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IN VIAGGIO VERSO IL FUTURO

17/01/2018
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Industria e operatori italiani al tavolo normativo per partecipare attivamente al progresso del settore.

Franco CAVALIERE, Presidente CT 9 CEI “Sistemi e componenti elettrici ed elettronici per trazione”

È nato a Roma nel 1954. Laureato con 110 in Ingegneria Elettrotecnica presso l’Università degli Studi di Roma, attualmente collabora con la Direzione Tecnica di Trenitalia.

La sua esperienza nel settore ha inizio nelle Ferrovie dello Stato dove ha lavorato con responsabilità crescenti tra il 1982 e il 2002 a diversi progetti nel campo della Progettazione dei rotabili.

Per Trenitalia tra il 2002 e il 2005 è stato Responsabile dell’Officina Grandi Riparazioni di Vicenza (manutenzione ciclica degli ETR 500). Fra il 2005 e il 2010 Responsabile delll’Ingegneria di Manutenzione e quindi del Controllo e della Pianificazione Investimenti nella Direzione ingegneria, sicurezza e qualità di sistema. Fra il 2010 e il 2012 è stato Responsabile Manutenzione Marche nella Direzione Passeggeri Regionale. A seguire Responsabile del Laboratorio Materiale Rotabile di Italcertifer.

Dal 1998 è Presidente del SC 9B del CEI (Materiale Rotabile) e membro del TC 9X del CENELEC e del TC 9 della IEC (di cui è diventato Presidente nel 2004).

In CENELEC, tra il 1991 e il ‘94 è stato Convenor del Gruppo di lavoro CLC/SC9XB/WGB2 incaricato di elaborare la Norma sulla sicurezza a bordo dei rotabili (EN 50153 – CEI 9-29).

Negli anni 2005-2008 è stato Speaker del Mirror Group “Traction” di CER, incaricato di elaborare le Norme STI per il materiale rotabile.

Dal 2009 è Consigliere della Sezione Toscana dell’AEIT.

 

Come è strutturato e quali attività normative sviluppa il CT 9 italiano?

Il Comitato Tecnico 9 è uno dei più antichi del CEI, questo viene testimoniato proprio dal numero, 9, che è un numero molto basso. Il CT 9 raccoglie tutte le attività normative elettriche nel campo ferroviario, ovvero quelle a bordo (il materiale rotabile), quelle sugli impianti fissi e quelle sul segnalamento. Per seguire queste attività, il CT 9 comprende tre SottoComitati, ciascuno dei quali è titolato alla normazione specifica in uno di questi tre ambiti.

Un’altra peculiarità del CT 9, che lo differenzia da altri Comitati, è quella di svolgere attività che afferiscono sia agli aspetti di sistema, nella fattispecie del sistema ferroviario, sia ai numerosi componenti che ne fanno parte.

In che modo il CT 9 italiano contribuisce all’attività normativa a livello internazionale ed europeo?

Il contributo italiano in sede internazionale è  significativo. Gli esperti italiani sono notoriamente dotati di grande competenza, non solo tecnica, ma anche pratica e per questo motivo sono molto apprezzati in sede internazionale, che siano rappresentanti dell’industria o operatori del settore ferroviario, infatti, cercano sempre di arrivare all’obiettivo.

Questa capacità testimoniata anche dalla presenza dei numerosi Convenor italiani che abbiamo sia in IEC sia in CENELEC.

Cosa raccoglie dal passato e cosa si propone di migliorare per l’attività futura?

Guardiamo al passato con soddisfazione, ma lavoriamo per il futuro: quello che si può migliorare nel prossimo futuro riguarda, a mio parere, il rapporto e la collaborazione con gli operatori.  Da questo punto di vista credo che un’opera di sensibilizzazione delle attività normative sugli operatori sia estremamente importante ed è quello che cercheremo di fare nei prossimi anni.

Come vede il rapporto tra l’attività normativa e l’industria?

Io non appartengo al mondo dell’industria, ma so bene che l’obiettivo si raggiunge quando tutte le componenti cercano di arrivare a un obiettivo comune. In questo contesto, ho visto con favore negli ultimi tempi nel nostro Comitato una partecipazione di nuovi operatori industriali e di molti esperti di una certa età disponibili a investire il loro tempo nell’attività normativa.

Sempre di più cercheremo di sensibilizzare gli operatori affinché comprendano che l’attività normativa non è fine a se stessa ma aiuta lo sviluppo dei componenti e sistemi industriali.

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