torna su
torna su

Intervista agli esperti del CT 79 CEI “Sistemi elettronici di sicurezza e allarme”

Intervista agli esperti del CT 79 CEI “Sistemi elettronici di sicurezza e allarme”
watch_later 13min. circa
condividi l'articolo su facebook condividi l'articolo su twitter condividi l'articolo su linkedin copia il link
torna su
Intervista agli esperti del CT 79 CEI “Sistemi elettronici di sicurezza e allarme”
watch_later 13min. circa

Officer’s Corner: parola agli esperti

CT 79 “Sistemi elettronici di sicurezza e allarme”

 

Ing. Andrea Natale (Presidente)

Ing. Andrea Basso (Segretario)

Ing. Giuseppina Polino (Technical Officer)

 

Campo di applicazione

Norme per i sistemi e gli impianti di allarme e di sorveglianza per la protezione di edifici, di persone e di beni e per gli elementi utilizzati in tali sistemi.

Include: i sistemi di allarme intrusione e rapina, i sistemi di controllo di accessi, i sistemi di protezione perimetrale, i sistemi combinati e/o integrati con altri sistemi quali i sistemi di rivelazione e di segnalazione di incendio, i sistemi di allarme sociale, i sistemi di videosorveglianza, i centri di monitoraggio e di ricezione allarmi, i sistemi di allarme per mezzi mobili, i sistemi citofonici e videocitofonici, altri sistemi di controllo e sorveglianza per applicazioni di sicurezza e i sistemi di trasmissione e di comunicazione associati.

 

Struttura

Il CT 79 è organizzato in Gruppi di Lavoro in modo analogo al mirror europeo TC 79 CENELEC.

I Gruppi di Lavoro del CT 79 attualmente attivi sono i seguenti:

  • GL1 “Antintrusione” (Coordinatore S. Lamaestra)
  • GL7 “Videosorveglianza e controllo accessi” (Coordinatore A. Natale)
  • GL14 “Allarmi per mezzi mobili”
  • GL15 “Citofoni e videocitofoni” (Coordinatore F. Campetti)
  • GL UNI/CEI “Servizi per i sistemi di sicurezza”.

 

Programma di lavoro

Il CT 79 è impegnato nello sviluppo dei progetti normativi a livello europeo ed internazionale dei corrispondenti comitati tecnici CENELEC ed IEC. Gli sviluppi tecnologici e di mercato riguardano soprattutto l’integrazione dei singoli sistemi (allarme intrusione, videosorveglianza, controllo accessi, allarmi sociali, …) in sistemi complessi e coordinati che si interfacciano con centrali di telesorveglianza e con le forze dell’ordine, la cybersecurity, l’interoperabilità ed i requisiti di compatibilità elettromagnetica.

 

 

Intervista agli Officer’s

 

Andrea NATALE, Presidente CEI CT 79

Nato a Milano nel 1968, ha conseguito una laurea in Ingegneria Gestionale presso il Politecnico di Milano (1995) e una seconda laurea in Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni (Università di Torino, 2000).

Dal 2018 è Business Development e Marketing Manager della divisione Digital Energy di Schneider Electric in Italia.

Ha iniziato a lavorare presso Siemens Spa nel 1997 come tecnico-commerciale nel settore delle apparecchiature elettromeccaniche ed elettroniche per l’automazione industriale di BT, dal 1999 al 2001 Product Manager per i sensori di prossimità senza contatto e le reti di comunicazione a livello di campo (ASI, Profibus).

Dal 2001 al 2002 è stato Product Manager presso Sensormatic Italy per i sistemi di videosorveglianza e controllo accessi.

Dal 2002 al 2007 ha lavorato per ADT Fire & Security Italy come Product Manager per i sistemi di videosorveglianza, controllo accessi, antintrusione, rivelazione incendi e sistemi integrati; dal 2007 al 2011 Product Manager e Business Development Manager per i mercati industria, logistica, terziario, retail, trasporti e oil & gas.

Dal 2011 al 2017 ha ricoperto il ruolo di Marketing Manager per il mercato italiano e europeo, prima in Tyco Fire & Security e successivamente nella nuova Johnson Controls, nata dalla fusione con il Gruppo Tyco.

Partecipa attivamente nelle associazioni industriali di riferimento e nei Comitati Tecnici nazionali ed internazionali CEI, CENELEC e IEC. È Membro dei Gruppi Building in ANIE e del WG12 IEC (videosorveglianza) e coordina il GL7 CEI per i sistemi di videosorveglianza e di controllo accessi.

 

 

Qual è il ruolo della tecnologia per edifici intelligenti ed energeticamente efficienti e come contribuisce l’attività normativa del CT 79 agli obiettivi di sostenibilità?

I recenti orientamenti e programmi di intervento nazionali (dal PNRR al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale – FESR) ed europei (es. RePower EU, Pacchetto Fit for 55 e relative Direttive Europee su Efficienza Energetica degli Edifici – EPBD, Efficienza Energetica – EED, Energie Rinnovabili – RED, …) hanno ulteriormente accelerato i temi inerenti alla decarbonizzazione, l’efficientamento energetico e la modernizzazione, in chiave tecnologica e digitale, dell’intero settore delle costruzioni, determinando quel salto epocale che prevede, già a partire dai prossimi anni, la costruzione e la ristrutturazione profonda degli edifici per renderli a “zeroemissioni”, ZEB, e anticipando di fatto gli obiettivi che l’Unione Europea si è prefissata al 2050.

Gli Smart Buildings rappresentano i principali elementi per attuare la transizione energetica, l’ambiente attraverso il quale rendere fruibili strumenti e tecnologie di comunicazione a beneficio dell’utente adottando tecnologie che consentono a diversi oggetti, sensori e funzioni all’interno di un edificio di comunicare tra loro, interagire, nonché essere gestiti, controllati e automatizzati anche da remoto.

Un edificio intelligente deve essere visto come un sistema nel quale convivono in modo integrato aspetti di natura impiantistica, di automazione degli impianti, di sensoristica, di connettività, di informazione e comunicazione, di tecnologie digitali, di Edge Computing, di Intelligenza Artificiale, per consentire nuove funzionalità, servizi agli occupanti, comfort e benessere, personalizzazione dei servizi. Ciò consentirà di orientare la domanda di energia degli utenti in base alle esigenze della rete elettrica e partecipare pienamente alle soluzioni Smart Grids.

In questo contesto, il lavoro normativo portato avanti dal CT 79, anche in sede europea e internazionale attraverso la partecipazione CEI ai Comitati mirror CENELEC e IEC fornisce un importante contributo nella definizione delle norme utili alla progettazione degli edifici secondo un approccio integrato e sistemico che, tenendo conto degli spazi installativi necessari per impianti elettrici, elettronici e di comunicazione elettronica, degli impianti di produzione autonoma e rinnovabile e della prevedibile evoluzione tecnologica, si pone come obiettivo primario la massimizzazione del risparmio energetico, il comfort e la sicurezza degli impianti e dell’utente.

 

Recentemente il CEI ha pubblicato un White Paper intitolato “Smart Building”. Di che pubblicazione si tratta e a chi si rivolge in particolare?

Il White Paper “Smart Building” è un documento di circa 100 pagine scritto in lingua italiana pubblicato dal CEI a dicembre 2023 e scaricabile gratuitamente dal sito CEI: https://www.ceinorme.it/white-paper-smart-building/

Il documento è nato con l’intento di favorire lo sviluppo delle tecnologie che consentono di realizzare edifici energeticamente altamente efficienti, a supporto di progettisti e installatori nel settore delle costruzioni pubbliche e private del terziario, in un’ottica di interventi nell’ambito del PNRR e della finanza sostenibile (Tassonomia EU, criteri ESG, Green CAPEX, DNSH, ecc.).

Il White Paper è strutturato in quattro parti che trattano i seguenti argomenti:

  • Quadro normativo e legislativo esistente per la progettazione secondo la regola dell’arte mirata allo Smart Building (legislazione europea e nazionale, normative di riferimento)
  • Domini tecnici di uno Smart Building e benefici della loro integrazione (benefici dell’integrazione dei domini tecnici dell’edificio, criteri di impatto e domini tecnici di applicazione)
  • Valorizzazione dell’indicatore Smart Readiness Indicator, SRI (obiettivi, elementi, asseverazione, metodologia e certificazione)
  • Casi applicativi conformi al PNRR (principali requisiti prestazionali di efficienza energetica per progetti PNRR, descrizione dettagliata applicata al caso di un ospedale e al caso di una scuola).

 

 

Cosa si intende per “edificio intelligente” e quali sono i “criteri di impatto” previsti dalla metodologia per la valutazione della “intelligenza” di un edificio?

La normativa definisce lo “Smart Building” come un edificio in grado di identificare e adattarsi sia ai cambiamenti attesi, sia a quelli non previsti mediante un uso efficace dei dati, delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, per migliorare continuamente la propria previsione di comportamento e di operatività in risposta alle varie esigenze di alta efficienza, sicurezza, risparmio energetico, comfort, protezione ambientale e sostenibilità.

In funzione della presenza e dell’interazione di una serie di domini tecnici di applicazione, all’interno di uno Smart Building possono essere identificati 10 criteri di impatto che vengono influenzati dal livello di integrazione e funzionalità dei sistemi e degli impianti tecnologici:

  1. Efficienza energetica
  2. Manutenzione e previsione dei guasti
  3. Comfort
  4. Facilità d’uso
  5. Salute e benessere
  6. Flessibilità energetica
  7. Informazione agli occupanti
  8. Safety
  9. Security

Safety, security e cybersecurity sono considerati criteri di impatto aggiuntivi che, pur non essendo tra i sette previsti dalla Direttiva Europea EPBD per l’efficienza energetica, costituiscono elementi complementari importanti per la sicurezza e la resilienza di edifici NZEB (Nearly Zero Eneregy Buildings).

 

Andrea BASSO, Segretario CEI CT 79

Nato nel 1964 a Sydney in Australia, dove i genitori si erano trasferiti per motivi di lavoro, è tornato ancora bambino in Italia, dove ha svolto tutti gli studi e si è laureato in Ingegneria Elettronica presso l’Università di Padova.

Dal 1995 lavora in VIMAR SpA dove, da gennaio 2008, è Capo del Dipartimento responsabile della certificazione dei prodotti, delle prove sui prodotti e dello studio delle norme e delle direttive di tutti i prodotti Vimar a catalogo.

In ambito normativo ricopre attualmente i seguenti incarichi:

  • Presidente del CEI CT 70 “Involucri di protezione”
  • Presidente del CEI CT 205 “Sistemi bus per edifici”
  • Segretario del CEI CT 79 “Sistemi elettronici di sicurezza e allarme”
  • Segretario del CEI SC 23F “Dispositivi di connessione”
  • Membro del CEI CT 23 “Apparecchiatura a bassa tensione”
  • Membro del CEI SC 23B/C/G “Spine, prese, interruttori non automatici, involucri e connettori per uso domestico e similare”
  • Membro di svariati Working Group del CENELEC TC 23BX “Switches, boxes and enclosures for household and similar purposes, plugs and socket outlet for D.C”
  • Membro di svariati Maintenance Team dell’IEC SC 23B “Plugs, socket-outlets and switches”
  • Convenor dell’IEC SC 23B MT 9 “Maintenance of IEC 60884-2-5”.

È rappresentate di Vimar SpA nei Gruppi Tecnici di ANIE (Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche) e di CECAPI (European Committee of Electrical Installation Equipment Manufacturers).

 

 

Quali sono gli ambiti di applicazione delle Norme di pertinenza del CT 79 nel vasto perimetro dei sistemi elettronici di sicurezza e allarme? Ci può portare qualche esempio?

Le Norme elaborate dal CT 79 riguardano diversi ambiti di applicazione, le principali serie europee ed internazionali riguardano tra gli altri:

  • Sistemi di intercomunicazione di edificio (serie IEC 62820)
  • Sistemi elettronici di controllo accessi (serie IEC 60839-11 e IEC 60839-7)
  • Sistemi di videosorveglianza (VSS) (serie IEC 62676)
  • Norme generali per sistemi di allarme (serie EN 50130 o IEC 62599)
  • Sistemi di allarme combinati (serie EN 50398)
  • Sistemi di allarme intrusione e rapina (serie EN 50131 o IEC 62642)
  • Sistemi di sicurezza del perimetro esterno (serie CLC/TS 50661)
  • Centro di monitoraggio e di ricezione di allarme (CEI UNI EN 50518)
  • Sistemi ed apparati di trasmissione allarmi (serie EN 50136 o IEC 60839-5)
  • Sistemi di allarme sociale (serie EN 50134 o IEC 62851).

 

 

A livello nazionale, quali sono le norme di maggior interesse per installatori e progettisti?

Tra le Norme nazionali, innanzitutto citerei la nuova edizione della CEI 79-3 “Sistemi di allarme – Prescrizioni particolari per gli impianti di allarme intrusione e rapina”, pubblicata a dicembre 2024 e presentata in occasione di un evento CEI presso il cinema Anteo di Milano il 22 gennaio 2025.

Questa edizione della Norma CEI 79-3 sostituisce completamente la precedente e contiene importanti novità tecniche che riguardano, in breve:

  • i criteri e i requisiti per la determinazione del Livello di Prestazione, per la progettazione, l’installazione, la manutenzione (ordinaria e straordinaria) degli Impianti destinati alla segnalazione di una intrusione e/o una rapina tentati e/o compiuti all’interno dell’area controllata
  • la metodologia per l’analisi e la determinazione del Livello di Rischio criminoso, per la progettazione e la realizzazione di un impianto e per ottenere il corrispondente Livello di Prestazione necessario a contenere il rischio residuo entro valori accettabili e condivisi con il Committente
  • l’introduzione di criteri per la valorizzazione dell’impianto sulla base di integrazioni accessorie non mandatorie.

Inoltre, sebbene meno recenti ma ampiamente utilizzate, altre Norme italiane ricoprono ambiti specifici di applicazione particolarmente rilevanti:

  • Protocollo di comunicazione per il trasferimento di informazioni di sicurezza (allarmi):
    • CEI 79-5/1 Parte 1: Livelli di trasporto
    • CEI 79-5/2 Parte 2: Livello applicativo
    • CEI 79-5/3 Parte 3: Glossario e tabelle di valorizzazione dei campi utilizzati nelle trame di livello applicativo
  • Sistemi di protezione contro un impiego non autorizzato dei veicoli a motore
    • CEI 79-17 Norme particolari per i sistemi di protezione contro il furto dei mezzi adibiti al trasporto merci su strada
    • CEI 79-51 Norme particolari per i sistemi di protezione contro i tentativi di effrazione, intrusione, furto e aggressione dei veicoli trainati e dei loro carichi durante la marcia, agganciati o sganciati dall’unità trainante
    • CEI 79-56 Sistemi di tipo “black-box”: requisiti funzionali e prove.

 

Tra i lavori normativi a livello europeo, può citarci qualche esempio recente di pubblicazioni o progetti di Norma?

Certamente, tra le ultime novità vorrei segnalare in particolare le Norme:

  • EN 50695 Sistemi di comunicazione di allarme di emergenza per il pubblico per applicazioni marittime
  • EN 50726-1 Sistemi di emergenza e di prevenzione del pericolo – Parte 1: Sistemi di risposta all’emergenza e al pericolo (EDRS) – Requisiti di base, compiti, responsabilità e attività
  • EN 50849 Sistemi di allarme sonoro per applicazioni di emergenza.

Per quanto riguarda i Progetti in Inchiesta Pubblica, sono attualmente in preparazione le Parti 1 e 7 della serie EN 50749:

  • prEN 50749-1 Hazard warning systems (HWS) as well as security technology in smart home applications for use in residential buildings, apartments, and rooms with similar purposes – Part 1: System Requirements
  • prTS 50749-7 Hazard warning systems (HWS) as well as security technology in smart home applications for use in residential buildings application guidelines.

Nell’ambito del Gruppo misto CEN-CENELEC JTC4, segnalo infine le seguenti Norme, pubblicate in Italia come CEI UNI EN:

  • EN 16763 Servizi per i sistemi di sicurezza antincendio e i sistemi di sicurezza
  • EN 50710 Requisiti per la fornitura di servizi remoti sicuri per sistemi di protezione antincendio e per sistemi di sicurezza.

Tra i lavori normativi a livello europeo ancora in gestazione è da segnalare il fermento attorno alla serie EN 50131 per i Sistemi di allarme intrusione e rapina. La modifica radicale della Parte 1 dovrebbe comportare modifiche per tutte le altre parti della serie.

 

Articoli correlati