CT 327 “Tecnologie Quantistiche”
Campo di applicazione
Il CT 327 si occupa di normazione nel campo delle tecnologie quantistiche. L’ambito di applicazione comprende la normazione nel campo delle tecnologie quantistiche, incluse le tecnologie dell’informazione quantistica (computazione quantistica e simulazione quantistica), la metrologia quantistica, le sorgenti quantistiche, i rilevatori quantistici, le comunicazioni quantistiche e le tecnologie quantistiche fondamentali.
Il comitato opera come referente nazionale del comitato internazionale congiunto ISO/IEC JTC 3 “Quantum technologies” che coordina le attività sopra citate con i comitati e SottoComitati che hanno nel loro ambito normativo lo sviluppo di specifiche applicazioni settoriali delle tecnologie quantistiche.
Esclusioni: applicazioni settoriali specifiche e standardizzazione nei campi della tecnologia dell’informazione (ISO/IEC JTC 1 e suoi SottoComitati), nanotecnologia (IEC TC 113 e ISO TC 229), fibre ottiche (IEC TC 86), contenitori criogenici (ISO TC 220), semiconduttori (IEC TC 47) e relativi Comitati Tecnici nazionali mirror.
Struttura
Il CT 327 non ha SottoComitati o Gruppi di Lavoro, ma i suoi esperti partecipano attivamente ai Working Groups ISO/IEC JTC 3.
Programma di lavoro
Il programma di lavoro a livello nazionale CEI, suddiviso per settori, è disponibile al link: Programma di normazione nazionale.
Il programma di lavoro a livello internazionale IEC è disponibile al link: IEC/ISO JTC 3 Work programme.
Intervista agli Officer’s
Leopoldo Angrisani (Presidente CEI CT 327)

Leopoldo Angrisani è Professore Ordinario di Misure Elettriche ed Elettroniche e coordinatore del Corso di Dottorato ICTH – Information and Communication Technology for Health presso l’Università di Napoli Federico II. La sua attività di ricerca è attualmente concentrata sul ruolo delle misure nei settori Industry 4.0 e Health 4.0, sistemi di misura cyber-fisici, incertezza di misura, impatto delle tecnologie quantistiche sulle misure, caratterizzazione metrologica di interfacce avanzate uomo-macchina. È Fellow Member delle IEEE Instrumentation and Measurement and Communications Societies, della European Academy of Sciences e dell’Asia-Pacific Artificial Intelligence Association. Nel 2009 ha ricevuto l’IET Communications Premium e nel 2021 è stato insignito del “2021 IEEE Instrumentation and Measurement Society Technical Award”. È autore di circa 350 pubblicazioni scientifiche, un terzo delle quali pubblicate su riviste internazionali di impatto. Dal 2024 ricopre il ruolo di Presidente del Comitato Tecnico 327 del CEI.
È ormai chiaro che le tecnologie quantistiche rappresentano un asset da tutti riconosciuto come strategico per l’impulso che si si aspetta in vari ambiti, computing, Cybersecurity, Telecommunication ecc. Prof. Angrisani, dal suo osservatorio privilegiato, come giudica il settore in Italia a livello di ricerca, sviluppo e scalabilità sul mercato? Siamo pronti come Paese ad affrontare la sfida tecnologica?
L’Italia dispone di un tessuto di ricerca di eccellenza nel settore delle tecnologie quantistiche, con gruppi accademici e centri di ricerca altamente qualificati e una partecipazione attiva a programmi europei e internazionali. Tuttavia, il passaggio dalla fase sperimentale alla scalabilità industriale richiede ancora uno sforzo sistemico, che includa investimenti mirati, collaborazione pubblico-privato e un forte sostegno alle infrastrutture nazionali. Possiamo dire che il Paese è preparato sul piano scientifico, ma occorre consolidare filiere industriali e attuare strategie coordinate affinché l’Italia possa competere pienamente e cogliere le opportunità di questa sfida tecnologica globale.
In tale contesto, che funzione può ricoprire la normazione internazionale?
La normazione internazionale rappresenta un fattore abilitante essenziale per lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie quantistiche, poiché garantisce interoperabilità, sicurezza e affidabilità delle soluzioni. Definire standard condivisi significa favorire il trasferimento tecnologico, ridurre le barriere all’ingresso nei mercati globali e creare un contesto di fiducia per industria, istituzioni e utenti. In questo senso, la normazione non è un mero strumento regolatorio, ma una leva strategica per accelerare l’adozione e la competitività delle innovazioni quantistiche.
Il CT 327 del CEI come coordinatore della posizione nazionale e rappresentante a livello internazionale può avere un ruolo strategico?
Il CT 327 del CEI svolge un ruolo strategico in quanto punto di raccordo tra il livello nazionale e quello internazionale. Da un lato, coordina le competenze scientifiche e industriali italiane, offrendo una piattaforma di dialogo e confronto; dall’altro, assicura la rappresentanza del Paese nei processi di standardizzazione globale, contribuendo a orientare le scelte normative in linea con le priorità nazionali. In questo modo, il comitato non solo valorizza le eccellenze italiane, ma favorisce anche l’inserimento competitivo dell’Italia nei futuri scenari tecnologici ed economici.











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