del SottoComitato CEI 121B relative agli involucri vuoti, all’arco interno e alla prova di riscaldamento. Sono inoltre considerate la Norma nazionale CEI 23-51 sui quadri di distribuzione per impianti domestici, con le Norme da essa richiamate e la Norma CEI EN 60204-1 per le prescrizioni che contiene in merito ai quadri per macchina e alle informazioni relative al mercato nordamericano. Grande spazio è dedicato a esempi di realizzazione di due tipi significativi quadri di distribuzione.
Nella Guida sono state prese in considerazione le tematiche legislative riguardanti i quadri di bassa tensione e sono stati messi in evidenza i principali cambiamenti rispetto alle Norme CEI 17-13.
La Guida è rivolta a tutti gli operatori per quanto di propria competenza: committenti, progettisti, costruttori, installatori, verificatori e utilizzatori. Essa non ha lo scopo o la pretesa di sostituire le norme considerate, che rimangono i documenti di riferimento fondamentali. Il testo della Guida è stato predisposto da un qualificato gruppo di esperti del CEI del SottoComitato 121B.
Di recente è stata predisposta una prima Variante della Guida (Inchiesta Pubblica terminata a luglio 2019) dei cui aggiornamenti tiene già conto questo articolo.
In questa prima parte dell’articolo si descriveranno i riferimenti normativi e legislativi, le figure inte- ressate con le relative responsabilità e gli aspetti di conformità, anche con riferimento agli impianti elettrici dei quali i quadri costituiscono un fondamentale componente.
La serie di Norme CEI EN 60439 per i quadri elettrici in bassa tensione è stata ristrutturata radicalmente e sono state introdotte modifiche sostanziali sia dal punto di vista editoriale sia tecnico con la nuova serie CEI EN 61439, superando anche qualche aspetto contradditorio che caratterizzava la vecchia serie.
Questo importante passaggio è stato accompagnato dal CEI con la Guida tecnica CEI 121-5 del 2015 che, tra l’altro, illustra le differenze tra le due serie di norme.
Tra gli aspetti più rilevanti introdotti dalla Norma CEI EN 61439-1, per esempio, vi è la possibilità per il costruttore di scegliere tra tre metodi per la verifica delle prestazioni del quadro che deve realizzare. Questi metodi, di pari dignità, possono essere scelti in alternativa tra loro ed essere applicabili seguendo le indicazioni dell’Allegato A della Guida:
La Guida CEI 121-5 ha come obiettivo quello di fornire agli operatori del settore consigli e suggerimenti per facilitare la corretta applicazione delle norme relative ai vari tipi di quadri BT, oltre a dare indicazioni su quanto richiesto dalle direttive europee applicabili e sulle dichiarazioni di conformità da accompagnare ai prodotti. Sostituisce la precedente Guida CEI 17-70 del 1999 e mantiene, in parte, la stessa organizzazione, adattando- si all’impostazione della serie di Norme CEI EN 61439 e trattando i nuovi argomenti della serie stessa, oltre a dedicare più spazio alle altre Norme del SottoComitato CEI 121B relative agli involucri vuoti, all’arco interno e alla prova di riscaldamento. Sono inoltre considerate la Norma nazionale CEI 23-51 sui quadri di distribuzione per impianti domestici, con le Norme da essa richiamate e la Norma CEI EN 60204-1 per le prescrizioni che contiene in merito ai quadri per macchina e alle informazioni relative al mercato nordamericano. Grande spazio è dedicato a esempi di realizzazione di due tipi significativi quadri di distribuzione.
Nella Guida sono state prese in considerazione le tematiche legislative riguardanti i quadri di bassa tensione e sono stati messi in evidenza i principali cambiamenti rispetto alle Norme CEI 17-13.
La Guida è rivolta a tutti gli operatori per quanto di propria competenza: committenti, progettisti, costruttori, installatori, verificatori e utilizzatori. Essa non ha lo scopo o la pretesa di sostituire le norme considerate, che rimangono i documenti di riferimento fondamentali. Il testo della Guida è stato predisposto da un qualificato gruppo di esperti del CEI del SottoComitato 121B.
Di recente è stata predisposta una prima Variante della Guida (Inchiesta Pubblica terminata a luglio 2019) dei cui aggiornamenti tiene già conto questo articolo.
In questa prima parte dell’articolo si descriveranno i riferimenti normativi e legislativi, le figure interessate con le relative responsabilità e gli aspetti di conformità, anche con riferimento agli impianti elettrici dei quali i quadri costituiscono un fondamentale componente.
Norme applicabili e riferimenti legislativi L’elenco, non esaustivo, delle Norme, Guide e riferimenti legislativi applicabili ai quadri elettrici rende conto della utilità della Guida CEI 121-5 per una loro corretta contestualizzazione. Nelle Tabelle 1 e 2 sono riportati i riferimenti meglio dettagliati nella Guida che riporta nei capitoli 11-18.
L’elenco, non esaustivo, delle Norme, Guide e riferimenti legislativi applicabili ai quadri elettrici rende conto della utilità della Guida CEI 121-5 per una loro corretta contestualizzazione. Nelle Tabelle 1 e 2 sono riportati i riferimenti meglio dettagliati nella Guida che riporta nei capitoli 11-18 le caratteristiche particolari e le prescrizioni delle tipologie di quadri sulle quali si sofferma e che sono riportati con carattere in blu.
Tabella 1 – Norme e tipologie di quadri
Riferimento Norma | Tipologie di quadri ai quali la Norma si applica |
CEI EN 61439-1 Regole generali | Per tutti i tipi di quadri. Non può essere utilizzata da sola per specificare un quadro e determinarne la conformità ma deve essere utilizzata congiuntamente con la Norma specifica del quadro realizzato. |
CEI EN 61439-2 Quadri di potenza | Va letta congiuntamente con la Parte 1. Definisce i “quadri di potenza” (con tensione non superiore a 1000 V in c.a. e 1500 V in c.c.). I quadri sono utilizzati per distribuire e controllare l’energia per tutti i tipi di carichi previsti per applicazioni industriali, commerciali e similari e sui quali non sono previste operazioni da parte di persone comuni. Introduce concetti che sono tipici dei quadri di potenza quali la forma di segregazione, il tipo di costruzione (con parti fisse, rimovibili, o estraibili) ed il tipo di collegamenti elettrici delle unità funzionali (fissi, sezionabili, estraibili). |
CEI EN 61439-3 Quadri di distribuzione destinati ad essere manovrati da persone comuni (DBO) | Definisce le prescrizioni particolari per questi quadri. La tensione verso terra non è superiore a 300 V e la corrente nominale non è superiore a 250 A, con corrente dei circuiti non superiore a 125 A. In Italia rimane ancora valida la Norma CEI 23-51 per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri per installazioni fisse per uso domestico e similare con corrente nominale in entrata fino a 125 A. La Norma considera questi quadri non più soggetti alle sole verifiche mediante le prove di tipo, come era in precedenza con gli ASD (quadri di distribuzione serie CEI EN 60439), ma quadri che possono essere verificati seguendo uno dei tre metodi di verifica equivalenti ed alternativi ammessi dalle regole generali: verifiche mediante prove di laboratorio; confronto con il progetto provato;verifiche attraverso valutazione (calcoli, regole di progetto, ecc.). Viene precisato il campo di applicazione e le prescrizioni particolari (ad es. grado di protezione dell’involucro almeno pari a IP2XC) |
CEI EN 61439-4 Quadri per cantiere | Questi quadri sono destinati agli impianti elettrici in uso nei cantieri di costruzione e demolizione, sia all’interno che all’esterno, non si applica ai quadri destinati ad essere utilizzati nei centri amministrativi dei cantieri (uffici, guardaroba, sale riunione, mense, ristoranti, dormitori, gabinetti, ecc.). Fornisce regole di installazione a cui bisogna adeguarsi. Si fa riferimento anche alle necessità operative che usualmente si riscontrano nei cantieri (mobilità, trasporto su terreni accidentati, esposizione alle intemperie e agli urti, ecc.). |
CEI EN 61439-5 Quadri di distribuzione in reti pubbliche | Si applica ai quadri e alle cassette di tipo fisso adatte per l’installazione in una rete pubblica che riceve energia elettrica da una o più alimentazioni e la distribuisce attraverso uno o più cavi ad un’altra apparecchiatura. Si distinguono in quadri per interno (PENDA-I) o per esterno (PENDA-O). La Norma è allineata alla CEI EN 61439-1 per quanto riguarda la struttura ed il contenuto tecnico con l’introduzione di nuove verifiche. |
CEI EN 61439-6 Condotti sbarre | Si applica ai condotti sbarre ed ai loro componenti per la trasmissione, distribuzione e conversione dell’energia elettrica, nonché per il comando e controllo delle apparecchiature che utilizzano energia elettrica. I condotti sbarre sono installati in edifici commerciali, pubblici, agricoli, industriali e possono essere utilizzati anche in particolari condizioni di esercizio, come sulle navi, sui treni, in ambienti residenziali o sulle macchine purché siano conformi anche alle prescrizioni relative all’applicazione specifica. La Norma non si applica ai binari elettrificati soggetti alla Norma CEI EN 60570. La Guida CEI 121-5 descrive in particolare le novità rispetto alla CEI EN 60439-2 e si sofferma ad analizzare i singoli articoli della CEI EN 61439-6. |
CEI EN TR 61439-0 | Si tratta di una guida per la specificazione dei quadri di bassa tensione ed aiuta l’estensore della specifica a scegliere e definire in modo appropriato le caratteristiche del quadro utilizzando un approccio funzionale. Il Rapporto Tecnico è disponibile solo nella versione IEC (inglese-francese); non è stata fatta la traduzione del rapporto tecnico in italiano in quanto l’Allegato C (informativo) della CEI EN 61439-1 costituisce un modello utile per identificare gli argomenti necessari da fornire al costruttore per la realizzazione del quadro. |
CEI EN 61439-7 | Riguarda i quadri per installazioni particolari in luoghi pubblici quali porti, campeggi, mercati e per stazioni di ricarica per veicoli elettrici. È una Specifica Tecnica. La Guida CEI 121-5 si sofferma sui quadri destinati alla ricarica di veicoli elettrici (ACSEV), per i quali occorre comunque fare riferimento alla specifica Norma CEI EN 61851-1. Essa contiene una classificazione legata alle caratteristiche di accessibilità dell’area in cui i quadri andranno ad essere installati (ad accesso ristretto – aree private, aree di campeggio o porticcioli privati – aree ad accesso illimitato – ambienti pubblici). |
CEI EN 62208 Involucri vuoti | Si applica agli involucri vuoti, come forniti dal relativo costruttore, prima che il quadrista realizzi il quadro inserendo gli apparecchi di protezione e di manovra. L’involucro è un componente del quadro elettrico ed è possibile trovare sul mercato involucri vuoti di materiale metallico o isolante, che sono predisposti per montare i dispositivi di protezione e manovra ed altri componenti per realizzare un quadro. Il costruttore che li fabbrica, in generale, non conosce la destinazione d’impiego e nemmeno la configurazione del quadro in cui verranno impiegati, egli può solo garantire l’idoneità dell’involucro verificando alcune caratteristiche meccaniche, termiche, dielettriche, ecc. La Guida CEI 121-5 ne riporta la classificazione, la documentazione e le verifiche. |
CEI EN 50274 Protezione contro le scosse elettriche | Protezione dal contatto diretto accidentale con parti pericolose. Riporta in dettaglio le modalità di costruzione di un quadro affinché persone esperte o avvertite possano effettuare operazioni semplici all’interno di un quadro di bassa tensione, come ad es. il ripristino di un relè termico, senza effettuare le procedure dei lavori sotto tensione. |
CEI 17-43 | Metodo per la determinazione delle sovratemperature, mediante estrapolazione, per quadri BT non di serie (ANS). Stabilisce un metodo di calcolo, sostitutivo alla prova di riscaldamento, applicabile a quadri o a scomparti di quadro senza ventilazione forzata. Il metodo permette di determinare la sovratemperatura dell’aria all’interno del quadro. (Rapporto Tecnico IEC/TR 60890). |
CEI 23-51 Quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare | Norma Sperimentale per quadri (centralini) di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare con corrente nominale in entrata fino a 125 A e tensione fino a 400 V. Possono essere realizzati da installatori assiemando involucri classificati GP (uso generale) secondo la Norma CEI EN 60670-24 con apparecchi di protezione e manovra. La Guida CEI 121-5 chiarisce aspetti come il campo di applicazione, le prescrizioni normative, le verifiche, la targa. |
CEI EN 60204-1 | Sicurezza del macchinario – Equipaggiamento elettrico delle macchine – Parte 1: Regole generali. Riguarda l’equipaggiamento elettrico delle macchine di cui il quadro elettrico fa parte. Questa Norma può essere utilizzata con la serie di Norme sui quadri CEI EN 61439. |
IEC/TR 61641 (CEI 121-7) | Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione (quadri BT) – Guida per la prova in condizioni d’arco dovuto ad un guasto interno. È la traduzione del Rapporto Tecnico IEC/TR 61641 e fornisce indicazioni sul metodo di prova dei quadri per bassa tensione in condizioni d’arco in aria dovuto ad un guasto interno. La prova, eseguita a discrezione del costruttore o soggetta ad accordo tra costruttore e utilizzatore, ha lo scopo di determinare l’attitudine del quadro a limitare il rischio di lesioni alle persone e di danni all’ambiente circostante per un guasto interno al quadro. Essendo l’arco interno poco probabile sui quadri di bassa tensione, i requisiti di prova non sono stati inseriti nella norma generale. |
Guida CEI 17-97/1 | Apparecchiature a bassa tensione – Dispositivi di protezione contro le sovracorrenti – Parte 1: Applicazione delle caratteristiche nominali di cortocircuito. È la traduzione del Rapporto Tecnico IEC 61912-1 ed è rivolta ai progettisti di impianti elettrici per indirizzarli nella scelta delle protezioni contro il cortocircuito, utilizzandone al meglio le caratteristiche, al fine di evitare eccessi di progettazione e costi aggiuntivi non necessari. La Guida CEI 121-5 riassume le definizioni delle caratteristiche nominali di cortocircuito per i quadri e gli apparecchi di bassa tensione e fornisce degli esempi applicativi. |
Tabella 2 – Principali Leggi e Direttive che interessano i quadri elettrici
Legge 186/1968 | Art. 1: “tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati e costruiti a regola d’arte”. Art. 2: “i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni elettriche ed elettroniche realizzate secondo le Norme del Comitato Elettrotecnico Italiano si considerano costruite a regola d’arte”. I quadri elettrici, come tutte le apparecchiature, se costruiti secondo la loro Norma sono a regola d’arte. |
DM 37/08 (sostituisce la Legge 46/90) | Questo Decreto Ministeriale impone, in ottemperanza all’Art. 5, che per gli impianti sia redatta la “dichiarazione di conformità” alla regola d’arte. Pertanto tutti i prodotti installati nell’impianto, compresi i quadri, devono anch’essi essere costruiti a regola d’arte, che è rispettata se si costruisce il prodotto secondo le Norme CEI. |
D.Lgs. 81/2008 | “Attuazione dell’art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” – Articolo 81 – Requisiti di sicurezza: “Tutti i materiali, i macchinari e le apparecchiature, nonché le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere progettati, realizzati e costruiti a regola d’arte. Ferme restando le disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttive comunitarie di prodotto, i materiali, i macchinari, le apparecchiature, le installazioni e gli impianti di cui al comma precedente, si considerano costruiti a regola d’arte se sono realizzati secondo le pertinenti norme di buona tecnica (…)”. |
Direttiva Bassa Tensione 2006/95/CE (che ha sostituito la Direttiva 73/23/CEE) | La Direttiva 73/23/CEE fu recepita in Italia con la legge 791/77 e successivamente la Direttiva 93/68/CEE introdusse l’obbligo della marcatura CE. La Direttiva 2014/35/UE ha sostituito la Direttiva 2006/95/CE che a sua volta aveva conglobato la Direttiva 73/23/CEE e la Direttiva 93/68/ CEE ma non ha modificato i requisiti richiesti che sono quelli della Legge 791/77 e rimangono validi. La Direttiva Bassa Tensione si applica a tutto il materiale elettrico con una tensione di esercizio compresa tra 50 V e 1 000 V in corrente alternata e tra 75 V e 1 500 V in corrente continua. Essa indica quali caratteristiche di sicurezza deve possedere il materiale elettrico (e quindi anche i quadri) messo in commercio. |
Direttiva Compatibilità Elettromagnetica “EMC” 2014/30/UE (che ha sostituito la Direttiva 2004/108/CE) | Questa Direttiva si applica a tutte le apparecchiature elettrotecniche ed elettroniche che possono creare perturbazioni elettromagnetiche (emissioni) o il cui funzionamento possa venire influenzato da tali perturbazioni (immunità). I disturbi prodotti dalle manovre sotto carico degli apparecchi (interruttori, sezionatori, ecc.) non sono considerati. Per i quadri che incorporano apparecchi elettromeccanici non si esegue nessuna prova EMC. Anche per i quadri che incorporano apparecchi elettronici (es. dif- ferenziali, ecc.) conformi alle norme di prodotto e montati secondo le istruzioni del fabbricante non si effettua nessuna prova EMC. Per tutti gli altri casi si effettuano le prove di immunità (sovratensione impulsiva, transitori/treni veloci, campo elettromagnetico e scariche elettrostatiche) e di emissione indicati nell’Allegato J della Norma CEI EN 61439-1. |
Direttiva “ATEX” 2014/34/UE (recepita in Italia con D.Lgs. 19 maggio 2016, n. 85). | Questa Direttiva, derivante dalla precedente Direttiva ATEX 94/9/CE, si applica agli impianti e ai quadri destinati ad essere utilizzati in atmosfere esplosive per condizioni speciali di esercizio. Per soddisfare la direttiva oltre alle Norme della serie CEI EN 61439 si applicano anche le pertinenti Norme armonizzate della serie EN 60079 (vedi Norma CEI 31-70). |
La Guida CEI 121-5 riporta importanti definizioni e suddivisioni di competenze previste dalla Norma CEI EN 61439-1, che sono illustrate in Tabella 3.
Tabella 3 – Definizione e suddivisione delle competenze
Costruttore originale | È l’organizzazione che progetta il quadro, ne definisce e ne verifica le caratteristiche in accordo alla norma. Inoltre, nel caso in cui la realizzazione del prodotto venga svolta da altri, il costruttore originale definisce e pubblica le regole per permettere la replicazione del prototipo verificato. | Progetta e realizza un’ampia varietà di configurazioni di quadri partendo da un numero discreto e predefinito di componenti. Deve garantire: le verifiche di progetto sui prototipi; le istruzioni per la scelta dei componenti e per il montaggio. |
Sistema di quadri | Un sistema di quadri è un insieme definito di componenti meccanici (involucri, carpenterie, strutture, kit di adattamento, ecc.) ed elettrici (sistemi sbarre principali e di distribuzione, unità funzionali, connessioni, ecc.) che permette la costruzione di una serie di quadri in diverse configurazioni, montate e cablate in accordo alle istruzioni del costruttore originale. | Il sistema di quadri viene provato dal costruttore originale nelle configurazioni rappresentative più gravose. |
Costruttore del quadro | È l’ente o l’organizzazione, che può essere anche diverso dal costruttore originale, il quale si assume la responsabilità del quadro finito. Per le parti del quadro realizzate dal costruttore del quadro, che si differenziano dal prototipo verificato dal costruttore originale, il costruttore del quadro diventa anche costruttore originale per tali parti; ne consegue che il costruttore del quadro deve verificare le suddette parti in conformità a quanto prescritto nella Norma. | Il costruttore del quadro (se diverso dal costruttore originale) realizza il quadro partendo da pezzi sciolti o assiemi di montaggio (kit) e, seguendo le istruzioni del Costruttore Originale, ottiene il prodotto finale conforme agli esemplari realiz- zati e verificati dal Costruttore Originale. Deve effettuare: la scelta e il montaggio dei componenti seguendo le istruzioni del costruttore originale; la verifica della configurazione derivata (con il supporto del costruttore originale); le verifiche individuali. |
Il Quadrista di un quadro | È colui che, parzialmente o in toto, progetta e realizza il quadro ed esegue le relative verifiche di progetto (art. 10 della serie CEI EN 61439). Egli diventa il costruttore del quadro se mette il suo nome sulla targa assumendosi la responsabilità delle verifiche individuali (art. 11 della serie CEI EN 61439). | |
L’assemblatore di un quadro | È colui che, parzialmente o in toto, realizza materialmente il quadro seguendo le istruzioni fornite dal Costruttore originale e diventa costruttore del quadro nel momento in cui appone il proprio nome sulla targa assumendosi la responsabilità delle verifiche individuali (art. 11 della serie CEI EN 61439). |
La Guida, non limitandosi ai soli aspetti di normazione tecnica, ma facendo riferimento al più ampio contesto legislativo relativo agli impianti elettrici, nei quali i quadri sono inseriti, considera gli aspetti e le figure di seguito riportati.
Il Decreto Ministeriale 37/08 impone all’installatore di sottoscrivere, per ogni impianto realizzato, una Dichiarazione di Conformità alla regola d’arte e di allegare una relazione con le tipologie dei materiali utilizzati. È quindi conveniente per l’installatore fare riferimento alle norme CEI, sia per quanto riguarda la progettazione e la realizzazione dell’impianto, sia per quanto riguarda i componenti utilizzati.
L’installatore che ha scelto quadri di bassa tensione conformi alla Norma CEI EN 61439-1 e alla parte specifica, deve riportare nella relazione allegata alla dichiarazione di conformità dell’impianto:
L’installatore è responsabile della rispondenza dei prodotti componenti l’impianto alle norme che vi vengono citate.
Nel caso della Norma CEI EN 61439-1 il “costruttore del quadro” si assume la responsabilità del prodotto finito e vi appone la targa con i propri dati e con le informazioni tecniche richieste dalla norma stessa. Lo stesso è responsabile della “certificazione” (verifica di conformità) del quadro secondo la norma applicabile, e può (e deve) avvalersi delle informazioni relative alle verifiche eseguite sul progetto del quadro (o sistema) originale da parte del costruttore originale. Il costruttore del quadro dovrà farsi carico anche dell’esecuzione delle prove individuali che, in ottemperanza alla norma, dovranno essere eseguite su ogni esemplare realizzato.
La Guida CEI 121-5 riporta vari esempi di procedure tecnico-amministrative per un quadro elettrico in relazione a quale soggetto compete mettere la targa (con nome e matricola), apporre la marcatura CE, compilare la dichiarazione CE di conformità che allega e archivia col fascicolo tecnico del quadro, compilare la dichiarazione di conformità per il DM 37/08 (ex Legge 46/90) che comprende il quadro da consegnare al committente, produrre la documentazione tecnica (schemi) e le informazioni relative all’apparecchiatura (dati di targa, uso e manutenzione, ecc.).
La Guida CEI 121-5 identifica le seguenti figure giuridiche dell’impianto elettrico.
Il committente: è il cliente che acquista ed utilizza il quadro richiesto e la relativa installazione. Il committente dovrà scegliere un’impresa installatrice tra quelle abilitate alla quale affiderà l’intervento e da questa riceverà a fine lavori la Dichiarazione di Conformità secondo il DM 37/2008, oltre ai fascicoli d’uso e manutenzione. Il committente dovrà poi farsi carico di un corretto uso, dei controlli periodici funzionali e della manutenzione.
Il progettista: con il DM 37/08 tutti i nuovi impianti devono essere progettati. Per gli impianti “semplici” il progetto coincide sostanzialmente con lo schema unifilare dell’impianto. Per gli impianti “complessi” il progetto dell’impianto è redatto, per esempio secondo la Guida CEI 0-2, con schemi topografici, uni-multipolari, funzionali, relazioni e ovviamente i calcoli di dimensionamento.
Ai nostri scopi, sono definibili due figure di progettista funzionalmente diverse, quella dell’impianto (è codificata dal DM 37/08) e quella del quadro (è identificata nella figura del costruttore del quadro).
Il progettista dell’impianto, sulla base delle indicazioni del committente, conoscendo la destinazione d’uso del quadro, propone il generico schema elettrico, calcola le correnti impiantistiche (Ie, IN, Iz), comuni- ca al quadrista la Icc e/o la Icp, decide la protezione dalle sovracorrenti, stima le dimensioni massime del quadro, fissa il grado IP, sceglie gli apparecchi e comunica le dimensioni indicative del quadro, avendo verificato la disponibilità dello spazio e la logistica riguardo al trasporto, movimentazione e fissaggio. In pratica, il progettista dell’impianto è responsabile della corretta integrazione del quadro, inteso come apparecchiatura chiusa, all’interno dell’ambiente e dell’impianto elettrico utilizzatore.
L’installatore: è il costruttore dell’impianto elettrico fisso (quadri, condutture, apparecchi utilizzatori, prese, lampade, ecc.). Come detto, l’installatore impiantista non ha un diretto coinvolgimento nel quadro, deve integrarlo nell’impianto alla stregua di un componente. Per inserirlo, dovrà attestare alle barre o alle morsettiere le linee di entrata, le linee di uscita e la circuiteria ausiliaria e di controllo prevista. Quindi verificherà la targa e la marcatura CE e, se del caso, riceverà dal costruttore-fornitore le documentazioni d’uso e manutenzione, che poi trasmetterà all’utilizzatore-gestore finale, insieme a tutte le altre in allegato alla Dichiarazione di Conformità (DM 37/08).
Nella Dichiarazione, consegnata a fine lavori, il quadro sarà riportato sugli schemi elettrici o sul progetto “as-built” dell’impianto e nell’elenco dei materiali installati.
Nel caso di piccoli quadri e centralini, che l’installatore generalmente realizza direttamente in loco o nella sua officina, l’installatore diventa anche costruttore del quadro. Si tratta di allestimenti semplici ove per soddisfare la regola dell’arte è sufficiente la conformità alla Norma CEI 23-51, pensata proprio per semplificare il lavoro nel caso di tipologie di quadri di limitata complessità e potenza. Come noto, questa Norma ha valenza tecnica e giuridica sull’intero territorio nazionale e arriva a coprire utenze di media taglia, anche trifasi, fino a 125 A e a 400 V.